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Parigi 2024, Musetti si fa "attendere": batte Mensik, vede la top 15 e vola in finale a Umago

Non si ferma la striscia positiva di Lorenzo Musetti, che vola in finale a Umago dove affronterà Cerundolo, complicandosi però la vita in vista dei tornei di Parigi

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Quell’aereo per Parigi può aspettare. Perché Lorenzo Musetti non ci salirà almeno prima di sabato notte, o più probabilmente domenica mattina, quando lascerà la Croazia per volare nella capitale francese, pronto a debuttare praticamente a digiuno di allenamenti sulla terra rossa del Philippe Chatrier. Tutta colpa (o merito, fate voi) dell’ennesimo exploit del tennista di Carrara, che liquidando il ceco Jakub Mensik per 6-4 6-1 ha conquistato la finale del torneo di Umago, dove domani sfiderà Francisco Cerundolo andando a caccia del terzo successo in carriera in un torneo ATP, il primo nel 2024 dopo la beffa della sconfitta subita al Queen’s contro Tommy Paul. E poco importa se la strada per Parigi si fa più accidentata.

Adesso è proprio un tour de force verso Parigi

Perché la risultante dell’ennesima prova di grande sostanza di Musetti è proprio la seguente: il viaggio per Parigi è rimandato di almeno altre 24 ore, così come il debutto nel torneo olimpico di doppio che lo vede in tandem con Luciano Darderi (sostituto di Sinner) opposto ai temibili cileni Jarry e Tabilo. E a questo punto non prima di lunedì andrà in scena anche il match di primo turno nel tabellone di singolare contro Gael Monfils, già battuto su quegli stessi campi all’esordio nel Roland Garros a fine maggio.

Insomma, si prospetta davvero un tour de force notevole per Musetti, che proprio mentre i suoi 401 colleghi azzurri della spedizione olimpica stavano sfilando lungo la Senna durante la cerimonia inaugurale (oddio, non erano proprio tutti, ma comunque tanti) ha pensato bene di regalarsi la seconda finale stagionale, che poi sarebbe la quarta pensando alle due Challenger perse a Cagliari (contro Navone) e Torino (contro Passaro).

Il giovane Mensik dura solo un set

Contro Mensik la partita è durata lo spazio di un set. Perché nel secondo il giovane ceco ha decisamente fatto fatica, incapace di tenere a freno la straordinaria vena del carrarino. Che dopo la favolosa stagione sull’erba, fatta di due semifinali (Stoccarda e Wimbledon) e dalla finale persa al Queen’s, anche sulla terra è sembrato riprendere il filo del discorso da dove l’aveva lasciato.

Al servizio Lorenzo è sembrato decisamente solido, a differenza del giovane rivale che ha pasticciato molto più del consentito. Caratteristica curiosa del match è stata che tutte le 6 palle break che si sono verificate in corso d’opera sono state convertite in break: Musetti ha aperto la striscia nel terzo gioco del primo parziale, ripreso da Mensik nel sesto game grazie a tre vincenti di pura potenza.

Ma la stella del tennista dell’Est si spegne rapidamente: nel gioco successivo non riesce a mettere a segno nemmeno un punto, così da consegnarsi a un Musetti che a quel punto nei turni sul proprio servizio si dimostra concentrato e attento a rimettere le cose a posto, salendo da 30-30 in due circostanze senza dover mai andare ai vantaggi per il 6-4 finale.

Cerundolo, ostacolo tosto. Ma la top 15 è a un passo

Nel secondo set la partita si mette subito in discesa per il toscano, che trova il break nel gioco d’apertura. Mensik prova a ricucire lo strappo ma non trova mai il modo per impensierire Lorenzo sui propri turni di servizio, finendo per pagare dazio a un’altra accelerazione del carrarino che nel quinto gioco si stende il tappeto rosso, salendo sul 4-1. La partita di fatto si chiude qui: basta una sola palla match all’italiano per accorciare i tempi e regalarsi un’altra finale, anche se questa cosa paradossalmente finirà per arrecargli un danno per via degli spostamenti forzati in un lasso di tempo brevissimo ai quali verrà sottoposto nelle prossime ore.

Prima però ci sarà da battere Cerundolo, che sul rosso sa il fatto suo: Lorenzo ha vinto i due precedenti disputati in carriera, il primo nel Challenger di Cordenons nel 2020, il secondo sulla terra di Amburgo nella primavera del 2022, senza lasciare per strada nemmeno un set. E con una vittoria risalirebbe alla numero 15 mondiale, eguagliando il suo best ranking. L’argentino, alla prima finale nel 2024, ha cominciato il torneo di Umago da numero 37 del mondo e adesso mal che vada si presenterà a Parigi (dove debutterà contro il cileno Barrios Vera) da numero 28.

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