Si è messa al collo la medaglia d’oro più ambita, Lara Gut-Behrami che formalmente vanta una doppia cittadinanza ma di fatto dona alla Svizzera un primato esemplare, e ha realizzato quel sogno a cinque cerchi che segna la carriera di qualunque atleta intraprenda questa via. Oggi, 22 marzo 2024, ha vinto la seconda Coppa del Mondo assoluta e l’ennesima dimostrazione di forza, potenza e carattere.
A Pechino 2022, si era confermata già la migliore dopo essersi laureata campionessa del mondo della disciplina, un concetto che a distanza di anni amplifica la sua supremazia. Gut ha conquistato la medaglia d’oro nel SuperG femminile, davanti all’austriaca Mirjam Puchner e all’altra elvetica Michelle Gisin.
- Mondiali di Cortina: Lara Gut inarrivabile
- Gli infortuni
- Lara Gut: la carriera della sciatrice
- Lara Gut e l'amore con Valon Behrami
- Lara Gut Behrami e l'oro olimpico di Pechino 2022
Mondiali di Cortina: Lara Gut inarrivabile
Lara Gut è la migliore elvetica in attività e continua a ribadire un dominio che quanti l’hanno ammirata fin dalla prima, significativa vittoria in carriera hanno percepito. Lara è una stella dello sci, ma era chiaro che non si sarebbe eclissata nel breve periodo fin da traguardo tagliato con uno sci solo e il successivo volo sulla linea dell’arrivo della discesa di St. Moritz, nel lontanissimo 2 febbraio 2008.
A distanza da quel primo podio in carriera, quasi vent’anni a rifletterci, questa magnifica e ostinata campionessa è esattamente dove intendeva rimanere.
Lara Gut-Behrami
In testa alla classifica. Ed è considerata la migliore, la più completa e la più potente con due Coppe del Mondo assieme a 5 di specialità, 4 in superG (numero provvisorio). Nonostante se la veda con protagoniste del livello di Federica Brignone e Sofia Goggia per citare solo le azzurre. A Cortina, prima della celebrazione olimpica, aveva dimostrato quanto fosse ampio il divario rispetto alle avversarie:
“Vincere un oro – ammise la svizzera – è sempre stato un sogno, addirittura un’ossessione. Ci sono andata tante volte vicina, sembrava stregato. Ma quando ho cominciato a rendermi conto che la mia vita in fin dei conti non sarebbe cambiata con una medaglia d’oro, ho svoltato. E adesso me la godo”.
Gli infortuni
Successi e infortuni, anche per lei. Dopo lo stop che le aveva impedito la partecipazione a Vancouver 2010, Gut ha affrontato un altro infortunio grave al Mondiale 2017 di St. Moritz: stava disputando la combinata, ma nel riscaldamento prima della manche di slalom ecco una brutta caduta e la diagnosi più infausta. Strappo al legamento crociato del ginocchio sinistro e lesione di un menisco.
Il recupero è stato lento e anche appesantito da risultati molto al di sotto delle aspettative, che però non l’hanno allontanata dall’agonismo. Anzi. Quando il peggio sembrava alle spalle, ecco un nuovo stop nel dicembre 2021: dopo aver battuto Sofia Goggia in superG, il giorno dopo Lara ha fatto un volo pauroso nella gara-bis. Fortunatamente è uscita con qualche colpo, ma integra. Superato anche il Covid-19, si è rimessa in pista per le Olimpiadi di Pechino 2022 e lì ha dettato legge.
Lara Gut: la carriera della sciatrice
Doppia cittadinanza, svizzera e italiana, la campionessa elvetica ha incominciato a inanellare risultati importanti sul finire degli anni Duemila quando parve inevitabile la sua ascesa e le sue qualità si mostrano in tutta la loro potenzialità. Cresciuta in una famiglia di sportivi (papà atleta, mamma insegnante di fitness e fratello a sua volta sciatore), mostra fin da bambina le sue qualità sugli sci.
Dopo i Mondiali juniores, Lara da protagonista ha iniziato a ottenere ottimi risultati anche da professionista e tra Mondiali e Olimpiadi fa un bel bottino di medaglie: 6 ai Mondiali, un bronzo e a Pechino un oro alle Olimpiadi.
Estremamente attenta alla dieta e alla preparazione fisica, la sua forza di volontà l’ha supportata dopo l’infortunio subito al ginocchio. Un capitolo che, per chi scia, non è affatto da affrontare senza una certa apprensione. Certo, c’è chi come Goggia chi ha abituati a riprese lampo, ma non sempre è così.
Lara Gut e l’amore con Valon Behrami
L’incontro che le cambia la vita è con Valon Behrami, calciatore svizzero di origine kosovara, figura ben nota ai tifosi italiani che lo hanno visto indossare tra le altre le maglie dei Napoli e del Genoa. Il loro rapporto le ha dato serenità ed equilibrio, come ha tenuto a spiegare lei stessa, quando i momenti più cupi l’avevano scoraggiata e spinta verso uno stato di confusione legata ai risultati.
Dal 2018-2019 ha aggiunto al suo cognome quello del marito, che non manca mai di ringraziare. E che ha sposato dopo appena 4 mesi di fidanzamento in una fase molto critica della sua carriera quando mancavano i successi che sempre avevano accompagnato la sua carriera da sciatrice.
“Con l’amore della mia vita, ho capito l’importanza di essere in due”.
Lara Gut Behrami e l’oro olimpico di Pechino 2022
A Sochi, Lara Gut ha conquistato una medaglia di bronzo. A Pechino, si è aggiudicata un oro nel SuperG che ha messo in riga le avversarie. E appagato quel desiderio di rivalsa, che l’ha sostenuta nei momenti meno semplici del suo percorso. A Saalbach, si è laureata di nuovo conquistando la Coppa del Mondo 2024 in una stagione molto intensa per le nostre azzurre, ma per lei ancora una volta ricca di primati e soddisfazioni che inducono a osservare il suo talento, a studiarlo come se fosse unico, inimitabile.
Intanto è già pronto un piano B, quando sarà stanca di gareggiare: nel 2012 ha già preso parte in qualità di attrice in una pellicola e presto potrebbe mettere a frutto le sue attitudini e l’interesse per il cinema e i social.