Sarà una partita fondamentale quella che domani alle ore 18:00 vedrà scontrarsi, allo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli, gli azzurri di Rino Gattuso e la Juventus di Andrea Pirlo. Per la prima volta nella storia della Serie A a girone unico la sfida di ritorno tra due squadre verrà giocata prima di quella di andata, dato che non si è ancora giocato il recupero della sfida annullata ad inizio campionato, quando protocolli anti-Covid poco chiari impedirono al Napoli di partire per Torino.
Il tecnico della Juventus Andrea Pirlo ha presentato la gara in questo modo:
“Sarà una gara importante per entrambe le squadre. Napoli-Juve è sempre una grande partita e ci sono in palio punti fondamentali. Guardiamo chi abbiamo davanti, ma cerchiamo di pensare solo a noi e al nostro percorso. Il nostro unico obiettivo è vincere e fare bene. Andiamo a Napoli per quello, non per eliminare loro dalla corsa scudetto. Siamo concentrati su quello che dobbiamo fare, stiamo recuperando bene dopo la partita contro l’Inter e questa è l’unica cosa che abbiamo in testa”.
Una parola è dedicata dal Maestro anche alla situazione Gattuso, suo grandissimo amico ai tempi del Milan e della Nazionale, che ultimamente sta affrontando parecchie difficoltà a Napoli, anche se dopo il successo per 2-1 del gennaio 2020, il Napoli potrebbe vincere due partite consecutive contro la Juventus in Serie A per la prima volta dal 2011, nella gestione Walter Mazzarri:
“Fa parte del nostro lavoro, può capitare di avere problemi. Pensiamo sempre a fare il massimo, le partite sono sempre importanti, poi può capitare che per uno o per l’altro ci siano momenti difficili. Mi dispiace della situazione di Rino, ma penso ai miei problemi e dovremo cercare di fare bene e vincere”.
Pirlo deve ancora decidere chi far giocare in attacco di fianco a Cristiano Ronaldo. Il ballottaggio è tra lo svedese Kulusevski e Alvaro Morata, che è a un solo assist dal suo record di passaggi vincenti in una singola stagione nei Top-5 campionati europei (attualmente a sette, come nel 2015/16). Lo spagnolo della Juventus non ha realizzato alcuna rete in quattro sfide contro il Napoli in Serie A, fornendo tuttavia due assist (entrambi nel 2015):
“In avanti due giocheranno e uno andrà in panchina. Nelle ultime gare anche a Kulusevski avevo chiesto un certo lavoro in fase difensiva e l’ha fatto benissimo. È un ragazzo che ha motore, sa difendere e ripartire, siamo molto contenti di lui”.
Andrea Pirlo fa anche il punto sulla situazione infortunati, confermando le assenza di Arthur e Dybala, oltre a parlare di McKennie:
“Arthur verrà valutato di giorno in giorno, speriamo passi tutto in fretta. Dybala sta proseguendo il suo piano di recupero, la data del rientro dipenderà da come si sentirà nei prossimi giorni. Per quanto riguarda Bonucci si tratta di un affaticamento, si allenerà con noi poi valuteremo se portarlo a Napoli o meno. Stesso discorso per Ramsey […] Weston sta abbastanza bene. L’altra sera non era al 100% e valuteremo anche lui oggi, perché ha avuto un problemino all’anca. L’altra sera abbiamo speso tanto, dovremo recuperare le forze. Vedremo chi starà meglio e decideremo come giocare. Alvaro sta meglio, si è allenato in questi due giorni. Potrebbe giocare dall’inizio o entrare a partita in corso in vista degli impegni di Champions League“.
L’attuale obiettivo della Juventis, almeno nel breve periodo, è quello di non lasciar scappare le due milanesi, che attualmente si trovano entrambe davanti ai bianconeri. Ci può riuscire sfruttando il momento positivo, visto che non subisce gol da tre partite consecutive di Serie A: i bianconeri non registrano una striscia più lunga senza reti al passivo nella competizione dal dicembre 2018 (sei di fila sotto Massimiliano Allegri):
“Guardiamo chi abbiamo davanti, ma cerchiamo di pensare solo a noi e al nostro percorso. Il nostro unico obiettivo è vincere e fare bene. Andiamo a Napoli per quello, non per eliminare loro dalla corsa scudetto. Siamo concentrati su quello che dobbiamo fare, stiamo recuperando bene dopo la partita contro l’Inter e questa è l’unica cosa che abbiamo in testa”.
Per concludere, Pirlo prova ad indovinare la quota scudetto, esercizio che in molti allenatori fanno arrivati a questo punto della stagione:
“Serviranno sicuramente più di 80 punti, ma rispetto agli altri anni credo si sia un po’ abbassata, a causa dei tanti impegni ravvicinati e per il livello generale del campionato, che è cresciuto”.