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Inter-Napoli 1-0 pagelle: Dzeko testa calda, Skriniar baluardo. Kvara e Osimhen al buio

Un colpo di testa dell'attaccante bosniaco all'11' del secondo tempo regala ai nerazzurri tre punti d'oro e prova a riaprire il campionato. In un San Siro gremito, gli uomini di Spalletti subiscono il primo ko stagionale

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Un colpo di testa di Edin Dzeko all’11’ del secondo tempo decide la sfida tra Inter-Napoli in favore dei nerazzurri che hanno conquistato con merito tre punti con cui provare a scalare una classifica ancora magra: gli uomini di Inzaghi si portano a quota 33, il Napoli resta capolista a quota 41.

Il Qatar è ormai un ricordo, la baldoria degli argentini archiviata negli annali, il 2022 messo alle spalle. Il calcio che conta torna a dettare legge nei palcoscenici più congeniali: bentornata serie A, le luci della ribalta su San Siro per un big match stellare sono state il più gradito dei ritorni.

Primo ko del Napoli, gongola il Milan

Inter-Napoli a chiudere la sedicesima giornata della massima serie è un regalo di inizio anno: il meglio in circolazione con la consapevolezza che solo una eventuale vittoria partenopea avrebbe avuto un significato importante ai fini della classifica.

Sarebbe stata l’ennesima consacrazione di un gruppo che ha amalgamato bel gioco e risultati e corre spedito verso il grande sogno dello scudetto. Invece accade il contrario. Il campionato si riapre.

Milan vittorioso a fatica a Salerno, il guizzo di Milik a tenere a galla la Juventus in casa della Cremonese, la Lazio stecca a Lecce e si fa ribaltare dai salentini, Roma di misura: il risultato di San Siro riapre il campionato? Presto per dire se i 5 punti che separano il Napoli dal Milan siano pochi o se siano sufficienti, di fatto è solo il gruppo di Stefano Pioli a beneficiare davvero del primo ko stagionale Azzurro.

Inter-Napoli 1-0: quanto spreco nerazzurro

Inter tonica nella prima parte di gara: assistita dal tutto esaurito del Meazza e dal solito spettacolo di cori e colori offerto dal tifo caldo della curva Nord interista (data storica per gli ultras interisti quella del 4 gennaio: rinnovamento radicale nella forma, un unico striscione in balaustra, lungo oltre 100 metri, a unificare i principali gruppi ultras: ora esiste solo una grande “Curva Nord Milano 1969“).

Lukaku ha voglia di cancellare per sempre la parentesi qatariota e si vede subito, il Napoli macina e cresce col passare dei minuti, ospiti compatti e ben organizzati, padroni di casa sempre generosi. Bene la mediana del Napoli che ha impiegato poco a frenare il forcing avversario: è la solita Inter che parte a mille nei primi 20′ e costruisce almeno un paio di palle gol che il belga e Darmian non riescono a concretizzare.

Ancora Lukaku e due volte Dimarco sciupano occasioni d’oro per firmare il vantaggio e costruire la vittoria. Invece, dopo 45′ in cui l’unico guizzo offensivo ospite è affidato alla testa di Anguissa, si va negli spogliatoi sullo 0-0.

Dimarco-Dzeko: il vantaggio dell’Inter

Scocca l’11 della ripresa, ennesima azione manovrata sulla fascia per l’Inter che si affida a Dimarco – meglio nel secondo tempo che nella prima frazione – il quale mette dentro una palla col contagiri, Dzeko si libera agilmente dalla marcatura e con un’incornata imperiosa a due passi dalla porta sblocca il parziale.

La cronaca live testuale di Inter-Napoli 1-0

Le pagelle dell’Inter: Dzeko e Skriniar straripanti

  • Onana 6,5: vigile e puntuale. Non sbaglia un’uscita, non manca una presa, non svirgola un rilancio.
  • Skriniar 7: la risposta migliore a chi pensava che le voci di mercato, e quelle relative a un rinnovo che pare sempre slittare, potessero distrarlo. Lui giganteggia in tutta l’area di rigore nerazzurra e vanifica ogni sortita offensiva dell’attacco ospite. Straripante in più di una occasione, si carica sulle spalle la difesa e non la molla fino alla fine.
  • Acerbi 6,5: giocare con un compagno di reparto tanto in forma è ancora più semplice ma Acerbi mostra la stessa, incredibile continuità che lo ha distinto negli ultimi mesi quando è stato lui, in più di una circostanza, a prendere per mano i compagni.
  • Bastoni 6,5: non si limita ad assistere i compagni di reparto, non perde occasione per cavalcare in fascia e innescare ripartenze. Prova maiuscola.
  • Darmian 6: ordinato e disciplinato, tiene la posizione senza strafare e si fa vedere in area avversaria, anche se con scarsi risultati.
  • Barella 6: tanta quantità e irruenza, meno lucidità del solito. D’impeto e di carattere, in ogni caso, il timbro lo lascia sempre.
  • Calhanoglu 6,5: senza Brozovic, gli tocca mettere un quid in più perchè geometrie e architetture fanno capo a lui. Calha se la cava, è un abile incursionista e sa fare filtro come pochi. Nel primo tempo si preoccupa di difendere e contenere, sa dare il là all’azione di ripartenza ma lo si vede meno presente in zona tiro.
  • Mkhitaryan 6: sottotono, fa il suo ma gli manca il guizzo decisivo per vivere la tre quarti come fosse un habituè. Si concentra molto più in copertura anche per regalare maggiore libertà a Calha, non incide.
  • Dimarco 6,5: carbura lentamente, sale in cattedra per una decina di minuti nella prima parte della prima frazione, poi è chiamato in fase di contenimento non appena il Napoli dà segnali di crescita. Clamoroso il gol che si divora a una manciata di minuti dall’intervallo, complice un super Meret. Qualche errore di troppo al cross cui non ha abituato ma nella ripresa si riscatta: sua la sgroppata che porta al vantaggio, suo il cross per la testa di Dzeko.
  • Lukaku 6,5: quanta voglia ha? Tantissima, lo si capisce fin dal fischio di inizio. Lukaku ha bisogno di dimenticare in fretta il mondiale in Qatar, una delle peggiori esperienze da professionista, e tornare trascinatore con i colori nerazzurri. Lotta, si dimena, scatta, smarca, punta e assiste. La prima mezzora è un mix di forza e volontà, spreca una buona occasione ma è sempre incisivo e d’aiuto per i compagni. Si divora un gol allo scadere del primo tempo. Non è ancora la migliore versione del belga.
  • Dzeko 7,5: tanto movimento ma anche poche occasioni in zona tiro. E’ un supporto sempre valido per Lukaku, gli costruisce gli spazi e si sacrifica sempre. Predilige la manovra all’iniziativa personale. Non perde un pallone. Poi gli capita l’opportunità irrinunciabile e si fionda sul pallone con una testata che non dà scampo a Meret. Straripante.
  • Inzaghi 7,5: fa di necessità virtù, deve fronteggiare anche il forfait di Brozovic e decide di non stravolgere nulla dell’assetto con cui ha abituato i suoi calciatori. Si affida al gruppo storico, lancia Dzeko con Lukaku e si danna per tutte le occasioni sprecate dai suoi. Gioca a scacchi con Spalletti e riesce a imbrigliare la qualità partenopea lasciando qualche libertà di manovra alla mediana ma imbrigliando i pezzi da 90.

Le pagelle del Napoli: Meret fa il fenomeno

  • Meret 7,5: è il migliore dei suoi. Decisivo nella prima frazione di gioco con due parata clamorose e una serie di pezze decisive anch’esse. Nella ripresa gli tocca meno lavoro sporco ma non può nulla sull’inzuccata di Dzeko che sancisce la prima sconfitta stagionale del Napoli.
  • Di Lorenzo 6: qualche indecisione, un paio di palle perse male e molta quantità non coadiuvata da altrettanta precisione.
  • Kim 6: cerca di contenere l’impeto degli attacchi nerazzurri ed è quello che ci riesce meglio. Una roccia anche quando i compagni supportano poco.
  • Rrahmani 5,5: impreciso e insicuro, Dzeko a tratti pare incontenibile.
  • Olivera 6: sulla sua fascia l’Inter fa più fatica, lui è puntuale nelle chiusure ma non altrettanto pronto a ripartire e rilanciare l’azione.
  • Anguissa 6: a tratti si trasforma nell’attaccante più pericoloso del Napoli, è la solita diga difficile da aggirare e il duello con gli omologhi avversari – Barella e Mkhi in primis – ne esalta le doti fisiche. Non è da lui che è dipesa la serata storta del Napoli.
  • Lobotka 6,5: grande classe, sempre. Visione di gioco impressionante, tiene in equilibrio il reparto e detta i tempi ai compagni in fase di inserimento. Una spanna sopra i compagni e – in generale – l’uomo di mediana migliore in campo.
  • Zielinski 5,5: un paio di affondi nella prima parte di gara, poi sparisce con il passare dei minuti e incide davvero poco per stravolgere l’inerzia di una sfida indirizzata e gestita dai padroni di casa.
  • Politano 5,5: mobile, duttile, volenteroso. Eppure tanto evanescente.
  • Osimhen 5,5: gli è capitato altre volte di stare a guardare per molti minuti, solo che poi capitava un pallone impossibile e lo trasformava in oro. Stavolta, invece, quella palla non gli è arrivata mai.
  • Kvaratskhelia 5,5: la prima insufficienza da quando milita in Italia. Spaesato, pulcino bagnato, piccolo così sul proscenio della Scala del calcio.
  • Spalletti 6: il Napoli gioca bene anche quando non è in serata. E’ il primo ko, se il mister riesce a trarne beneficio, si potrà anche dire che per raggiungere il grande sogno è stato fondamentale il passo falso di Milano. Per il resto, finora, a questa squadra e a questo allenatore non si può dire nulla.

La pagella dell’arbitro: tanto rumore per (quasi) nulla

Simone Sozza 6: diciamo subito che è della sezione di Seregno per sgonfiare tutte le polemiche che hanno preceduto la gara. Può un arbitro di Milano arbitrare l’Inter? Sì e lo fa senza infamia e senza lode. Un paio di fischi non pervenuti nella prima parte di gara, poi ha tenuto il pallino in mano e gestito al meglio. Giusti i cartellini sventolati, nessun episodio contestato.

Serie A 2022/203 il calendario dell’Inter

Nerazzurri attesi a Monza il prossimo 7 gennaio per il 17esimo turno di serie A, prima dell’intermezzo della Coppa Italia (sfida al Parma di Buffon il 10 gennaio) che va a spianare la strada a un trittico di gare valevoli per la massima serie che sono, sulla carta, tutte abbordabili per gli uomini di Inzaghi: nell’ordine, Verona ed Empoli in casa (rispettivamente il 14 e il 23 gennaio) e Cremonese in trasferta (28 gennaio).

Le prossime partite e il calendario completo dell’Inter

Serie A 2022/23 il calendario del Napoli

Gennaio ostico e complicato per i partenopei: il primo mese del 2023 è di fatto un bel banco di prova per la squadra di Luciano Spalletti che l’8 gennaio è attesa a Genova dalla Sampdoria prima della super sfida casalinga, il 13 gennaio, contro la Juventus. Parentesi coppa Italia il 17 gennaio: al Maradona arriva la Cremonese. Ultime due di campionato a chiudere il mese: in trasferta contro la Salernitana il 21 gennaio e in casa contro la Roma il 29 gennaio.

Le prossime partite e il calendario completo del Napoli

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