Aurelio De Laurentiis scatena ancora una volta la polemica. Il presidente del Napoli, in occasione della presentazione del nuovo direttore sportivo Meluso, ha attaccato duramente il numero uno del Coni, Giovanni Malagò, arrivando al punto di chiedersi di farsi da parte.
- De Laurentiis attacca Malagò: “Dovrebbe farsi da parte”
- Malagò, solo paio di mesi fa i complimenti a De Laurentiis
- Il vulcanico De Laurentis: Malagò è solo l’ultima vittima
De Laurentiis attacca Malagò: “Dovrebbe farsi da parte”
Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, non ha di certo paura di farsi dei nemici o di scatenare una polemica e l’ultima arriva proprio in occasione della presentazione del nuovo direttore sportivo Meluso. A una domanda sull’arrivo di calciatori extracomunitari, De Laurentiis si lancia all’attacco.
Bisogna chiederlo alla Lega, a Malagò e a Gravina. Siamo l’unico paese che può avere solo due extracomunitari. Sarebbe bello avere un dialogo. Andrebbe chiesto a Malagò di farsi da parte visto che il calcio italiano finanzia tutto lo sport italiano.
Prendiamo qualche unità in più, rispettando la Legge Bossi-Fini. Non si cambiano mai le leggi, c’è una sovrapposizione che incrosta tutto il meccanismo. I club non possono fare la propria strada perché troppi limiti ti impediscono di fare impresa.
Malagò, solo paio di mesi fa i complimenti a De Laurentiis
Chissà cosa ne penserà il presidente Malagò delle parole di Aurelio De Laurentiis. Soltanto un paio di mesi fa, il presidente del Coni aveva rivolto parole al miele verso il Napoli e la gestione di ADL sostenendo che le sue scelte di mercato, e la capacità di sopperire con le idee alle “dinamiche di flussi finanziari” fossero una dimostrazione importante per il calcio italiano. Ora non resta che aspettare la sua replica.
Il vulcanico De Laurentis: Malagò è solo l’ultima vittima
La polemica contro Giovanni Malagò è soltanto l’ultima di una lunga lista di attacchi del presidente De Laurentiis. Il patron del Napoli non si è mai tirato indietro quando si è trattato di lanciarsi contro le istituzioni, soprattutto quelle dello sport e del calcio. Sarebbe impossibile raccontare tutti gli “sfoghi” del numero uno azzurro ma nella memoria resta quella corsa in motorino quando DeLa lasciò polemicamente una riunione della Lega. E probabilmente la storia si arricchirà con nuovi episodi.
