L’Ultima Cena del Napoli. Edo De Laurentiis, vicepresidente del club azzurro, ha scelto il Giovedì Santo per una mossa a sorpresa. Ha invitato tutta la squadra in un ristorante di Posillipo per una serata speciale. Vista incantevole sul Golfo e sullo scudetto. Già, perché nel corso della serata il figlio del presidentissimo ha preso la parola per fare un importante discorso motivazionale ai calciatori, con la firma – non scritta – di un vero e proprio patto scudetto.
- Napoli, è patto scudetto: sei partite da vincere
- Napoli, per Alvino la cena è la mossa giusta
- La cena per lo scudetto divide i tifosi del Napoli
Napoli, è patto scudetto: sei partite da vincere
A raccontare per filo e per segno i dettagli della serata è il quotidiano Il Mattino: “C’erano tutti ieri da Riserva Rooftop a Posillipo. Non solo i calciatori, ma anche lo staff tecnico e la dirigenza, capitanata dal vicepresidente del Napoli Edo De Laurentiis. Una sorta di vero e proprio patto-scudetto, quello siglato ieri sera tra la squadra e la dirigenza. De Laurentiis Jr ha preso la parola: ha fatto i complimenti agli azzurri per quanto fatto fin qui e ha chiesto alla squadra di fare un ultimo sforzo, perché vincere lo scudetto vorrebbe dire fare la storia”.
Napoli, per Alvino la cena è la mossa giusta
Per il giornalista-tifoso azzurro Carlo Alvino quella della cena di squadra è una mossa vincente. Già ieri sera è arrivato un Tweet di approvazione: “Tutto il Napoli questa sera a cena a Posillipo. L’invito è del vicepresidente Edo De Laurentiis. Anche a tavola si costruiscono le vittorie”.
Poi Alvino ha pubblicato anche il menu “giusto per soddisfare la curiosità pruriginosa di qualcuno”. Nella fattispecie, calciatori e dirigenti del Napoli hanno gustato tartare di manzetta prussiama, gateau di patate, frittelle di farina di ceci, tagliere di salumi e formaggi, selezioni di carni e dessert di cioccolato alla gianduia con cremoso di pistacchio e lamponi.
La cena per lo scudetto divide i tifosi del Napoli
Tifosi divisi sulla “mossa” della società per lo scudetto. Per Sebastiano si tratta di una decisione tardiva: “Lo dovevano fare qualche settimana prima, anche se la speranza è l’ultima a morire”. Per Antimo non servono cene ma scelte tattiche: “Bastava far giocare Mertens con Oshimen, avevamo già vinto lo scudetto”. Pier Francesco ricorda: “Ma quanti patti abbiamo fatto in 10 anni? Una cosa come 700”. Mentre Antonio ironizza: “Piatto scudetto, più che patto”.
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