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Nations League: le stelle e come giocano Francia, Belgio e Israele, avversarie dell’Italia

Deschamps può contare su una quantità di talento unica in Europa, dietro Openda e Doku le nuove stelle dei Diavoli Rossi, ma attenzione anche alla Nazionale di Tel Aviv  

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Un girone duro, anzi durissimo, quello che attende in Nations League 2024 l’Italia, che affronterà Francia, Belgio e Israele: scopriamo quali sono le stelle e come giocano le avversarie della Nazionale di Spalletti.

Francia: non solo Mbappé, quanta qualità per Deschamps

Della Francia si sa tutto: nessun c.t. in Europa può attingere da un bacino di talento tanto grande quanto quello a disposizione di Didier Deschamps e prevedere oggi le sue mosse o i giocatori su cui punterà è complicato. L’intoccabile è sempre lui, Kylian Mbappé, l’uomo che un anno fa, a soli 24 anni, ha sfiorato il suo secondo titolo di campione del mondo. La stella del Psg guida un attacco stellare, dietro di lui ci sono talenti come Griezmann, Kolo Muani, Dembelé, l’interista Thuram e ancora il milanista Giroud, che a 37 anni risulta ancora imprescindibile per Deschamps. Le qualificazioni europe della Francia raccontano di 7 vittorie e un pareggio, nell’ultima gara con la Grecia (2-2): 29 gol segnati – un dato drogato dal 14-0 rifilato a Gibilterra – e appena 3 gol subiti. L’unica sconfitta stagionale è arrivata in amichevole: 2-1 in casa della Germania. Per l’Italia sarà dura.

Il nuovo Belgio: dietro Lukaku ci sono Openda e Doku

Se la Francia appare ingiocabile, il Belgio fa sicuramente paura. La sua epoca d’oro si è conclusa con l’addio di giocatori simbolo come Dries Mertens, ma la ricostruzione avviata dal c.t. Domenico Tedesco sta procedendo piuttosto bene: il Belgio ha chiuso imbattuto le qualificazioni all’Europeo con 6 vittorie e 2 pareggi, pur non potendo contare in autunno su Kevin De Bruyne, tra i reduci del della generazione d’oro insieme a Romelu Lukaku, ancora oggi il punto di riferimento in attacco. Altri talenti, però, si sono affacciati all’orizzonte: il velocissimo attaccante del Lipsia Luis Openda e soprattutto Jeremy Doku, tra i migliori dribblatori d’Europa, che si sta trasformando in un attaccante d’élite sotto la guida di Pep Guardiola al Manchester City. Dietro, però, si intravede qualche crepa, con le redini della difesa affidate ancora al vecchio Vertonghen.

Israele in ascesa: pronto il lancio del 18enne Gloukh

Guai a sottovalutare Israele, nazionale in ascesa che nonostante le difficoltà legate alla situazione politica in Medio Oriente e all’attacco di Hamas del 7 ottobre – il campionato è stato sospeso, le partite delle coppe europee si sono giocate all’estero – è riuscita a raggiungere i playoff di qualificazione per l’Europeo, in cui affronterà l’Islanda. Il c.t. Alon Hazan ha messo su una squadra solida, che ha raccolto 4 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte nel suo girone. Il modulo varia tra 4-3-3 e 4-2-3-1, Israele non bada molto allo spettacolo ma parecchio alla sostanza: è squadra che attende, ma che sa ripartire ed è pericolosa sui calci piazzati. Ha segnato 11 gol, 10 quelli incassati. Show Weissman, appena acquistato dalla Salernitana, è un riferimento importante in attacco insieme al 36enne Eran Zahavi, ma è probabile che nelle prossime gare Hazan dia maggiore spazio al talento di Osca Gloukh, 19enne trequartista che ha firmato 2 gol e 1 assist in 6 apparizioni in Champions League col Salisburgo.

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