Stavolta tocca ai tifosi del Napoli. Le polemiche contro la classe arbitrale non si fermano. Dopo quelle seguite a Roma-Juventus, e a Inter-Juventus, ora nel mirino c’è la gara della squadra di Spalletti contro il Bologna. In particolare ha fatto molto discutere il secondo rigore fischiato agli azzurri e poi trasformato da Insigne che ha fissato il risultato sul 3-0 finale.
L’Aia ha infatti deciso di fermare l’arbitro Serra, accusato di fischiare con troppa facilità la massima punizione. L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport oggi titola: “Rigori, ora si cambia”. Secondo il quotidiano sportivo, la classe dirigente arbitrale vuole mettere un freno a quello che considera i “rigorini”. Dopo 11 giornate i calci di rigore assegnati sono già 48, contro i 21 della Premier, i 39 della Liga, i 23 della Budensliga e i 34 della Ligue 1.
La furia dei tifosi del Napoli: Sempre contro di noi
Sui social scoppia la polemica dei tifosi del Napoli visto che la stretta sui rigori arriva proprio dopo la gara contro il Bologna, anche se le indicazioni in questo senso c’erano già stati da inizio di campionato e riguardavano anche altre squadre. “Guarda caso le cose non vanno bene solo dopo che succedono al Napoli. L’anno scorso il Milan è andato in Champions a suon di calci di rigore, ma lì tutto normale”.
Molti tifosi temono conseguenze anche per il futuro: “L’Aia è sempre schierata contro il Napoli, e arbitri sempre più condizionati nell’arbitrare le partite per paura di sospensioni”. Anche Alberto ha paura per il resto del campionato: “Un chiaro segnale per il resto della stagione degli arbitri, sarà una lotta dura e impari”.
I rigori concessi con grande facilità sono stati una costanza di questo inizio di stagione e anche negli anni scorsi le cose non sono andate differentemente: “Per la Gazzetta è rigorino quello dato ad Osimhen, ma non era rigore il tocco di D’Ambrosio. Ma quando hanno dato i rigori ad Alex Sandro in Inter-Juve, e a Barella in Lazio-Inter, questa filosofia dove era nascosta?”.