Le Olimpiadi di Aziz Abbes Mouhiidine, uno dei principali favoriti alla medaglia d’oro nella boxe, terminano agli ottavi di finale per mano di Lazizbek Mullojonov, o meglio, dei giudici che hanno assegnato all’uzbeko un’immeritata vittoria che fa gridare allo scandalo e che ha comportato il duro ma sacrosanto attacco del Presidente della FPI (Federazione Pugilistica Italiana) Flavio D’Ambrosi al CIO in un comunicato ufficiale.
- La scandalosa eliminazione di Aziz Abbes Mouhiidine
- La reazione del vincitore Mullojonov
- Il comunicato del Presidente della FPI D’Ambrosi
La scandalosa eliminazione di Aziz Abbes Mouhiidine
Da grande favorito a vittima di uno scandalo mondiale (purtroppo non l’unico subito oggi dall’Italia), Aziz Abbes Mouhiidine è stato eliminato agli ottavi di finale da Lazizbek Mullojonov con il verdetto di 4-1 in favore dell’uzbeko. Un verdetto che col campo ha poco a che fare, visto che l’unica ripresa in cui Mullojonov ha effettivamente meritato di vincere è stata la prima. Un incontro deciso dai giudici Sid Ali Mokretari (Algeria), Susann Kopke (Germania), Nelka Thampu (Sri Lanka) e Cem Dunar (Olanda), con Chia Chan (Cina Taipei) che è stato l’unico ad aver dato la vittoria a Mouhiidine.
La reazione del vincitore Mullojonov
A rendere ancora più evidente quella che a questo punto sembra vera e propria malafede da parte dei giudici è la reazione di Mullojonov nel momento in cui viene dichiarato vincitore dell’incontro. Il pugile uzbeko – ancora prima del verdetto definitivo – fa infatti segno di no con il dito, ribadendolo anche nel momento in cui l’arbitro gli alza il braccio per eleggerlo a vincitore. Un gesto che fa intendere come non senta suo questo risultato e che fa capire come la decisione non abbia nulla a che fare con lui, ma che sia stata voluta da altri. Un gesto comunque di fair-play, che rende onore a Mullojonov, ma che ovviamente non basta a colmare il vuoto lasciato da questo scandalo all’Italia e a Mouhiidine.
Il comunicato del Presidente della FPI D’Ambrosi
Questo il duro attacco al CIO da parte del Presidente FPI D’Ambrosi sul sito ufficiale della Federazione “Vergognatevi. Ancora una volta l’Italia è scippata. Pensavamo che il CIO tutelasse i pugili ed evitasse le nefandezze del passato. Niente. Siamo alle solite. L’incontro dominato da Abbes e perso con un verdetto sciagurato dimostra che niente è cambiato. Ciò mi induce a fare serie riflessioni sulla mia ulteriore permanenza in questo mondo che ho amato e che amo al di là delle misere posizioni di potere che qualcuno anela. Purtroppo gli sciacalli, anche quelli più anziani, approfitteranno di questa palese ingiustizia e fermeranno anche il cambiamento che a livello nazionale il pugilato lentamente stava subendo. Sono il Presidente e devo rispondere degli insuccessi anche quando non sono a me direttamente riconducibili. Non so, quindi, se mi ricandiderò. Non so se ne troverò la forza. Intanto spero che i pugili italiani ancora in gara non subiscano lo stesso oltraggio di Abbes. Con affetto per tutto il movimento pugilistico italiano”