Non si placano le polemiche sull’esclusione di Novak Djokovic dagli Australian Open di tennis. Anche se sarebbe il caso di usare il condizionale visto che la situazione è in continua evoluzione dopo l’Australia ha deciso di ritardare l’espulsione del numero uno del tennis mondiale per ridiscutere il suo caso, anche a fronte delle vibranti proteste da parte del governo serbo. Intanto il dibattito social e non solo su Nole è aperto e c’è chi contrappone al linciaggio mediatico di questi giorni il bene che il tennista ha fatto in passato, proprio in pandemia e proprio all’Italia.
Djokovic, aggiornamenti: l’Australia ritarda espulsione
In continua evoluzione la vicenda di Novak Djokovic. Il tennista serbo numero uno al mondo che aveva ottenuto l’esenzione per non fare il vaccino e poter quindi entrare comunque in Australia e giocare il primo Slam dell’anno, ieri si è visto, dopo una lunga attesa in aeroporto a Melbourne, negare il visto d’ingresso nella terra dei canguri.
Ma non è finita qui. Djokovic ha presentato ricorso contro la negazione del visto d’ingresso per violazione delle regole australiane contro la diffusione del Covid. La decisione sul tennista serbo, rivela un avvocato dello stato australiano, Christopher Tran, viene rimandata a dopo l’udienza finale sul caso, fissata per lunedì prossimo. Fino ad allora dunque il campione serbo rimarrà dunque a Melbourne.
Le proteste del governo serbo contro l’Australia
La questione è diventata in poco tempo politica. “È assurdo e vergognoso! Sono scioccato per il trattamento riservato a Novak, e non posso credere che qualcuno possa trattare il tal modo il miglior tennista del mondo. La Serbia è con te”, le parole del ministro dello sport Vanja Udovicic.
Sul web è “Novax Djokovid” ma spunta quella donazione per Bergamo
E non si placa ovviamente nemmeno l’ondata mediatica del caso Djokovic. Specie sui social gli hashtag legati al giocatore sono in costante trend topic con i più ironici che si sono scatenati tra tweet e meme sul campione serbo che sul web e non solo è diventato “Novax Djokovid” o ancora “Non Djoko più”. Anche la lunga attesa di Nole bloccato in aeroporto a Melbourne è diventata un meme con tanto di locandina che raffigura il tennista nei panni di Tom Hanks nel film The Terminal che raccontava proprio la storia vera di un uomo fermo in aeroporto senza visto d’ingresso.
Ma la discussione sull’integrità di Djokovic resta aperta quando qualcuno, come ad esempio l’opinionista Hoara Borselli ricorda un gesto di Nole in passato: “Quando #Djokovic donava 1milione di euro agli ospedali di Bergamo era un grande, oggi perché esentato dal vaccino diventa il furbetto truffatore. Ma un po’ di vergogna no?”. Infatti prima di finire nell’elenco dei no vax più famosi, di Djokovic si era parlato per la sua generosità verso gli ospedali, giunta fino a Treviglio, dove il campione ha inviato un milione di euro ad aprile 2020. Ma in molti hanno protestato: “Non ha mica comprato l’indulgenza…ha fatto una donazione”.