Ad Harrison, in New Jersey, si chiude la mini tournée dell’Italia negli Stati Uniti d’America. Dopo il successo di misura sul Venezuela, gli azzurri affrontano l’Ecuador alla Red Bull Arena, impianto che solitamente ospita le partite dei N.Y. Red Bulls. La partita si sblocca dopo appena 3 minuti con l’uomo del momento, Lorenzo Pellegrini, bravo a sfruttare una deviazione della barriera per scaricare un fendente sul quale nulla può Burrai. Nel finale Orsolini imbecca Barella per il 2-0 finale.
- Italia-Ecuador, la chiave della partita
- Italia, cosa ha funzionato
- Italia, cosa non ha funzionato
- Le pagelle dell'Italia
- Top e flop dell'Ecuador.
- Italia-Ecuador: il tabellino del match
Italia-Ecuador, la chiave della partita
Luciano Spalletti ne cambia 11 rispetto al Venezuela. Resta invariata la difesa a 3 seppur con interpreti diversi con Raspadori scelto centravanti al posto del proficuo Retegui. 3-4-3 per l’Ecuador che pure cambia molto rispetto all’ultima gara contro il Guatemala. Gli azzurri passano subito con una meravigliosa conclusione di Pellegrini sulla quale nulla può l’esordiente Burrai. In campo c’è tanta intensità, con qualche fallo di troppo che rende il clima meno amichevole. La Tricolor trema ogni qual volta i campioni d’Europa attaccano su palla inattiva.
Nel secondo tempo i sudamericani alzano ulteriormente il ritmo, senza creare particolari occasioni da gol. Al 67′ Plata impegna Vicario in una respinta che per poco non favorisce Estupiñán. Per il resto è mera gestione del tempo con gli azzurri che non si rendono più pericolosi in zona gol. Fino all’ultimo minuto di recupero quando Frattesi ruba palla, lancia Orsolini il quale imbecca Barella a tu per tu con Burrai: scavino ed è 2-0.
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Italia, cosa ha funzionato
Italia corta e aggressiva, già in clima Europeo. Gli azzurri hanno interpretato la partita in maniera corretta, contro un avversario fisico che l’ha messa sulla grinta e sull’intensità ricevendo pan per focaccia dagli uomini di Spalletti.
Italia, cosa non ha funzionato
Se l’atteggiamento è stato giusto, nella ripresa c’è stata un po’ troppa gestione del vantaggio. L’Italia non ha cercato di chiudere la partita ma si è aperta favorendo la reazione degli avversari. Alla fine il 2-0 è arrivato lo stesso.
Le pagelle dell’Italia
- Vicario 6 Esordio in azzurro e pomeriggio tranquillo in New Jersey.
- Darmian 6 Completa il blocco Inter dimostrandosi giocatore estremamente affidabile.
- Mancini 6,5 Governa la linea difensiva e si fa vedere anche in attacco.
- Bastoni 6 Una sola sbavatura in una prestazione comunque convincente.
- Bellanova 6,5 Sulla sua corsia ci sono delle praterie che prova a sfruttare con la sua velocità. Diversi i palloni messi in mezzo, spesso per Dimarco che in un paio di occasioni buca il tap-in. (Dal 46′ Di Lorenzo 6 va a fare il braccetto di destra con Darmian dirottato sulla corsia laterale).
- Barella 6,5 Non fa la mezz’ala, ergo ha meno chance di inserirsi. Fa comunque la sua onesta partita, caratterizzata da corsa e dinamismo. Nel finale trova lo stesso il modo per colpire con un bel gol in pallonetto.
- Jorginho 6,5 Lo spirito è quello giusto. Tanti i palloni rubati dal mediano dell’Arsenal. (Dal 66′ Locatelli 6 Entra per aggiungere sostanza al centrocampo azzurro).
- Dimarco 6 Sono suoi quasi tutti i piazzati. Stringe molto la posizione per favorire il palleggio della squadra. (Dall’88’ Cambiaso ng).
- Pellegrini 7 Segna un gol meraviglioso, confermando il suo magic moment dell’ultimo periodo. (Dal 66′ Frattesi 6,5 Caratteristiche differenti rispetto al predecessore, con più inserimenti senza palla ma meno qualità nel palleggio. Da un suo pallone rubato nasce il 2-0).
- Zaniolo 6 Tiene botta nei duelli fisici, provando a strappare quando possibile. (Dal 75′ Orsolini 6,5 Pochi minuti ma di notevole impatto col pregevole assist a Barella).
- Raspadori 6 Centravanti di manovra, si dà da fare portando via un uomo e permettendo a Pellegrini o Zaniolo all’occorrenza di inserirsi. (Dal 75′ Retegui ng).
Top e flop dell’Ecuador.
- Sarmiento 6 Non sempre efficace ma è quello che ci mette più qualità.
- Plata 6 Anche lui è un bel peperino da tenere sotto controllo.
- Hincapié 5 Si fa portare a spasso da Bellanova. Il centrale del Bayer Leverkusen va parecchio in difficoltà.
- Pacho 5,5 Ruvido tecnicamente, spesso sbaglia i tempi degli interventi.
Italia-Ecuador: il tabellino del match
Marcatori: 3′ Pellegrini, 94′ Barella
Italia (3-4-2-1): Vicario; Darmian, Mancini, Bastoni; Bellanova (dal 46′ Di Lorenzo), Barella, Jorginho (dal 66′ Locatelli), Dimarco (dall’88’ Cambiaso); Pellegrini (dal 66′ Frattesi), Zaniolo (dal 75′ Orsolini); Raspadori (dal 75′ Retegui). A disposizione: Donnarumma, Carnesecchi, Buongiorno, Scalvini, Bonaventura, Zaccagni, Chiesa. Commissario tecnico: Luciano Spalletti.
Ecuador (3-4-3): Burrai; Torres, Pacho, Hincapié; Preciado, M.Caicedo, Alan Franco (dal 79′ Gruezo), Estupiñán; Plata, Minda (dal 65′ Paez), Sarmiento (dall’80’ Obando). A disposizione: Galindez, Dominguez, Arboleda, Cifuentes, Yeboah, Hurtado, Chala, Mena, Ortiz, J.Caicedo, Realpe, Ordonez. Commissario tecnico: Felix Sanchez.
ARBITRO: John Freeman (Stati Uniti)
AMMONITI: 36′ Jorginho (I), 66′ Zaniolo (I), 74′ Mancini (I), 89′ Cambiaso (I)
RECUPERO: 3′ pt; 4′ st