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Napoli, Spalletti: "Giocare dopo il Milan è stimolo, non pressione"

L'allenatore azzurro alla vigilia del match contro il Bologna: "Gli arbitri? A inizio stagione ho detto che "Lamentarsi è da sfigati"".

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Il Napoli prova a rispondere al Milan, che con la vittoria contro il Torino ha conquistato la vetta momentanea della classifica di Serie A. Reduce dal pari contro la Roma, la formazione di Luciano Spalletti affronta il Bologna al “Diego Armando Maradona” per il posticipo della decima giornata di campionato. L’allenatore azzurro, alla vigilia, ha presentato la sfida dei suoi contro i ragazzi di Sinisa Mihajlovic.

“Insigne sta bene, non ha dato sintomi di nessun genere sin da quando ci siamo ritrovati. E’ disponibile. Bisogna cercare di vincere la partita perché si vuole dare continuità e un senso al nostro campionato e per farlo bisogna fare prestazioni e vincere le partite. Non sarà facile perché davanti troviamo una squadra con il ghigno, perché il suo allenatore è fatto così. Perché una squadra in cui ha messo mano Walter Sabatini diventa una squadra con un senso. E poi basta vedere l’ultima partita: un’altra squadra sotto di due goal e in inferiorità numerica avrebbe mollato, invece loro l’hanno riacciuffata e persa per un colpo di genio dell’avversario”.

Osimhen? Quando ci sono tempi così ristretti di solito andando ad approfondire con il lavoro si rischia di essere troppo pesanti. Quando c’è una settimana a disposizione si rimane dopo l’allenamento con lui e altri giocatori, migliorando”.

“Il Milan ha già giocato: se è uno stimolo in più? Sì, è uno stimolo in più, non una pressione superiore. Altrimenti a questo punto della stagione se stiamo facendo bene o male ce lo devono dire le prestazioni, non i risultati degli avversari. Se gli altri hanno vinto o perso non deve interessarci: dobbiamo stare attenti a noi stessi”.

L’espulsione di domenica? Io ho un buon rapporto con molti arbitri. Non so se ci sia bisogno di ulteriore confronto. A inizio stagione ho detto che “lamentarsi è da sfigati”. Deve essere così anche per le decisioni degli arbitri e per quelle che possono sembrarci sfavorevoli. Ogni evento va trasformato in uno stimolo. Con Massa non sono stato né ironico né irrispettoso. Se il modo di esprimermi è stato frainteso dovrò essere più attento nella maniera in cui dico le cose”.

“La possibilità di una chiamata VAR per gli allenatori? Sembra interessante, ma le società poi dovrebbero avere un professionista, un ex arbitro o un assistente, che proviene da quel mondo”.

Turnover? Vanno valutate le tre gare settimanali: da domenica a giovedì puoi usare gli stessi, ma da giovedì a domenica il discorso cambia. Voglio far giocare molti degli attaccanti che ho perché è attraverso loro che si vincono le partite. Per un difensore è difficile giocare contro un giocatore fresco”.

“La mancata partecipazione alla Maradona Cup? So che il presidente sta preparando delle cose, ma sarebbe un sovrapporre le cose. Ci avrebbe soffocato ancora di più ed è giusto non partecipare, ma altrettanto corretto partecipare a qualsiasi evento per Diego Armando Maradona”.

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