Più che all’Inter, che può consolarsi con lo scudetto vinto un paio di settimane prima e con l’ampio vantaggio in classifica, la vittoria della Juventus nel Derby d’Italia ha fatto male al Napoli e ai suoi tifosi, in lotta per la Champions proprio con la Vecchia Signora. Tante le analogie col weekend maledetto di fine aprile di tre anni fa, quando gli azzurri – guidati da Sarri – videro svanire lo scudetto dopo un rocambolesco 3-2 dei bianconeri all’Inter e soprattutto dopo lo 0-3 di Firenze. Oggi al Franchi è in programma proprio Fiorentina-Napoli e molti temono che la storia possa ripetersi, anche se c’è una differenza rispetto ad allora: adesso il Napoli è padrone del suo destino, vincendo si riporterebbe avanti.
Juve-Inter, l’ombra inquietante di Varriale
Così commenta Juve-Inter il vice direttore di Rai Sport, Enrico Varriale: “Con carattere e grinta la Juventus batte l’Inter in inferiorità numerica e continua la corsa Champions. Quello che però combina Calvarese, salvato più volte dal Var Irrati, sul rigore decisivo, su cui il fallo lo commette Cuadrado, getta un’ombra inquietante sulla serie A”. Per Raffaele Auriemma, invece, il rischio è che i tifosi si dinamorino del calcio: “Se nel calcio hanno ‘la fortuna’ di vincere sempre certe squadre, ben presto gli spalti degli stadi si svuoteranno. E non per il Covid: la gente è schifata”.
Chiariello: “Napoli, attento al trappolone”
Umberto Chiariello, su Twitter, mette in guardia Gattuso e i suoi ragazzi: “Quando dico che testa a testa con la Juve c’è sempre da temere il trappolone, eccolo puntuale. E come ti sbagli. Un film già visto. Ora la pressione è tutta sul Napoli. Ragazzi, ribellatevi. Vincete in barba a tutto e tutti. Che per una volta non vinca l’arroganza del potere”. Controcorrente il giornalista-tifoso Carlo Alvino, che dal proprio account predica calma e ottimismo: “Chi si dice disgustato chi nauseato chi giura di non voler più seguire il calcio. Io invece sono carico e ottimista perché so che il mio Napoli farà un partitone e sarà il trionfo del bel calcio, del merito sportivo e dell’onestà”.