Era il 19 giugno scorso quando Rudi Garcia fu presentato in pompa magna alla Reggia di Capodimonte a Napoli: una folla ancora inebriata per lo scudetto lo accolse con entusiasmo, convinta che il capolavoro di Spalletti potesse rivivere col tecnico francese ma la luna di miele tra la città e l’ex allenatore della Roma è durata meno di tre mesi.
- Luna di miele finita tra Garcia e Napoli
- Tutti i capi d'accusa per Garcia
- I tifosi del Napoli già scaricano Garcia
- Anche Enrico Varriale critica l'allenatore
Luna di miele finita tra Garcia e Napoli
Le prime due vittorie in campionato, sia pur tra alti e bassi, avevano silenziato i primi accenni di critica per un Napoli troppo diverso da quello incantevole forgiato dall’attuale ct della Nazionale. Il successivo ko interno con la Lazio e il pari strappato a fatica ieri a Marassi col Genoa, dopo aver visto con gli occhi il fantasma di un’altra rovinosa disfatta, hanno scatenato il caos.
Tutti i capi d’accusa per Garcia
Le scelte di Garcia, il suo accanirsi su Kvara, sostituito anche ieri – con tanto di vemente reazione rabbiosa del georgiano – la maniera di utilizzare Lobotka che da due anni era il faro della squadra, l’aver accettato un mercato sotto tono sono tra i vari capi d’accusa per l’allenatore azzurro. Non mancano le critiche alla difesa del Napoli, che ormai fa acqua da tutte le parti, dopo la partenza del condottiero Kim – non adeguatamente rimpiazzato sul mercato – e alla fase offensiva del Napoli che appare in completa confusione.
Se nelle prime due partite di campionato sembrava di vedere un Napoli che giocava ancora a memoria, sulla scia di Spalletti, adesso i partenopei appaiono come una squadra senza anima e senza una vera impostazione di gioco. Tanta confusione anche nei cambi. Solo i singoli Raspadori e Zielinski, con le loro giocate, hanno salvato gli azzurri da una prestazione indegna e il web insorge.
I tifosi del Napoli già scaricano Garcia
A centinaia i commenti: “Questo Garcia in 40 giorni e riuscito a farsi mandare a quel paese dal calciatore più taciturno che abbiamo dai tempi di Hamsik”, oppure: “ho pensato una cosa. I calciatori non vogliono Garcia e a dire il vero manco io” e poi: “Preoccupante la frase di Garcia: chi si allena bene gioca. Quando in allenamento i giocatori migliori sono svogliati e gli altri invece più solerti significa una cosa sola: i titolari non hanno fiducia nell’allenatore”
C’è chi scrive: “Secondo me l’allenatore non ha la squadra tra le mani. La sua frase chi si allena bene entra che SIGNIFICA?? Non si può sostituire Kvara per ZERBIN. Con tutto il rispetto per il ragazzo” e ancora: “Garcia ha distrutto una macchina perfetta, si sono persi tutti gli automatismi e mancano più punti di riferimento in campo, i calciatori azzurri sembrano smarriti e senza idee, non sanno più cosa fare, tatticamente c’è solo tanta confusione. C’è da preoccuparsi!”.
Anche Enrico Varriale critica l’allenatore
Sul suo profilo Twitter anche il giornalista di Raisport Enrico Varriale è critico: “Garcia ha ha finora 2 colpe : un’ evidente mancanza di feeling con alcuni giocatori importanti. L’aver subito le scelte di mercato del club che non gli ha garantito giocatori pronti lasciandogli in pratica lo stesso organico del suo predecessore con la perdita importante di Kim.
Il Napoli pare aver smarrito l’organizzazione di gioco e la ferocia mostrata un anno fa. Non solo un problema di testa alla Champions, come dice Garcia, che ha però il merito di non accampare scuse su un arbitro non certo benevolo, come di solito capita alle grandi. Dunque no al disfattismo dilagante ma il campanello d’allarme è suonato forte, pure per Adl”.
Tanti i commenti dei tifosi: “Il Napoli di Garcia è una nave senza il suo albero maestro , ha poppa e prua , ma nel mezzo c’è il nulla cosmico. Il problema è che Lobotka per questo allenatore è del tutto inutile , non protegge la difesa , non imposta il gioca dal basso”. In pochi salvano Garcia: “Già dal momento in cui festeggiavamo lo scudetto impazziti di gioia sapevamo che quest’anno sarebbe stata dura. Molto più dura. Pure se fosse rimasto Spalletti! Figuriamoci con un altro allenatore..”