Finisce l’avventura della Juventus Woman in Champions League. Sconfitta ai rigori dall’Eintracht di Francoforte la squadra di Montemurro nella finale del primo turno di UEFA Women’s Champions League. Decisivo l’errore finale di Nystrom.
Dopo il pari per 1-1 tra regolamentari e supplementari a decidere chi sarebbe andata avanti nella Champions femminile sono stati i rigori a oltranza. Questa la sequenza: Frengang (E) gol, Boattin (J) gol, Wamser (E) gol, Cascarino (J) palo, Hanschaw (E) parato, Sembrant (J) gol, Pawollek (E) palo, Girelli (J) gol, Dunst (E) gol, Beerensteyn (J) parata; Kirchberger (E) gol, Sara Gama (J) gol, Wamser (E) gol, Nystrom (J) parata. Le tedesche passano al turno successivo, la Juve torna a casa.
- Juventus femminile, cosa ha funzionato
- Juventus femminile, cosa non ha funzionato
- I top e flop della Juventus femminile
Juventus femminile, cosa ha funzionato
La Juventus femminile , che nel turno precedente aveva dominato il quarto di finale contro l’Okzhetpes D, chiudendo il match con un sonoro 6-0, era riuscita a spaventare l’Eintracht Francoforte passando in vantaggio per 0-1 su una ribattuta da calcio d’angolo con gol di Sofia Cantore. Bene il centrocampo bianconero che in fase di non possesso difende con una ferrea linea a quattro che impedisce alle avversarie di poter passare per il centrocampo. Abili le bianconere a far filtro a centrocampo e a recuperare un gran numero di palloni.
Le fasce delle giocatrici di Joe Montemurro, allenatore della Juve femminile, sono state ben sfruttate con rapide falcate degli esterni che saltando le avversarie nell’uno contro uno trovavano spunti per crossare e impensierire la difesa avversaria. Funziona spesso e volentieri la linea difensiva che si alza per mettere in fuorigioco le avversarie.
Juventus femminile, cosa non ha funzionato
Meno bene la difesa juventina che in varie occasioni ha lasciato dei grossi buchi in fase di copertura favorendo le ripartenze in contropiede delle avversarie. Dopo il terzo errore ecco che le giocatrici del Francoforte hanno trovato il pareggio, sfruttando una palla persa in difesa e il buco lasciato in fase di copertura dalle bianconere, con gol di Lara Prasnikar, la velocista dell’Eintracht.
In fase realizzativa, le bianconere hanno peccato più volte sul piano della precisione sotto porta nonostante le grandi palle gol a disposizione fornite dagli esterni. Nel primo tempo supplementare la Juventus femminile cala nell’intensità di ritmo e gioco e subisce palle gol nitide dell’Eintracht, molto sfortunata, che colpisce un palo e una traversa su pallonetto a tu per tu con il portiere.
I top e flop della Juventus femminile
Cantore 7.5. Entra e segna, nel giro di due minuti dal suo inizio di gara nel secondo tempo. Trova il gol da vero centravanti abile a sfruttare il primo errore delle avversarie su rimpallo dall’interno dell’area di rigore: tiro a volo e gol di rapina e precisione, andando a trovare l’unico buco lasciato dalle avversarie che difendevano sulla linea di porta per evitare il gol da calcio d’angolo.
Gama 6.5. E’ il terzino che tutti vorrebbero: corsa, pressing, sovrapposizioni continue in avanti e palloni filtranti perfetti forniti in avanti. Fa la differenza perchè lancia più volte le compagne verso la porta. Con Cantore, al posto di Bonansea dialoga sulla stessa fascia con gran destrezza.
Caruso 6. In attacco gioca discretamente e delizia con tocchi raffinati ma non trova il gol in varie occasioni. Non va oltre la sufficienza in una gara nettamente alla sua portata.
Lenzini 5.5. Male in fase difensiva, permette troppo alle avversarie. Perfino di fare una rovesciata dal centro aerea di rigore. Nelle chiusure difensive lascia spesso a desiderare. Prestazione al di sotto della sufficienza, che peggiora nei tempi supplementari.
Bonansea 5. E’ la delusione di giornata, non fa la differenza rispetto a quanto visto in Nazionale italiana. Non è stata la vera leader del gruppo e non ha portato le sue compagne di squadra al gol. Poche occasioni create e sostituita al 46′ del 2T proprio da Cantore che entra e fa gol.