Venerdì 26 luglio cominciano ufficialmente i Giochi di Francia, 2024. Parigi, città universale. Come le Olimpiadi. La Tour Eiffel e i Cinque Cerchi travalicano: non sono limitazioni né confini, semmai aperture. Finestre che accolgono. La meta turistica per eccellenza e l’evento inclusivo per antonomasia (usare lo sport per punire la politica, porte chiuse agli atleti russi, però: ci sta? Non ci sta? Un grande boh che Federica Pellegrini, per dirne una, ha contestato) provano a dare un calcio alla paura.
Lo sport è cura per natura propria: non esiste altro campo a tal punto salvifico, in grado di unire con maggiore efficacia. Se non i popoli, almeno i cittadini della Nazione. Già così è tanta roba.
- L'Italia ai Giochi: 208 atleti per 50 medaglie?
- Le ingenti misure di sicurezza
- Pioggia durante l'apertura dei Giochi
- Il messaggio di Mattarella
- I numeri dell'antidoping (e 10mila passi al giorno)
L’Italia ai Giochi: 208 atleti per 50 medaglie?
Prevediamo una grande Italia, lo dicono i numeri e le prestazioni: 402 tra donne e uomini, quasi azzerata la disparità di genere: 208 atleti e 194 atlete. Sarebbero stati 403, a dirla tutta, ma Sinner non c’è più. Gli Azzurri accreditati a medaglia dalle principali società di statistica e analisi dei dati sono uno stormo, tra i 40 e i 50.
Fossero anche solo 41, sarebbe l’edizione più vincente di sempre: l’ultima volta, in Giappone, 40 medaglie al collo. Il record cui guardare è quello. Ma il potenziale per strafare c’è.
Le ingenti misure di sicurezza
Crediamo da tempo che possa accadere qualcosa di splendido e conviviamo da mesi con il timore che succedano pure cose drammatiche. I bilanci di spesa riportano somme consistenti alle voci: sicurezza, prevenzione, difesa.
La cerimonia di apertura:
- 45mila agenti,
- 10mila soldati,
- 4mila tra poliziotti municipali e addetti alla sicurezza,
- un paio di migliaia di agenti provenienti da 44 Paesi (60 italiani).
C’è che i Giochi possono diventare vetrina per i peggiori malintenzionati, specchio in cui riflettere i conflitti più attuali. Quello che si combatte in Ucraina, per esempio. O quello che si consuma sulla striscia di Gaza. O, ancora, i più infimi: per fanatismo (e intendo dire fanatismo, non ideologia).
Pioggia durante l’apertura dei Giochi
Il sabotaggio alla rete di alta velocità di stanotte ha causato due conseguenze: la capitale francese, nelle ore immediatamente precedenti all’evento inaugurale, è blindata e deserta; 800 mila – tra pendolari e viaggiatori – sono bloccati nelle stazioni ferroviarie e dalle 13 non parte nessun treno. In entrata o in uscita.
Poi, pioverà: lo dicono le previsioni dei meteorologi. Stasera c’è maltempo a Parigi: tra un portabandiera e l’altro, acqua sulla Senna. Ma nemmeno questo condizionerà l’opera d’arte in movimento dell’inaugurazione. Evento interamente all’aperto, conclusione al Trocadero, scenografia serale per valorizzare al massimo l’effetto della luce naturale che si genuflette a quella artificiale, un centinaio di capi di Stato e quasi 10mila atleti.
320mila spettatori, 50mila balconcini ad accogliere almeno altrettanti spettatori lungo la passerella. Celine Dion e Lady Gaga. Da domani spazio alle gare: 45 discipline e una miriade di competizioni a fare staffetta l’una con l’altra. Le Olimpiadi numero XXXIII della storia si chiuderanno l’11 agosto.
Il messaggio di Mattarella
Non è un’eternità e non sarà il tempo necessario per concepire un’altra idea di mondo attraverso lo sport ma ha ragione il Presidente Mattarella nel dire, da casa Italia, che dalla Francia
arriva un bel messaggio di incontro e di amicizia che supera il mondo dello sport.
Mentre finisco di scrivere c’è la notizia del primo caso di doping: escluso un atleta iracheno.
I numeri dell’antidoping (e 10mila passi al giorno)
Anche in tal senso, i numeri della prevenzione e del controllo sono significativi: oltre mille professionisti coinvolti nell’organizzazione dell’antidoping, tre quarti dei quali impegnati nell’attività di spiega e divulgazione agli atleti.
Test antidoping affidati a 360 addetti alla raccolta dei campioni. Per l’analisi, un solo laboratorio francese accreditato dall’Agenzia mondiale antidoping: il Laboratoire anti-dopage français (LADF) nel quale saranno impiegate 120 persone. Buone Olimpiadi.
Che gli atleti possano uscirne sportivi migliori. In quanto a noi: ci bastino anche solo – queste tre settimane scarse – per diventare spettatori più consapevoli, emuli e meno pantofolai. 10 mila passi al giorno non saranno la ricetta per garantirsi l’eternità ma forse aiutano ad allungarsi la vita.