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Nuoto, Tania Cagnotto studia per diventare mental coach: "Voglio aiutare gli atleti del futuro"

Tania Cagnotto pensa alla sua seconda vita nello sport: ha cominciato a frequentare un master da mental coach ed è pronta a mettersi a disposizione della federazione

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

La seconda vita di Tania Cagnotto ha un orizzonte già delineato. Perché mettere al servizio tutta l’esperienza accumulata in anni di carriera internazionale ad alto livello è forse la cosa che più la farebbe sentire realizzata. Ed è per questo che la tuffatrice bolzanina ha cominciato a seguire un corso per diventare mental coach.

Lo ha detto a margine della presentazione di un evento benefico organizzato da Care to Action, un’associazione che sostiene l’empowerment delle donne indiane e che con la cena La luce delle donne, in programma giovedì 9 novembre, ha voluto portare a tavola due campionesse del calibro di Tania e di Flavia Pennetta, da sempre impegnate nella lotta per i diritti delle donne. Una serata nella quale le due ex atlete metteranno a disposizione alcuni cimeli della loro carriera, che andranno a far parte della collezione esclusiva di EXPlus piattaforma Web3 di NFT sportivi.

Un master per diventare mental coach

Il ruolo da mamma ormai le ha completamente affollato l’agenda quotidiana, tanto che proprio l’annuncio della gravidanza avvenuto in concomitanza con lo slittamento di un anno dei giochi olimpici di Tokyo 2020 la convinse a dire basta con l’attività agonistica.

Ma adesso che le bimbe di casa cominciano ad essere un po’ più grandicelle, Tania ha capito che è giunta l’ora di tornare a ricoprire un ruolo all’interno del mondo che tanto le ha dato, e che le ha permesso di diventare un’atleta apprezzata a ammirata da tantissimi appassionati, e non soltanto di tuffi o nuoto in particolare.

Per questo la figlia del grande Giorgio ha deciso di iscriversi a un master per diventare mental coach, che in parte è anche una sorta di riscatto personale pensando al cruccio di non essere mai riuscita a completare gli studi universitari, poiché l’impegno non avrebbe potuto coesistere con il suo status di atleta professionista.

E accanto a questa nuova direzione, Tania ha allacciato anche rapporti con la federazione per sostenere alcuni incontri con atleti più giovani, in modo da poter raccontare le proprie esperienze e aiutarli nel cercare la loro strada nel mondo dello sport.

L’importanza di saper gestire la pressione

La gestione della vita degli sportivi è un argomento che sta particolarmente a cuore alla Cagnotto, tanto da già oggi ha fatto capire di essere pienamente consapevole del ruolo di ambasciatrice del nuoto e in generale dello sport che ricopre.

“Ho scelto di cominciare questa nuova avventura per diventare mental coach perché, avendo fatto molto sport a livello agonistico, so quanto sia importante la parte mentale nell’approccio al lavoro quotidiano e alle gare. Credo che oggi questa figura, in passato spesso sottovalutata, meriti di essere portata all’attenzione di tutti gli sportivi, anche di coloro che sono all’inizio della loro carriera, perché rappresenta un valido aiuto per aiutare ogni atleta a migliorarsi e a saper gestire anche la pressione.

È un ruolo che credo possa essere tagliato su misura per la mia storia e il mio senso di appartenenza, e sarei ben contenta di poter aiutare tanti ragazzi e ragazze a vivere meglio il loro rapporto con lo sport, che poi significa anche stare meglio con se stessi”.

La carriera di Tania: la tuffatrice europea con più podi

Dopo il ritiro dalle competizioni, avvenuto tre anni fa nell’estate post Covid, Tania s’è un po’ defilata dai riflettori, ma ha continuato a lavorare per trovare una nuova dimensione da sportiva, oltre che da donna. In casa le cose da fare non mancano, ma ora sente di poter dare qualcosa di più anche all’esterno.

Non ha escluso anche un ritorno in piscina in pianta stabile, magari con un ruolo da allenatrice, lasciando aperta più di una porta, essendo peraltro costantemente in contatto con la federazione.

In carriera la Cagnotto ha vinto una medaglia d’oro e altre 9 medaglie (tre d’argento e 6 di bronzo) ai mondiali, anche se l’argento in sincro con Francesca Dallapè e il bronzo olimpico nel trampolino 3 metri conquistati a Rio 2016 rimangono probabilmente i metalli più preziosi presenti all’interno della vetrina di casa. Tania è anche la tuffatrice europea con più podi conquistati nella storia, con 41 medaglie raccolte tra olimpiadi, mondiali ed europei.

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