Continuano ad arrivare testimonianze dirette di quello che è successo nel centro storico di Napoli durante gli scontri tra la tifoseria partenopea e quella dell’Eintracht, con gli ultras arrivati sotto il Vesuvio anche senza biglietto. Questa volta a parlare sono alcuni ristoratori, che smentiscono la testimonianza del prefetto di Napoli, Palomba, che aveva assicurato come le forze dell’ordine avessero evitato contatti diretti tra le opposte tifoserie. Lo scrive il Messaggero.
- Ristoratori di Napoli: tifosi tedeschi avevano sniffato coca
- Proprietaria di un hotel: “Piatti contro la polizia”
- Eintracht-Napoli, le parole del prefetto e del sindaco
Ristoratori di Napoli: tifosi tedeschi avevano sniffato coca
Racconta una ristoratrice: “Nel posto in cui si sono riuniti a pranzo prima degli scontri, i supporter tedeschi hanno sniffato coca sui tavoli, molestato sessualmente le cameriere e inneggiato a Hitler”. È molto precisa la testimonianza di Anna Arenella, socia di due locali tra piazza del Gesù e Calata Trinità Maggiore, dove si sono concentrati gli scontri più gravi. Parla di un vero “massacro”. “Tra le 16:30 e le 17 c’è stato l’inferno – dice la titolare della pizzeria Annarè – i tifosi del Francoforte hanno devastato tutto, comprese le nostre attività. Tavolini, sedie, piatti, bicchieri, vetri, piante, arredi urbani: tutto spazzato. Ci hanno persino girato le telecamere di sicurezza”.
Proprietaria di un hotel: “Piatti contro la polizia”
Altri racconti da brividi. Teresa Naldi, proprietaria dell’hotel Royal Continental di Napoli, spiega: “Alcuni ultrà sono riusciti a salire al decimo piano tramite le scale di emergenza, hanno preso dei piatti da una cucina di servizio e li hanno lanciati contro i poliziotti”. In questo albergo hanno alloggiato alcuni tifosi dell’Eintracht. “Ero terrorizzata” durante gli scontri tra la polizia e gli ultras. Continua ed entra nel dettaglio: “Ho visto 200 tifosi tedeschi vestiti di nero scendere dal pullman per raggiungere l’hotel. Le urla, i poliziotti in tenuta antisommossa. È stato un vero incubo”.
Eintracht-Napoli, le parole del prefetto e del sindaco
Il prefetto di Napoli Palomba, come già scritto, aveva dichiarato: “Non c’è stato in nessun momento un contatto tra le due tifoserie. Ma ci sono stati tentativi di sfondamento. Si è deciso di seguire il corteo e accompagnarli perché questo consentiva un maggiore controllo delle forze dell’ordine”.
Gaetano Manfredi, sindaco della città campana, ha aggiunto: “Le dichiarazioni del presidente dell’Uefa Ceferin sono inaccettabili perché partono da un pregiudizio, come se a Napoli fossero tutti delinquenti e chi arriva qua è invece santo. Non è vero”. Ceferin, martedì, aveva definito una “situazione intollerabile” e “una decisione sbagliata” il divieto alla trasferta a Napoli per i tifosi tedeschi imposto dalla Prefettura di Napoli per motivi di ordine pubblico. Manfredi successivamente ha chiesto il pagamento dei danni e ristori per i commercianti danneggiati.