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Napoli-Roma, Daniel Fonseca choc: "Ho rischiato di morire, sono salvo per miracolo"

L'ex bomber ha raccontato un episodio della sua vita privata accadutogli in Uruguay, poi il commento sui due tecnici per il derby del Sud

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Dario Santoro

Dario Santoro

Giornalista

Scrive, commenta, racconta lo sport in tutte le sfaccettature. Tocca l'apice quando ha modo di concentrarsi sule interviste ai grandi protagonisti

Un doppio ex, per la sfida Napoli-Roma, sorprende tutti ai microfoni del Corriere dello Sport. Daniel Fonseca, esploso nel Cagliari di Ranieri che poi lo volle al Napoli e che ha giocato anche nella Roma, ha raccontato cosa gli è successo in Uruguay. Dalla morte scansata per miracolo, il racconto dei ricordi del suo periodo al Napoli e alla Roma, ai messaggi speciali per Conte e Ranieri in occasione della sfida di domani pomeriggio al Maradona.

Daniel Fonseca, il racconto della morte scampata

Daniel Fonseca, ex attaccante di Napoli e Roma, ha raccontato un drammatico episodio accaduto recentemente. “Quindici giorni fa ho rischiato di morire per una peritonite. Sono stato malissimo, ma è andata bene. Grazie a Dio ero in Uruguay, con i miei medici”.

L’ex bomber ha spiegato che tutto è iniziato con una giornata di dolori intensi: “Alle 5 del mattino mi comincia a fare male l’appendice, pareva che esplodesse, e alle 7 sono andato in ospedale. Dopo poco ero in sala operatoria, appena in tempo. Appendicite e peritonite. Un casino: un’ora e 40 di intervento, in genere dura una ventina di minuti. Sembra una stupidaggine, ma ho rischiato di morire. Sto recuperando a Montevideo, ora mi tocca un mese di riposo a casa. Che noia”.

Ranieri: un padre calcistico per Daniel Fonseca

Fonseca ha un legame speciale con Claudio Ranieri, che lo ha lanciato in Serie A: “È il mio padre calcistico: da lui ho imparato molto e con lui sono maturato molto. È stato fondamentale per me e i miei approcci con il calcio italiano. È stato anche molto paziente”.

L’uruguaiano ha poi ricordato i primi tempi al Cagliari: “I primi sei mesi sbagliavo tutto, non riuscivo a tirare neanche in porta… A Cagliari ci è andata bene”.

Il rapporto con Ranieri è proseguito anche durante il trasferimento al Napoli: “Ricordo che prima di firmare mi chiamava e mi diceva: ‘Sono tuo padre, non dimenticarlo, non mi tradire, non andare alla Juve o all’Inter’. Peccato non aver avuto continuità. Dopo due anni dovettero vendermi”.

Daniel Fonseca, le esperienze a Napoli e Roma

Fonseca ha espresso il suo affetto per entrambe le squadre: “Sono due squadre che ho amato molto. Forse le cose sono andate meglio con il Napoli, ma anche alla Roma è stata un’esperienza straordinaria”.

Al Napoli, dal 1992 al 1994, ha collezionato 50 partite e 17 gol, mentre alla Roma, dal 1994 al 1997, ha segnato 20 reti in 65 presenze.

Daniel Fonseca, un pensiero per Ranieri e Conte

Fonseca, tornando a parlare di Ranieri per il big match Napoli-Roma, ha aggiunto: “Claudio è sinonimo di certezza. Non lo sento da qualche anno, ma sono felice per lui: merita la Roma per la carriera e anche perché è romano e malato giallorosso. La sua caratteristica è dare certezze, equilibrio a tutti: squadra, ambiente e società. Lo chiamerò presto”.

Infine l’ex attaccante ha commentato anche il Napoli di Antonio Conte: “Antonio Conte è un killer, finché non vince non molla il colpo. Quando perde non ti dice neanche buongiorno. Può riportare lo Scudetto a Napoli”.

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