Ci saranno Uzbekistan, Repubblica Dominicana, Guinea, Iraq e Nuova Zelanda nel torneo di calcio olimpico al via oggi ma l’Italia no, non è invitata al gran ballo di Parigi dove le stelle degli sport di tutto il mondo accenderanno la Ville Lumiere. Saremo in buona compagnia, visto che mancheranno anche nazionali nobili come Brasile, Inghilterra e Germania ma è una magra consolazione.
- Dieci giocatori di A ai Giochi di Parigi
- Perchè l'Italia è assente
- Calcio e Olimpiadi, una lunga storia di flop
- I pochi sorrisi del calcio alle Olimpiadi
- Il quarto posto con Bearzot
- L'ultima gioia del calcio ai Giochi
Dieci giocatori di A ai Giochi di Parigi
La serie A sarà rappresentata da 10 giocatori, il francese Henry Camara (Atalanta), gli americani Gianluca Busio e Tanner Tessmann (Venezia), l’argentino Lucas Beltran (Fiorentina), il marocchino Ossama El Azzouzi (Bologna), gli spagnoli Adrian Bernabé (Parma) e Juan Miranda (Bologna), l’uzbeko Eldor Shomurodov (Roma), il giovane maliano Coli Saco (Napoli) e il paraguayano Diego Gonzalez (Lazio) anche se Camara, Gonzalez e Coli Saco (Napoli) non hanno ancora esordito in prima squadra con i rispettivi club. E’ tutt’altro che una novità l’assenza dell’Italia alle Olimpiadi visto che si tratta della quarta volta consecutiva, peggio che ai Mondiali. L’ultima apparizione risale ormai a Pechino 2008, mentre l’ultima medaglia (di bronzo) è di Atene 2004. L’Italia ha giocato 15 Olimpiadi a partire dal 1912, quando il numero complessivo di squadre partecipanti salì a 11, vincendo un oro (1936) e due bronzi (1932 e, appunto, 2004.
Perchè l’Italia è assente
Gli azzurri non sono a Parigi per colpa della prematura eliminazione subita dall’Italia Under 21 nell’ultima edizione degli Europei di categoria. L’accesso alle Olimpiadi era infatti garantito alle tre migliori nazionali del torneo, oltre che alla Francia padrona di casa. Anche quella femminile è rimasta a casa dopo aver fallito l’accesso sia per la brutta prestazione al Mondiale 2023, che per l’eliminazione nella successiva Nations League, che garantiva altri due posti.
Calcio e Olimpiadi, una lunga storia di flop
Calcio e Olimpiadi però non sono mai andati troppo d’accordo e questo a prescindere dall’Italia. Nel Villaggio Olimpico i calciatori vengono visti come alieni e a volte anche, con un pizzico d’invidia, come “nemici”. Non di rado si sente dire dagli altri atleti: “Noi non siamo come i calciatori, ci alleniamo 10 ore al giorno”. Vengono considerati intrusi i divi del pallone (e spesso anche i tennisti) nel regno degli sport poveri e puri. Dal canto suo l’Italia poco ha fatto nella sua storia per eccellere ai Giochi e sì che ha avuto ct campioni del mondo Pozzo nell’anteguerra e Enzo Bearzot (1984), monumenti come Dino Zoff (1986-1988), allenatori emergenti che proprio ai Giochi si sono bruciati Francesco Rocca (1988), futuri ct azzurri come Cesare Maldini (1992-1996), e ct vincenti con l’Under 21 come Marco Tardelli (2000), Claudio Gentile (2004, l’unico a riportare un bronzo) e Pierluigi Casiraghi (2008)
I pochi sorrisi del calcio alle Olimpiadi
Il primo successo internazionale degli Azzurri risale all’estate del 1928, quando ai Giochi Olimpici di Amsterdam gli Azzurri conquistano la medaglia di bronzo, battuti in semifinale 3-2 dall’Uruguay e vincendo la finale per il terzo postocon l’11- 3 all’Egitto. La medaglia d’oro conquistata dall’Italia ai Giochi Olimpici di Berlino del 1936 è il secondo capolavoro di Vittorio Pozzo grazie alla finale con l’Austria vinta ai supplementari. Da allora in poi solo o quasi flop. A Roma nel ’60 gli Azzurri restano ai piedi del podio, mentre l’oro va alla Jugoslavia.
Il quarto posto con Bearzot
Nell’84 a Los Angeles l’Italia, in seguito al boicottaggio di Cecoslovacchia, Germania Est, Romania e U.R.S.S. regolarmente qualificate, viene ripescata nel girone di qualificazione. Pur perdendo col Costarica la squadra allenata da Bearzot, che aveva in rosa fior di campioni come Nela, Tricella, Vierchowod, Bagni, Baresi, Vignola, Zenga, Fanna, Massaro e Serena, si qualifica come prima ma perde 2-1 in semifinale col Brasile e 2-1 nella finalina con la Jugoslavia. Ancora peggio nell’88 quando con Rocca ct e giocatori come Tacconi, Carnevale, Ferrara, Tassotti, Crippa, Virdis, Rizzitelli, Mauro e Pagliuca rimediammo un clamoroso 0-4 con lo Zambia. Qualificatisi egualmente gli azzurri persero la semifinale, contro l’Unione Sovietica per 3-2 e la finale per il terzo posto con la Germania Ovest che prevalse per 3-0
Nel ’92 a Barcellona, con Maldini ct e in rosa gente del calibro di Dino Baggio, Albertini, Peruzzi, Corini, Buso e Muzzi l’Italia perse ai quarti con la Spagna. Peggio ancora nel ’96 quando l’Italia fu eliminata nel girone già dopo le prime sconfitte con Messico e Ghana, e a nulla servì la vittoria, nell’ultima partita del girone, contro la Corea del Sud pur avendo in squadra campioni come Pagliuca, Panucci, Nesta, Cannavaro, Crippa, Delvecchio e Buffon. Nel 2000 con Tardelli ct e tre futuri campioni del mondo in campo come Gattuso, Pirlo e Zambrotta più Ambrosini ed altri, l’avventura terminò ai quarti, ancora una volta contro la Spagna,
L’ultima gioia del calcio ai Giochi
Nel 2004 l’Italia rialza la testa. Con Gentile ct e in campo i vari Chiellini, De Rossi, Gilardino e Pirlo gli azzurri battono nella finale per il terzo e quarto posto l’Iraq con un gol di Gilardino. L’ultima partecipazione azzurra ai Giochi, prima del black-out, arriva a Pechino 2008 con l’Italia che cade contro il Belgio per 3-2 ai quarti di finale, con due rigori realizzati da Giuseppe Rossi che vincerà il titolo di capocannoniere. Il ct era Casiraghi e in rosa c’erano tra gli altri Nocerino, Criscito, Montolivo, Marchisio, Giovinco e Candreva.