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Napoli, il risiko di De Laurentiis: le mosse per vincere anche in Europa

Il presidente del Napoli tra l'euforia per lo scudetto vinto e la programmazione del futuro: il sogno è trionfare anche in Europa. Le mosse, i nomi e le possibili strategie.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Giovedì sera ha ricevuto i cori e gli applausi convinti da parte di tutto il pubblico del Maradona. Il Napoli conquistava lo scudetto a Udine e al centro del campo, mattatore della festa di Fuorigrotta, c’era lui, il presidente. Aurelio De Laurentiis, 19 anni dopo aver rilevato il club nella turbolenta estate del fallimento e del declassamento in C, è finalmente amato dai napoletani. Quasi tutti. Ha riportato lo scudetto in città 33 anni dopo i fasti maradoniani. E adesso punta all’Europa.

Napoli, feste e rumors: in quanti andranno via?

Può sembrare strano, visto che l’entusiasmo per il traguardo raggiunto ai massimi livelli e le celebrazioni dureranno almeno per un altro mese, ma il momento per il Napoli è delicato. Basta sfogliare i giornali: Spalletti sembra sul piede di partenza, Giuntoli è in parola con la Juventus, Kim può andare al Manchester United, Osimhen ha richieste da mezza Europa. Come conciliare tutte queste possibili partenze – per nulla scontate, sia chiaro – con le grandi ambizioni sbandierate dal presidente?

L’ossessione di De Laurentiis: vincere in Europa

Dopo lo scudetto, lo stesso De Laurentiis è richiestissimo. Lo cercano le principali testate straniere, ha già in agenda one to one coi direttori dei principali quotidiani nazionali. È stato ospite di Bruno Vespa. Ovunque parli, sempre col suo stile arguto fatto di provocazioni e punzecchiature, il numero uno del Napoli ribadisce di continuo i punti cardine del progetto: proseguire sulla strada della sostenibilità finanziaria, consacrarsi in Europa, ma anche potenziare il merchandising, ottenere maggiori risorse dai diritti tv, confermare i punti di forza del Napoli in panchina e in campo.

Le mosse per la panchina: Spalletti o chi al suo posto?

Sarà difficile rispettare soprattutto queste ultime promesse. La prima mossa dovrebbe essere la conferma di Spalletti, che però chiede aumenti di stipendio e soprattutto garanzie sulla competitività del Napoli anche nella prossima stagione. Adl ha già esercitato l’opzione sul tecnico prevista dal contratto, ma il tecnico vorrebbe un confronto prima di accettare. Il messaggio di Adl? “Le parole si rispettano”. Dovesse saltare l’accordo, la rosa di potenziali sostituti sarebbe piuttosto vasta ed eterogenea. Un vecchio pallino di De Laurentiis è Italiano, che sta facendo bene anche in Europa. Tra le nuove leve piacciono Zanetti e Motta. Ma non sarebbe da escludere qualche soluzione a sensazione, da Conte a Klopp.

Le prime esigenze: sostituire Giuntoli e Kim. I nomi

C’è poi il nodo del ds. De Laurentiis, di fronte a un’esplicita richiesta di Giuntoli, lascerebbe andare il dirigente alla Juve senza mettergli i bastoni tra le ruote, trattenendo però gli uomini dello scouting – Micheli e Pompilio – e chiamando al suo posto un direttore sportivo giovane e ambizioso: Accardi dell’Empoli. La prima mossa del nuovo deus ex machina del mercato azzurro dovrebbe essere la sostituzione di Kim, libero di accasarsi in Premier di fronte al pagamento della clausola. Si parla di Ndicka, svincolato dall’Eintracht, di Demiral o Becao. Ma non è da escludere un nome a sorpresa, sul modello dello stesso Kim che prima di arrivare a Napoli conoscevano in pochi.

Napoli, il risiko di De Laurentiis: le mosse per vincere anche in Europa Fonte: Ansa

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