L’annuncio del ritorno in Italia di José Mourinho, nuovo allenatore della Roma, ha fatto il giro del mondo nella giornata di martedì 4 maggio.
Il colpaccio della famiglia Friedkin, decisa evidentemente a riportare in alto i colori giallorossi al termine del deludente biennio targato Paulo Fonseca, ha riportato la Roma sulle prime pagine dei quotidiani non solo sportivi, ma da adesso in avanti in società si penserà solo a come allestire una rosa all’altezza delle aspettative dello Special One e delle garanzie che l’ex tecnico dell’Inter ha chiesto durante l’incontro con i Friedkin, avvenuto a Londra prima della semifinale di andata di Europa League contro il Manchester United.
Concludere quindi dignitosamente l’attuale stagione e poi pensare il mercato sono le urgenze in casa giallorossa, affidate al direttore generale Tiago Pinto.
Prima ancora del mercato-giocatori, però, che potrebbe vedere diversi fedelissimi di Mourinho, dagli esperti Nemanja Matic e Juan Mata del Manchester United all’attaccante brasiliano del Tottenham Carlos Vinicius, gestito da Jorge Mendes, sarà fondamentale definire lo staff tecnico del quale si avvarrà Mourinho.
In tal senso sembra certo che a collaborare con l’ex allenatore dell’Inter ci sarà almeno un grande ex della storia recente della Roma, da scegliere tra i giocatori scudettati della stagione 2000-2001.
La suggestione porta ovviamente a fare il nome di Francesco Totti, che sembra però aver scelto per il proprio futuro post-carriera un percorso dirigenziale e non tecnico e che non ha peraltro neppure il patentino da allenatore.
Non così per Daniele De Rossi, fresco di ingresso nello staff del ct della Nazionale Roberto Mancini, ma al momento il favorito per il delicato ruolo di vice di Mourinho, come riporta ‘La Gazzetta dello Sport’, sarebbe un suo ex fedelissimo dell’era del Triplete interista, ovvero Walter Samuel.
L’ex difensore argentino ha intrapreso la carriera di allenatore proprio nell’Inter nel 2016, per poi guidare il Lugano. Attualmente fa parte dello staff del ct dell’Argentina Lionel Scaloni, ma potrebbe ovviamente liberarsi per tornare a collaborare con l’allenatore portoghese e tornare a lavorare per la Roma, la squadra che lo portò in Europa nel 2000 e dove ha militato per quattro stagioni prima di approdare al Real Madrid.
Certe invece le presenze nello staff di Mou del preparatore atletico Carlos Lalin e del match analyst Giovanni Cerra, romano e romanista doc.