Un celebre aforisma (attribuito a John Keats) recita che la vittoria può contare su tantissimi padri e la sconfitta invece contempla solo orfani: il trionfo del Napoli al Maradona contro la Juventus ha in effetti tanti responsabili, a partire da un Luciano Spalletti che da underdog (absit iniura verbis), almeno percepito, si sta togliendo delle notevoli soddisfazioni. Ma ovviamente i meriti sono della squadra, e della felice intuizione del fu carneade Kvicha Kvaratskhelia, tra i mattatori di ieri.
- I numeri in crescita di Kvaratskhelia
- Quando Kvara era ad un passo dalla Juve
- L'esultanza particolare di Kvara spiegata
I numeri in crescita di Kvaratskhelia
Il perentorio 5-1 rifilato ai bianconeri porta infatti anche la firma del georgiano, con la rete del momentaneo 2-0, ben servito da Osimhen. Con questo gol Kvara porta a 7 quelli realizzati in questa stagione con la maglia azzurra, più 10 assist se parliamo del campionato (aggiungiamo altri due centri in Champions League ed altrettanti passaggi imbroccati).
Un ritorno sontuoso quello del georgiano, visto che ha dovuto saltare gli ultimi tre match della fine della prima parte della stagione, a ridosso della sosta Mondiale, per una lombalgia, rimettendosi poi in pista in questo avvio di 2023 partito un po’ così visto il passo falso del Napoli contro l’Inter. Ma poi le cose si sono aggiustate, come abbiamo visto.
Quando Kvara era ad un passo dalla Juve
A coronare il tutto, il giocatore definito “trequartista come si vedevano una volta” dalla colonna del calcio europeo Gianfranco Zola ha pure regalato due assist vincenti: il primo per Rrahmani su calcio d’angolo, ed il secondo per Osimhen che ha portato al 4-1. E pensare che recentemente era spuntata pure l’indiscrezione che voleva il numero 77 dei partenopei ad un passo dalla Juventus nel 2021, con precontratto già predisposto poi però saltato, giacché il direttore sportivo Fabio Paratici passò al Tottenham, archiviando l’operazione.
L’esultanza particolare di Kvara spiegata
La rete del 2-0 dell’ambidestro poi riserva una spigolatura particolare: dopo aver segnato, Kvaratskhelia si è voluto togliere un sassolino dallo scarpino dopo le due prestazioni non proprio da protagonista contro i citati nerazzurri e contro la successiva Sampdoria. La punta infatti ha fatto un gesto con il dito come a voler dire “e ora muti”, riferendosi alle critiche piovute sul suo capo nelle ultime settimane (tipico di chi deve affrontate una notevole pressione, oltre ad un carico eccessivo di aspettative).
Dopo questo afflato polemico, il georgiano (le cui esultanze ormai fanno storia a sé) ha riservato poi un omaggio zuccheroso alla fidanzata, mimando con le mani le iniziali del nome della fortunata.