Ogni volta che sembra abbia toccato il fondo, il Napoli riesce a precipitare ancora più in basso. Assomigliano alle ultime tappe di una Via Crucis sportiva queste partite di fine campionato degli azzurri. Le ultime con lo Scudetto cucito sulle maglie. L’ennesima figuraccia, contro il Bologna. Uno-due degli emiliani in avvio e match segnato dopo appena 12′. Squadra incapace di reagire e per giuntra sprecona (rigore fallito da Politano). L’Europa, anche quella minore, si allontana. Ed è bufera – un’altra, ormai non si contano più – su De Laurentiis e squadra, con Di Lorenzo e compagni respinti dagli ultras a fine gara.
- Napoli-Bologna, contestati De Laurentiis e calciatori
- Napoli in silenzio stampa: "Deciso da Calzona e calciatori"
- Il chiarimento di Spalletti: "Via da Napoli non per paura"
- Napoli in Conference League da nono? L'Uefa dice di no
Napoli-Bologna, contestati De Laurentiis e calciatori
Cori contro il presidente si sono levati a più riprese nel corso della partita coi rossoblu di Motta dagli spalti del Maradona. De Laurentiis contestato soprattutto dalla Curva A e invitato a fare quello che non ha fatto quest’anno: investire, intervenire sul mercato con raziocinio, correggere i difetti di una squadra che un anno fa sembrava imbattibile e un anno dopo si è letteralmente dissolta. E a proposito di squadra: la Curva B ha scelto i calciatori come bersagli. “Via da Napoli”, l’esortazione alla squadra. “Aurelio cacciali tutti”, l’invito al patron. Calciatori accusati – allo stadio e sui social – di scarso mordente. Irriportabili i cori durante la partita e pure molti messaggi “dedicati” dai tifosi a molti ex beniamini del Tricolore.
Napoli in silenzio stampa: “Deciso da Calzona e calciatori”
Quasi un dettaglio il fatto che a fine gara il Napoli sia rimasto in silenzio. Unico a parlare il responsabile della comunicazione Nicola Lombardo: “Il silenzio stampa lo hanno deciso l’allenatore, la squadra. De Laurentiis (apparso molto contrariato in tv durante la gara, ndr) ha preso atto della decisione. Non è stato un modo per non metterci la faccia, anzi ci scusiamo coi media per questo silenzio stampa, eventualità peraltro prevista dal contratto in essere. Ci dispiace soprattutto per i tifosi, noi ne abbiamo tantissimi in tutto il mondo e sappiamo la passione che ci mettono per seguire la squadra. Parleremo presto”.
Il chiarimento di Spalletti: “Via da Napoli non per paura”
Ha parlato invece Luciano Spalletti. E ha chiarito – per l’ennesima volta – le ragioni dell’addio post Scudetto durante il World Meeting on Human Fraternity al Salone d’Onore del Coni. “Noi a Napoli avevamo tutto per dare seguito a ciò che abbiamo vinto”, ha detto il Ct dell’Italia. “Bisognerebbe essere a conoscenza di tante cose. Io voglio bene a tutti, perdono tutti, ma non dimentico. Non dico perché sono venuto via, ma non per paura. Ho avuto i miei motivi. Vincere quella cosa lì a Napoli è particolare. Dopo averla vinta mi sono accorto che la cosa più importante è stata il percorso e quello che siamo riusciti a restituire alla città. Non ricordo le coppe, ma i visi pieni di gioia della gente li saprei dipingere. Noi abbiamo vinto non per merito mio, ma per merito di una città che ha una passione tremenda”.
Napoli in Conference League da nono? L’Uefa dice di no
Una città che con tutta probabilità nella prossima stagione rimarrà fuori dall’Europa dopo 14 stagioni. Si pensava che, in caso di successo della Fiorentina in Conference League, sarebbe bastato il nono posto per approdare nella Conference 2024-25. E invece dall’Uefa è arrivato un chiarimento. In caso di vittoria della Fiorentina e di ottavo posto dei viola in campionato, non ci sarà alcun posto in più in Europa per le italiane. Che rimarranno otto: cinque (o sei) in Champions, due (o tre) in Europa League. Il Napoli, insomma, può approdare in coppa solo arrivando ottavo. Al momento è a +1 sulla Fiorentina, che però ha due gare in meno. E alla prossima c’è Fiorentina-Napoli.