Il Napoli sta apparecchiando la tavola per Antonio Conte. Tuttavia, il 54enne leccese rischia di trovarla meno imbandita di quanto potesse sperare. Dopo Victor Osimhen, sostanzialmente già salutato mesi fa da De Laurentiis e per il quale si attende l’offerta giusta, sta scoppiando anche la grana Kvicha Kvaratskhelia. L’agente dell’attaccante georgiano ha confermato la richiesta del Paris Saint-Germain per il suo assistito mandando la palla alla società. Saprà resistere e trovare la quadra per l’indispensabile rinnovo contrattuale?
- Il contratto di Kvara, serve un aumento
- Offerta con due zeri dal PSG
- I nodi di Conte e la solidità del Napoli
Il contratto di Kvara, serve un aumento
Partiamo dalla base e dal contratto. Kvicha Kvaratskhelia è legato al Napoli fino al 30 giugno 2027 con un ingaggio da circa 1.5 milioni di euro, bonus compresi, a stagione. In pratica il georgiano è uno degli elementi meno pagati dell’attuale rosa partenopea, pur essendone – al pari di Osimhen – l’elemento di spicco. Sull’argomento più volte Aurelio De Laurentiis si è speso parlando di un accordo ancora lungo per il quale non è necessario affrettare i tempi. Ma lato giocatore le idee sono ben diverse.
Offerta con due zeri dal PSG
In questo discorso si inserisce il Paris Saint-Germain che deve rifondare il proprio reparto offensivo. Il club campione di Francia vorrebbe investire fino a 100 milioni per il calciatore georgiano. Il procuratore ha confermato l’interesse dei rossoblù: “L’interesse dall’Arabia Saudita per Kvaratskhelia non è vero. C’è l’interesse e l’offerta del Paris Saint-Germain, tutto dipende dalla decisione del Napoli e di Aurelio De Laurentiis“. Cosa deciderà di fare il Napoli, se le cifre venissero confermate?
I nodi di Conte e la solidità del Napoli
Certo, privarsi di due stelle così nell’anno in cui potrebbe arrivare un allenatore come Antonio Conte sembra un paradosso. Vero è che la squadra non farà le coppe e che i calciatori sono parecchio ambiti dalle big internazionali, però il Napoli resta una realtà economicamente solida che non ha necessità di vendere. Ricordiamo, infine, che tra le varie spine da gestire c’è pure quella del capitano Di Lorenzo che ritiene concluso il proprio ciclo alle pendici del Vesuvio. La strada, insomma, è in salita.