Nel nome di Diego Maradona, che domani avrebbe compiuto 62 anni e che è stato omaggiato con una festa speciale alla presenza di tanti suoi ex compagni e con la statua del Pibe portata a fare il giro di campo prima della gara, sotto il segno di Osimhen – che con una tripletta fa registrare 6 gol nelle ultime 4 gare giocate (non per intero) ed è capocannoniere del campionato – e con la collaborazione speciale di Kvaratskhelia che fa due assist e un gol. Il Napoli fa 13, schianta anche il Sassuolo per 4-0 e allunga la striscia di vittorie di fila tra Champions e campionato. E’ quasi illegale per quanto è bella la squadra di Spalletti. L’anno scorso al Maradona Napoli-Sassuolo finì 6-1 e la goleada poteva ripetersi pari pari numericamente anche stavolta. Con la differenza che quest’anno è diventata una dolce abitudine per i tifosi azzurri assistere alle goleade partenopee.
- Napoli-Sassuolo, i momenti chiave della gara
- Napoli-Sassuolo, l’analisi della partita
- Napoli-Sassuolo, le pagelle
- Napoli-Sassuolo, le conclusioni
Napoli-Sassuolo, i momenti chiave della gara
I pruriti di Laurentiè, il Kvara del Sassuolo, illudono gi ospiti in avvio ma se già dopo tre minuti Osimhen la butta dentro si capisce presto che questa sarà un’altra cavalcata gloriosa del Napoli. L’unico ostacolo si chiama sindrome da Narciso, visto che gli azzurri si beano nel loro paradisiaco palleggio senza chiudere subito la gara e lasciando a Pinamonti una palla gol al quarto d’ora. Ci pensa allora ancora Osimhen, sul secondo assist di Kvara, a mettere quasi in ghiaccio la partita dopo neanche 20′ ma quando al 38′ il georgiano fa il tris è la resa definitiva per la squadra di Dionisi, che alla vigilia aveva messo le mani avanti parlando del Napoli come di squadra “ingiocabile”. La ripresa è una vetrina per il Sassuolo, con un Frattesi particolarmente ispirato, che scalda più di una volta i guanti a Meret ma ad esultare è ancora Osimhen che festeggia con una tripletta da fenomeno. Quattro a zero e avanti un altro.
Napoli-Sassuolo, l’analisi della partita
Come si fa a fermare il Napoli di questi tempi? Hai voglia a studiare formule: la condizione fisica debordante, la fantasia dei suoi uomini chiave, la fame di un gruppo che gioca insieme da pochi mesi ma che già recita a memoria lo spartito sempre più avvincente scritto da Spalletti fanno degli azzurri una trottola spettacolare. Con sei giocatori diversi rispetto al 3-0 ai Rangers di mercoledì in Champions non muta una virgola nella manovra, che esalta le giocate di Kvara, il fiuto da animale d’area di Osimhen, la solidità del “muro coreano” Kim e via continuando. Spalletti non si limita a mostrare sempre gli stessi movimenti, approfittando della qualità eccezionale della sua rosa, inventa nuovi schemi, cambia, sposta, muove, ricambia, sostituisce. E l’impressione è che sia proprio lui il primo a divertirsi nel vedere i fuochi d’artificio del suo capolavoro. Sì, è qui la festa, in questo Maradona gonfio di orgoglio e gioia che balla al ritmo da rockstar di questo Napoli. Rispetto al recente passato questa squadra ha un marchio che lo distingue da tutto e da tutti e – cosa più importante – tutti vedendolo giocare hanno la sensazione che possa segnare in qualsiasi momento. E quando in squadra hai due irregolari geniali del gol come Osimhen e Kvara, gemelli diversi che fanno sognare la città, nessun traguardo è precluso.
Napoli-Sassuolo, le pagelle
Napoli-Sassuolo, le pagelle del Napoli
Meret 7 – Chiamato in causa in più di una circostanza ha chiuso sempre la porta con sicurezza sia nel primo che nel secondo tempo. Se il punteggio è stato così largo è anche merito suo.
Mario Rui 7 – Poteva anche segnare (di destro! ma Consigli e traversa glielo impediscono) ma tutto il resto lo fa senza sbagliare nulla. Compreso un assist strepitoso per Kvara. Da eterno contestato a nuovo idolo del Maradona.
Anguissa 7 – Con lui c’è sempre più equilibrio, è dovunque e detta i tempi del palleggio. (Ndombelè 6,5 -appena entrato si presenta con un collo esterno che esce di poco a lato)
Lobotka 7 – Come si fa a non invidiarne la serafica tranquillità? Esce vincente anche dalle situazioni più intricate. (Demme sv)
Lozano 6 – Non riesce a partecipare alla festa come vorrebbe ma si rende comunque utile. Sfiora anche lui il 5-0 nel festival delle occasioni da rete.
Osimhen 8,5 – Sei gol nelle ultime 4 gare da quando è rientrato dall’infortunio, una furia che si avventa su ogni pallone, un ciclone irrefrenabile. Non si accontenta mai.
Kvaratskhelia 8– Spalletti gli sta chiedendo da tempo di essere meno egoista: missione compiuta, due assist decisivi prima di fare da solo per il terzo gol: l’ennesima partita super (6 gol e 5 assist in campionato finora). Merita la standing ovation dello stadio quando fa posto a Raspadori (6, contro la sua ex squadra sfiora un gran gol su punizione)
All. Spalletti 8 – Ha costruito una macchina perfetta e si diverte a migliorarla ogni volta.
Napoli-Sassuolo, la pagella dell’arbitro
Arbitro Rapuano 6: Non si nota quasi ed è un pregio ma con una gara così squilibrata non ha un gran da fare. Lascia giocare molto (facendo arrabbiare Dionisi). Estrae il primo giallo al 75′ per Maxime Lopez e subito dopo per Laurentiè che rimedia anche una seconda ammonizione e lascia i suoi in 10 nel finale. Aveva già diretto il 6-1 del Napoli al Sassuolo della scorsa stagione (con gli emiliani anche altre 3 sconfitte e 1 vittoria).
Napoli-Sassuolo, le conclusioni
Dopo le 13 vittorie di fila tra campionato e Champions ora il Napoli è atteso martedì dallo scontro in Europa ad Anfield Road contro il Liverpool. In palio il primo posto del girone (può anche perdere 3-0 e resta primo), poi sabato alle 18 c’è la delicatissima trasferta con l’Atalanta. Il Sassuolo andrà invece ad Empoli.