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Napoli, Spalletti: "Fatico a sopportare la squalifica"

Così il tecnico dei partenopei alla vigilia della sfida con l'Atalanta.

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Napoli, Spalletti: "Fatico a sopportare la squalifica" Fonte: Getty Images

Un primo posto da difendere dall’assalto delle milanesi e dell’Atalanta. Proprio contro la Dea, il Napoli è chiamato a dimenticare il pari beffa rimediato col Sassuolo e riprendere a correre sulla scia del poker rifilato alla Lazio.

Luciano Spalletti, che non siederà in panchina per i 2 turni di squalifica ricevuti dopo il rosso del ‘Mapei Stadium’, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del big match di sabato sera al ‘Maradona’.

“I tanti infortuni? Si sceglie con quelli che ci sono, restando uniti a protezione della squadra che nelle difficoltà ha già dimostrato quanto ha a cuore questa maglia. Lo si vede ogni giorno in tutti gli allenamenti. E non c’è occasione migliore per vedere se ci si lascia spaventare o si vogliono trovare nuove energie”.

“E’ fondamentale avere in testa che noi siamo il mezzo per raggiungere la nostra felicità e di chi ci sta vicino e ci vuole bene. Perciò quando tocca a noi è il momento di far vedere di avere questo potere”.

“Si passa da un eccesso all’altro: si dice che è quasi impossibile e poi veniamo accostati allo Scudetto. Noi siamo partiti con obiettivi ben chiari, poi strada facendo vedremo che tipo di viaggio riusciremo a portare avanti”.

“L’Atalanta è scomoda perchè è costruita bene: noi diciamo di avere una rosa forte ma qualcuno non dice di averla, sulle coppie nei ruoli ce ne sono migliori delle nostre. Noi siamo completi, ma altre sono più a posto di noi. Sanno dove andare, ma abbiamo caratteristiche per poterle creare problemi, senza farci portare a spasso per il campo da loro”.

“Fatico a sopportare la squalifica, perchè vengo cancellato dal mio mondo che è ciò per cui vivo: allenare e stare con la squadra. Ma quando spendo tempo nelle riunioni per dire che comportamento avere in campo nelle partite, ciò che ho fatto io è quello che non va fatto e quindi dovrò pagare la multa alla squadra. Bisogna sapersi trattenere quando ritieni ingiusto qualcosa, così come fanno gli arbitri”.

“Gli infortuni, con tempi così stretti, sono un viaggio verso l’ignoto. Siamo sotto tempesta, perchè ci si è messo anche il Covid e ci tocca inserire calciatori che fino a 3 giorni prima avevano il virus”.

“Siamo in grado di poter schierare 16 calciatori, ci mancano capitano e comandante, ma abbiamo molti altri ‘alti ufficiali’ in squadra. Dovremo direzionare la gara sulle nostre qualità e non su quelle dell’Atalanta”.

“E’ importante che nello stadio ci siano le cose che ci divertano e ci diano sostegno: i calciatori avvertono questa necessità, ne ho parlato con la società. Anche da fuori è importante far vedere il nostro stadio pieno”.

“Juan Jesus ha tutte le caratteristiche per fare ciò che gli viene chiesto. Mertens? Domani sarà il capitano, sarà colui che ci dovrà indicare la strada”.

“Di Gasperini mi piace tutto: è stato uno dei primi a cambiar strada rispetto a quella che facevano tutti come gioco e squadra, poi basta vedere dove ha portato l’Atalanta negli ultimi anni”.

“I miei calciatori non devono farsi ribaltare da nessuno ciò che hanno fatto finora, sapendo bene di aver fatto un buon calcio, tanti risultati e che abbiamo una discreta classifica. Qualcuno vuol metterci in una posizione differente…”.

“Atalanta da Scudetto? Può ambirci, così come quelle del ‘condominio’ all’inizio. Non mi frega di chi sia il favorito domani, mi interessa solo che la mia squadra provi a vincere la partita”.

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