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Napoli, il labiale di Conte sul cambio di Mazzocchi la frase che spiega le difficoltà azzurre

All’84’ il terzino, titolare per le assenze di Olivera e Spinazzola, chiede di uscire e Politano viene dirottato a sinistra: commento disperato del tecnico alla panchina    

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Assenze, infortuni, un mercato non all’altezza della capolista: la situazione di emergenza del Napoli di Antonio Conte si concentra tutta in un momento nel corso della partita della Lazio, quella del cambio di Pasquale Mazzocchi. La frase pronunciata dal tecnico alla panchina sa quasi di disperazione: nel post-gara Conte individuerà quel momento proprio come decisivo per il 2-2 finale degli azzurri.

Napoli in emergenza, la disperazione di Conte

La rabbia per la terza rimonta subita dal suo Napoli, ma anche l’orgoglio per la prestazione degli azzurri in una situazione di emergenza: dopo il 2-2 contro la Lazio Antonio Conte rimarca ancora una volta i meriti dei suoi giocatori, ma ammette anche di essersi trovato in un momento di enorme difficoltà a causa delle poche soluzioni a disposizione in cui, per svariati motivi, si è ritrovato dopo il mercato di gennaio. Difficoltà che il tecnico aveva già sintetizzato in una frase pronunciata nel corso della ripresa e catturata dai bordocampisti di Dazn.

Napoli, la frase di Conte al cambio di Mazzocchi

Con l’ingresso di Politano per Buongiorno Conte aveva dato nuova energia al Napoli, trovando anche con un pizzico di fortuna la rete del 2-1. Poco dopo, però, lo stato di emergenza degli azzurri si è ulteriormente aggravato. All’84’ Mazzocchi – il terzo esterno difensivo nelle gerarchie di Conte dopo Olivera e Spinazzola, titolare a causa degli infortuni dei primi due – chiede il cambio.

Conte non ha più esterni da poter utilizzare, si gira verso i suoi collaboratori: “E ora chi metto?”, domanda. Uno sfogo che contiene tutta la sua disperazione. Poi la scelta: dentro il centrale Rafa Marin, all’esordio assoluto in serie A, con Di Lorenzo spostato nuovamente sulla fascia destra e Politano dirottato nel ruolo di esterno sinistro a tutta fascia, mai coperto in carriera.

Conte ammette le difficoltà del Napoli

Proprio Politano, che a destra aveva propiziato il 2-1, a sinistra non riuscirà a chiudere Dia, autore del 2-2. Inevitabile per Conte tornare su quell’episodio a fine partita. “Quando ho tolto Buongiorno – ha detto il tecnico del Napoli a fine gara -, che rientrava dopo due mesi e mezzo, e ho messo Politano credo di aver dato il segnale alla squadra che volevamo vincere ed è stata una mossa che ha dato i suoi frutti. Quando mi ha chiesto il cambio Mazzocchi, invece, è stato un problema. L’unica cosa da fare era inserire Rafa Marin, a cui faccio i complimenti perché ha esordito in una partita calda, rispostare Di Lorenzo a destra e mettere Politano a sinistra. Non è il posto suo, ma non potevamo fare altrimenti”.

Napoli, il giudizio di Conte sul pareggio con la Lazio

Conte a Dazn non ha neanche nascosto l’amarezza per i 3 pari consecutivi, in particolare per quelli contro Roma e Lazio. “Dispiace perché sono 4 punti lasciati al 90’ nelle ultime due trasferte all’Olimpico – ha commentato Conte – la Lazio poi ci aveva battuto due volte. Ma questa squadra ha dei valori e li dimostra, è dura giocarci contro, siamo duri a morire. Dispiace due pari così in 15 giorni all’Olimpico ti lasciano l’amaro in bocca”.

Conte orgoglioso del Napoli

Il tecnico del Napoli, però, non teme contraccolpi psicologici per gli azzurri. “Considerati che due dei tre pareggi sono venuti contro Roma e Lazio, due ottime squadre, bisogna prenderli come risultati positivi per noi – ha dichiarato Conte -. E poi non va mai dimenticato da dove è partita questa squadra: il Napoli veniva da 4 sconfitte consecutive contro la Lazio, abbiamo fermato questa emorragia. Potevamo essere più contenti, ma il calcio è questo. Ora cerchiamo di fare il massimo non pensando ad altre cose, agli aspetti emotivi. Sappiamo quello che abbiamo fatto per stare lì e per me è motivo di grande orgoglio quello che stiamo facendo. Alleno ragazzi straordinari che stanno facendo cose straordinarie”.

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