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Napoli, la strana esultanza di Kvaratskhelia è virale: ecco da dove deriva

Kvaratskhelia ha tenuto banco ultimamente non solo per il gol al debutto con la maglia del Napoli, ma anche per la curiosa esultanza, che cita Steph Curry

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

La notte di Ferragosto il Napoli ha annichilito l’Hellas Verona al Bentegodi, vincendo in casa degli avversi per 5-2. Un avvio sontuoso per la squadra di Spalletti, dove ha fatto sfoggio di sé sia in campo che per la sua particolare esultanza il neoacquisto Khvicha Kvaratskhelia.

Il georgiano che ha rappresentato il colpo del calciomercato estivo per i partenopei (grazie anche al fiuto del direttore sportivo Giuntoli, che lo teneva d’occhio da tempo) si è dimostrato tanto impronunciabile nella sua anagrafe quanto efficace in area, firmando subito l’1-1 e servendo un assist perfetto per Zielinski al 55′. Tuttavia un aspetto ha tenuto banco nei social e nelle discussioni tra tifosi, ovvero la citata esultanza che si aggiunge alla lista delle più particolari che abbiamo visto nella nostra Serie A.

Kvaratskhelia, l’esultanza deriva dalla NBA

Kvaratskhelia infatti dopo il proprio gol si è inchinato davanti al settore dei tifosi del Napoli, e fin qui ordinaria amministrazione: ma dopo il beau geste il georgiano ha giunto i palmi delle mani come a voler mimare il gesto del dormire ed augurare la buonanotte ai supporters.

Curiosa come esultanza, che si potrebbe prestare a diverse interpretazioni anche cercando qualche riferimento nel retroterra culturale dell’attaccante. Ed invece siamo davanti ad una citazione di quella lanciata già da tempo da Stephen Curry, anch’essa diventata virale. L’apice della popolarità di questo gesto durante le Finals NBA dello scorso maggio, che portarono poi al titolo i suoi Golden State Warriors: il fatto avvenne durante Gara 2 contro i Dallas Mavericks, dopo che il cestista mise a segno tre punti nell’ultimo quarto ed impedendo così ogni possibilità di vittoria agli avversari. Allora Curry mimò il gesto (“night night”) che poi avrebbe utilizzato anche Kvaratskhelia, spiegando ai media che quell’esultanza (che ha tenuto a precisare fosse spontanea, non studiata né irriverente contro i Mavs e i loro tifosi) richiamava la buonanotte data ai figli, perché “è il gesto che chiude una giornata dopo che hai fatto del tuo meglio”. Stessa cosa poi ad aprile contro i Denver Nuggets.

Kvara tifoso di Curry, ed anche Neymar ha proposto la stessa esultanza

Torniamo quindi a Kvaratskhelia, che come riporta il sito GianlucaDiMarzio.com è anche un appassionato di basket, nonché tifoso proprio dei Golden State e di Curry. E quindi il cerchio si chiude (anche se c’è da dire che pure Neymar, al PSG, ha proposto di recente la stessa esultanza: potere virale dello sport).

Spalletti analizza la prestazione di Kvaratskhelia

Al di là del gesto, il georgiano già infiamma la piazza napoletana, anche se il mister Spalletti nella conferenza stampa post partita ha analizzato con più lucidità la prestazione del nuovo acquisto: “Kvara ha sentito troppo la partita, può fare molto meglio di quello che ha fatto. Ha un po’ sofferto la marcatura a uomo dell’avversario, e uno come lui dovrebbe essere bravissimo a divincolarsi. Sentiva un po’ di tensione. Quando l’ho tolto hanno iniziato a tirargli un po’ i muscoli, e quella è la tensione della prima con la maglia del Napoli”.

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