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Napoli-Atalanta 2-0, le pagelle: colpo da scudetto di Kvara, Osimhen furente, Dea annichilita

Il Napoli piega l'Atalanta e allunga in classifica, Kvara è infermabile, Rrahmani perfetto anche in zona gol e la Dea si scioglie

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Lorenzo Marsili

Lorenzo Marsili

Sport Specialist

Giornalista pubblicista, redattore, divulgatore. E' una delle anime video del sito: racconta in immagini un evento e lo fa come pochi altri

Grazie a una giocata da fuoriclasse di Kvaratskhelia e all’incornata di Rrahmani, il Napoli piega 2-0 l’Atalanta e allunga ulteriormente in testa alla classifica. Complice il ko dell’Inter con lo Spezia, gli Azzurri hanno, ora, 18 lunghezze di vantaggio, con solo la Lazio a potersi “avvicinare” a -17 in caso di successo a Bologna. Kvara si conferma da Scudetto, a Osimhen è mancato solo il gol, la difesa è praticamente inscalfibile. In casa Atalanta, si salvano davvero in pochi.

Napoli-Atalanta, gli highlights del match

Nella prima frazione, il Napoli tiene per larghi tratti il pallino e non manca di rendersi pericoloso. La prima occasione è per Politano, che si vede sbarrare lo specchio dall’ottimo riflesso di Musso. Alla mezz’ora, l’estremo difensore argentino concede il bis sulla percussione dalla sinistra di Kvaratskhelia. Medesima sorte, al tramonto del primo tempo, con Musso a disinnescare Osimhen e Politano.

A inizio ripresa, Gasperini rispolvera Muriel gettato nella mischia al posto di uno spaesato Hojlund. Il primo brivido dopo il riposo è una perla di Osimhen: la splendida rovesciata del nigeriano ha l’unica pecca di essere troppo centrale. A spezzare l’equilibrio è un’altra giocata da capogiro, con la firma del solito Kvaratskhelia che sale in cattedra, fa impazzire l’intera retroguardia orobica e fulmina Musso infilando la sfera sotto il sette. Pochi minuti e Rrahmani chiude i conti incornando sul calcio d’angolo di Elmas.

Napoli-Atalanta, le pagelle degli Azzurri

  • Gollini 6,5: Chiamato a difendere i pali per il forfait di Meret nel riscaldamento, l’ex numero uno della Dea risponde presente neutralizzando i, seppur sporadici, pericoli che si presentano dalle sue parti
  • Di Lorenzo 6: Tanta spinta per il capitano azzurro, concede qualche occasione alla Dea, ma Gollini fa buona guardia
  • Rrahmani 7: Ennesima prestazione di livello assoluto in fase difensiva. Si regala anche la gioia del gol che, di fatto, chiude il match con una perfetta incornata che non lascia scampo a Musso
  • Kim 6,5: Esce tra gli applausi del Maradona per un problema al polpaccio. La speranza è che non si tratti di nulla di grave, vista l’ennesima conferma da leader difensivo
  • Olivera 6: Gara diligente e attenta, senza spunti degni di nota in avanti, ma precisa e senza sbavature in fase difensiva
  • Anguissa 6: Nella prima frazione fatica un po’, ma nella ripresa la musica cambia e dalle sue parti non si passa
  • Lobotka 6,5: Anche lui cresce con il passare dei minuti, impressionando per la capacità di farsi trovare sempre al posto giusto al momento giusto
  • Zielinski 6: Lascia il campo dopo poco più di un’ora non eccelsa e avara di giocate decisive
  • Politano 6,5: Elettrico e mai domo, è una spina nel fianco delle retroguardia atalantina. Al momento dell’uscita sembra non gradire e, forse, nemmeno il pubblico
  • Osimhen 6: Corre e svaria su tutto il fronte offensivo, concedendosi anche una spettacolare rovesciata “alla Cr7” a inizio ripresa. Come con la Lazio, non riesce a timbrare il cartellino e non fa nulla per nascondere la sua rabbia al momento della sostituzione
  • Kvaratskhelia 7,5: Come spesso gli capita, è tra i più vivi e pericolosi. Dai suoi piedi nasce praticamente ogni azione importante del Napoli. Rompe l’equilibrio con una giocata sontuosa che fa girare la testa all’intera retroguardia orobica.

Rivivi tutte le emozioni del match del Maradona

Napoli-Atalanta, le pagelle degli orobici

  • Musso 6,5: Nella prima frazione tiene a galla i suoi con interventi importanti e chiusure attente. Nella ripresa capitola, ma non può proprio nulla sulle due reti del Napoli
  • Toloi 6: Kvara gli fa girare la testa in occasione del gol, ma tiene testa a Osimhen per tutto il match
  • Scalvini 5,5: In più di un’occasione finisce per andare in confusione. L’ammonizione alla mezz’ora lo limita nella ripresa
  • Djimsiti 6,5: Abbandona il campo per un guaio fisico ed è un peccato, perché fino a quel momento era stato senza dubbio tra i migliori in campo
  • Maehle 5,5: Si vede pochissimo in avanti e non offre grande copertura, il cambio è inevitabile
  • de Roon 6: Tra i più positivi in casa Atalanta, lotta su ogni pallone, come sempre e non si arrende fino all’ultimo
  • Ederson 5: Altra bocciatura per lui, che parte bene, ma ha sulla coscienza l’errore che porta alla rete di Kvara.
  • Ruggeri 5,5: Avvio incerto che dopo pochi minuti porta a un giallo pesante per il proseguo di gara. Nel finale ci prova, ma Gollini chiude lo specchio
  • Pasalic 5,5: Prova di sacrificio e con zero spunti in propensione offensiva. La mossa a sorpresa di Gasperini non ha pagato
  • Zapata 6: Ritorno in buono spolvero per l’ex di giornata, che esce dal Maradona con buone sensazioni, tra strappi e voglia di lottare. Si fa sovrastare da Rrahmani in occasione del raddoppio azzurro
  • Hojlund 5: La presenza di Zapata lo fagocita in una prestazione da ectoplasma assoluto. Gasperini gli risparmia il secondo tempo, preferendogli Muriel, ma il colombiano (5,5) non fornisce il cambio di marcia atteso.

La pagella dell’arbitro

Andrea Colombo: il fischietto comasco dirige il match del Maradona con personalità e decisione. I ventidue in campo si rendono protagonisti di una gara tutto sommato corretto e senza grandi episodi, che aiuta Colombo, comunque, bravo con i cartellini e nelle sue decisioni. Voto: 6.

I prossimi impegni degli Azzurri

Dal 2-0 all’Atalanta a quello da cui si partirà mercoledì prossimo nel ritorno degli ottavi di finale di Champions League contro l’Eintracht di Francoforte, per poi rituffarsi nel campionato e provare a chiudere la pratica scudetto. La trasferta contro il Torino è l’ultimo impegno prima della sosta, quello casalingo contro il Milan, il 2 aprile, quello del ritorno in campo. Poi, Lecce e Verona per chiudere il mese con la gara dell’Allianz Stadium contro la Juventus il 23 aprile.

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