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Napoli-Juventus 5-1 pagelle: Spalletti umilia Allegri. Osimhen e Kvara: Totò e Peppino. Bremer da incubo

L'insostenibile leggerezza partenopea al cospetto di una Vecchi Signora impalpabile: la doppietta del nigeriano e la prova del georgiano, di nuovo in versione extralarge, lanciano la capolista verso un primato sempre più consolidato.

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Troppo Napoli per una Juve di basso livello, pressoché nulla al Maradona. Finisce 5-1 per i padroni di casa con Osimhen e Kvaratskhelia tornati grandissimi: sembrano Totò e Peppino, senza capire bene chi faccia la spalla di chi e quale, tra i due, sia il protagonista vero. La sblocca il nigeriano al 14′, raddoppia al minuto 39 il georgiano. Il 2-1 di Di Maria è una mera illusione perchè sono i padroni di casa a dilagare nella ripresa: Rrahmani in gol al 10′, ancora Osimhen al 20′ e il neoentrato Elmas al 28′. Uno spettacolo, l’ennesimo, di uno dei più bei Napoli dell’anno.

Allegri a lezione da Spalletti

Quanto possono essere lunghi 90′? A tratti, troppo: chissà che avrà pensato Massimiliano Allegri al 25′ della ripresa, quando mancava mezzo tempo e lo show del Napoli aveva già scritto a referto 5-1. C’è tale differenza tra le due squadre? Sì, esattamente così. Tra Napoli e Juventus c’è questo divario e lo si è percepito tutto. Sembravano due squadre di categorie differenti. Luciano Spalletti umilia calcisticamente il collega: lo sovrasta, lo zittisce, lo porta a lezione.

Fuochi d’artificio per il Napoli

Mai successo prima, non in tempi recenti di sicuro: il pullman del Napoli, in corteo verso lo stadio Maradona nel pre partita, è accompagnato da un paio d’ali di folla con una cornice di fuochi d’artificio. Il carico da novanta dei tifosi partenopei è una vicinanza incredibile che carica ulteriormente di responsabilità la capolista. Juventus allo stadio da un ingresso secondario.

Il tifo sano del Maradona

A volte, tante volte per la verità, sono i tifosi a nobilitare e qualificare il calcio. Altre volte accade il contrario: servono le emozioni forti sul rettangolo verde per garantirsi una boccata d’aria fresca. È stato un bene, un toccasana, che Napoli-Juventus, big match della 17esima giornata, arrivasse proprio adesso, dopo una settimana di cui si sarebbe fatto volentieri a meno.

Gli scontri tra ultras e i provvedimenti del Viminale

Ancora nitide le ignobili immagini degli scontri tra pseudo tifosi di Napoli e Roma, ancora palpabili gli strascichi di quella follia che non ha una sola attenuante, ancora troppi impuniti rispetto allo scempio cui si è dovuto assistere, ancora troppo silenzio da parte delle Istituzioni preposte, da cui ci si attende una presa di posizione netta. Arriverà? Attediamo speranzosi.

Anche, soprattutto per questo, Napoli-Juventus è stata una necessità: la sfida tra le due squadre più in forma del campionato e, per una volta, a parti invertite. Napoli capolista in cerca della fuga decisiva, Juventus in rincorsa ma forte di una striscia positiva incredibile. Il calcio spettacolo di Luciano Spalletti contro il corto muso di Massimiliano Allegri: filosofie a confronto, personalità contrapposte, differenti e altrettanto emblematiche toscanità che non se le mandano a dire. Bella la stretta di mano a inizio partita, in un clima di grande cordialità.

Napoli-Juventus 5-1 gli highlights della partita

Primo tempo di grande intensità da parte del Napoli che macina gioco e conquista metri col passare dei minuti. La qualità della manovra partenopea è evidente al cospetto di un avversario che fatica a costruire gioco, confermando l’impressione restituita dagli ultimi mesi. La retroguardia bianconera, stavolta, non può nulla contro la potenza offensiva del Napoli e trona a subire gol dopo otto giornate di imbattibilità.

Il gol di Osimhen dopo l’acrobazia di Kvaratskhelia

Il vantaggio del Napoli al 14′ dopo una fase di gioco in cui il pressing Azzurro cominciava a farsi più incisivo: il gol di Victor Osimhen nasce da una palla manovrata da capitan Di Lorenzo per Politano, il quale crossa di prima in mezzo all’area. La spizzata di Locatelli mette la palla sui piedi di Kvaratskhelia che prova l’acrobazia ma trova la pronta risposta di Szczesny. Sulla ribattuta, Osimhen anticipa tutti e batte il portiere polacco con un colpo di testa da distanza ravvicinata.

Raddoppio di Kvaratskhelia col piattone

Al 39′ arriva il raddoppio partenopeo: a segno Khvicha Kvaratskhelia che sfrutta a dovere l’azione impostata da Politano per Osimhen il quale, lanciato in profondità, è fronteggiato da Bremer che interviene senza riuscire a portare via la palla dai piedi del nigeriano, che serve in orizzontale Kvaratskhelia a cui non resta che aprire il piattone di prima intenzione e battere Szczesny.

Di Maria riapre i giochi con un tiro a giro

Il colpo di classe del fenomeno riapre la gara al 42′: tocca ad Angel Di María spingere i bianconeri e provare a restare aggrappati alla partita. Il Fideo, migliore in campo dei suoi, vince un rimpallo all’interno dell’area e trova fortuitamente Milik. Il polacco torna a servire il pallone sul mancino di Di Maria, che calcia a giro sul secondo palo e riapre la partita.

Rrahmani di destro firma il tris

La rete del 3-1 porta la firma di Amir Rrahmani che va a segno al 10′ della ripresa. Kvaratskhelia batte un corner basso a uscire, Anguissa fa il velo e il kosovaro gira in porta con il destro il gol del nuovo doppio vantaggio azzurro.

La doppietta di Osimhen chiude i giochi

Il 4-1 arriva al 20′ della ripresa ed è il gol che di fatto mette in cassaforte la gara. A segno ancora Victor Osimhen, che firma la doppietta personale sfruttando ancora un errore di Bremer che sbaglia il rinvio, Kvaratskhelia crossa sul secondo palo per il nigeriano, che stacca in testa a Kostic e segna la doppietta personale.

Pokerissimo di Elmas con deviazione di Alex Sandro

Il Napoli gioca sul velluto e arrotonda il punteggio con la rete del 5-1 messa a segno da Eljif Elmas, in gol al 27′. Di Lorenzo allarga per il macedone, che rientra sul sinistro e calcia. Alex Sandro devia il tiro, che diventa imparabile per Szczesny.

La diretta testuale della partita Napoli-Juventus 5-1

Le pagelle del Napoli: Osimhen un gigante

  • Meret 6,5: mai una incertezza, i compagni si fidano ciecamente e lui ricambia con un’altra prestazione all’altezza. I tempi dell’eterno dualismo sono finiti, Meret è tornato grande ed è, a ragione, il portiere della capolista. Nemmeno a Mancini, tale stato di grazia, può passare inosservato.
  • Di Lorenzo 6,5: spinge e controlla, imposta e gestisce, fa la fascia in un senso e nell’altro. Il capitano non sbaglia, non sente la pressione, non si perde in ingenuità. Anche lui conferma l’ottima stagione nella partita, finora, più importante della stagione.
  • Rrahmani 6,5: qualche imprecisione nonostante il compito difensivo non sia particolarmente complesso, data l’inconsistenza – per lunghi tratti della gara – del reparto offensivo bianconero. Eppure è lui a evidenziare qualche sofferenza di troppo e non brillare per senso della posizione. Poi, nella ripresa, il riscatto è totale e ha inizio dalla rete del 3-1.
  • Kim Minjae 7: solido, duro, inscalfibile. Ormai è una roccia, la temperanza di una difesa che ha trovato un punto fermo attorno al quale, eventualmente, far ruotare uomini e comprimari senza che il reparto ne possa subire conseguenze.
  • Mario Rui 6,5: ordine e disciplina, senso tattico, supporto per i compagni e motorino infaticabile. Molto funzionale in fase di attacco e di difesa. Una certezza.
  • Anguissa 6,5: corre e imposta, fa quantità e qualità ma è, soprattutto, una diga insuperabile al servizio dei compagni di reparto. Concreto e pulito nelle giocate, ha il grande merito di consentire a Lobotka e Zielinski di concentrarsi sulle giocate di fino. Il lavoro sporco è il suo. Infaticabile nella riconquista palla e nel rilancio della manovra.
  • Lobotka 7,5: pennella e inventa, giganteggia a centrocampo e offre l’ennesima prestazione da mettere in cornice. Quanto è bello il Napoli di Lobotka? Non c’è, in Italia, un centrocampista di eguale valore. Lo accostano spesso ai grandissimi del Barcellona, Xavi e Iniesta: senza fare paragoni azzardati, li ricorda sempre di più.
  • Zielinski 7: fantasia e praticità. Fa tutto bene, gioca in maniera semplice e lineare e non perde un pallone. Quando è in serata, come oggi, diventa irrinunciabile.
  • Politano 6,5: entra nelle prime due azioni da gol del Napoli e gioca un tempo di sostanza.
  • dal 1′ st Elmas 7: si esalta nei 45′ concessi da Spalletti e timbra anche il cartellino con una conclusione imprendibile.
  • Osimhen 8,5: fa il bello e il cattivo tempo. Un iradiddio al cospetto di quello che, lo scorso anno, è stato deCretato miglior difensore della serie A. Stasera Osimhen s’è messo in tasca Bremer e ha fatto quello che ha voluto.
  • Kvaratskhelia 7,5: le combinazioni e l’intesa tra il georgiano e il nigeriano sono un toccasana e valgono, a tratti, il prezzo del biglietto. Diamante a tratti grezzo a tratti raffinato, è tornato il calciatore imprendibile della prima parte di stagione. Un gol e due assist. E ho detto tutto.
  • All. Spalletti 8: non va più scoperto nè aspettato. La più bella realtà del calcio italiano è una sua creatura: ha risposto per le rime a chi continua a dire che nella seconda parte dei campionati, Spalletti subisce sempre un calo. Tra questo Napoli e questa Juve sembra ci sia almeno una categoria di differenza. Le qualità del mister a livello tattico e psicologico sono una garanzia, il suo salto di qualità ora deve essere caratteriale. Se riesce a conservare la stessa armonia vista finora, il Napoli non è solo in lotta per la vittoria dello scudetto ma si giocherà tutte le chances anche in Champions League.

Le pagelle della Juventus: Bremer ha gli incubi

  • Szczesny 5,5: non ha grandi responsabilità sui gol, in balia di un reparto non all’altezza e letteralmente surclassato dagli avversari.
  • Danilo 5: una delle peggiori gare della stagione. Ci mette la solita grinta, la medesima esperienza, ma stavolta predica nel deserto e, alla lunga, si spazientisce anche lui.
  • Bremer 4: è in partita ma le indecisioni più gravi sono le sue. Il duello contro Osimhen ha troppo spesso un solo vincitore, ovvero l’attaccante nigeriano. Un passo indietro gigante rispetto alle prestazioni recenti.
  • Alex Sandro 4,5: manca in tutto. Costanza, grinta, personalità, spinta, contenimento. A tratti è l’uomo in meno dei bianconeri, grande sofferenza tra le incursioni del tridente partenopeo.
  • Chiesa 5: nessun cambio di passo, stavolta. Evanescente, impotente, inconcludente. Qualche sferzata e delle intuizioni, ma troppo poco per incidere e aiutare la squadra.
  • McKennie 4,5: le sirene del mercato di gennaio, più che richiamare lui, potrebbero essere un forte richiamo per la società. Prova incolore, da dimenticare.
  • Locatelli 4,5: non si è mai più ritrovato da quando veste la maglia bianconera. Al di là di qualche parentesi, la sua esperienza alla Juventus è in bilancio negativo e quella di stasera è l’ennesima somma che va a fare il totale.
  • Rabiot 5: poca carne al fuoco anche per lui che si spegne presto e nulla può al cospetto di una mediana, quella ospite, che incarna alla perfezione la maniera di fare reparto. Il vice campione del mondo non è coadiuvato da validi interpreti e, con tutto il rispetto per la Cremonese o il Lecce contro le quali molti limiti li si riesce anche a nascondere, il Napoli è di un altro livello.
  • Kostic 5: ci mette tanta volontà ma non trova il supporto di nessuno. Insufficiente anche lui.
  • Di Maria 6: Fideo, che classe. Ma quanta solitudine. Fa quel che può, va anche in gol nel tentativo di riaprire la partita. poi è un lento annaspare.
  • Milik 5,5: prova a fare reparto ma se palle non ne arrivano è difficile provare a incidere. Incolore ma meglio di tanti altri compagni.
  • All. Allegri 5: i limiti della squadra si conoscono da tempo, non è la partita di stasera che può spostare l’asticella di molto. Certo, perdere così rovinosamente contro quella che è considerata una diretta avversaria è pesante, il problema tuttavia è sempre a monte. Bisogna dirsi la verità: la Juventus, allo stato delle cose, non è affatto una diretta avversaria di questo Napoli. Il divario è netto. Allegri, con la rosa a disposizione, ha raggiunto il secondo posto e deve provare a lottare per quello, con la consapevolezza che – a livello di collettivo – anche Inter e Milan hanno di più. O si interviene sul mercato in fretta e con giudizio, oppure sarà una battaglia. Giornata dopo giornata.

Serie A la classifica alla 18esima giornata

Decisiva per lo scudetto? No, non in termini assoluti: solo una eventuale vittoria del Napoli avrebbe avuto un significato particolare, consentendo agli Azzurri di proseguire una marcia pressoché netta verso il sogno scudetto.

Il 5-1 degli Azzurri si concretizza e i tre punti dei partenopei fortificano il primato del club di De Laurentiis: Napoli a quota 47, diventano dieci le lunghezze di differenza dalla Juventus, seconda in graduatoria in compagnia del Milan, con i rossoneri attesi a Lecce dove il gruppo di Pioli, con una vittoria, accorcerebbe il divario dalla vetta a sette punti.

Serie A 2022/23 il calendario del Napoli

Si entra nel vivo delle competizioni e non è più il solo campionato a tenere banco. Il prossimo impegno del Napoli è quello della parentesi di coppa Italia, con i partenopei che debuttano nel torneo il 17 gennaio, quando al Maradona arriva la Cremonese. Ultime due di campionato a chiudere gennaio: in trasferta contro la Salernitana il 21 gennaio e in casa contro la Roma il 29 gennaio. Febbraio pieno: il 5 trasferta contro lo Spezia, il 12 sfida interna contro la Cremonese, il 17 fuori casa contro il Sassuolo (Sassuolo – Napoli) e, il 21, match di andata degli ottavi di finale di Champions League, in Germania contro l’Eintracht Francoforte.

Le prossime partite e il calendario completo del Napoli

Serie A 2022/203 il calendario della Juventus

Anche per la Juventus, archiviata la sfida con il Napoli, si riparte dalla coppa Italia: il 19 gennaio, allo Stadium, i bianconeri ospitano il Monza in partita secca. Si torna al campionato il 22 gennaio per un’altra sfida delicata: Juventus – Atalanta. Il 29 gennaio si bissa in massima serie la sfida di coppa Italia contro il Monza mentre il febbraio della vecchia Signora parte con la sfida esterna del 07 contro la Salernitana. Il 12 è la volta di Juventus – Fiorentina, il 16 debutto del gruppo di Allegri in Europa League con la gara casalinga di play off contro Nantes.

Le prossime partite e il calendario completo della Juventus

Napoli-Juventus 5-1 pagelle: Spalletti umilia Allegri. Osimhen e Kvara: Totò e Peppino. Bremer da incubo Fonte: Getty Images

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