L’attesa è stata lunghissima, ma ne è valsa la pena: Dino Pes detto Velluto su Benitos, cavallo esordiente, ha conquistato il Palio dell’Assunta 2024, dominando letteralmente la carriera agostana dal primo all’ultimo metro. Una vittoria che vale doppio pensando al fatto che la Lupa doveva vedersela con la rivale in piazza, vale a dire l’Istrice, che per l’occasione aveva deciso di puntare sul pluridecorato Giovanni Atzeni detto Tittia, che dopo aver cercato di “giostrare” tutte le fasi della mossa s’è ritrovato lontanissimo dalla rivale e impossibilitato a porre rimedio a quella che, agli occhi dei contradaioli dell’Istrice, appare alla stregua di una debacle tremenda.
- Velluto, la classe non ha età: prima vittoria a 43 anni
- Mossa complicata: due rivali su tre estratte accanto
- Tittia, la grande illusione: Pes non da scampo a nessuno
Velluto, la classe non ha età: prima vittoria a 43 anni
Dino Pes entra nella storia anche per un altro dato: non correva a Siena da 7 anni, e nonostante le quasi 44 primavere sulle spalle (compirà gli anni il 30 dicembre) ha saputo interpretare mirabilmente un Palio che si presentava davvero pieno di incognite, con la mossa che è durata oltre 45 minuti e il mossiere Renato Bircolotti che ha dovuto far fronte a tanto nervosismo e tante situazioni complicate.
Alla fine però, una volta validata la mossa, non c’è stata storia: Benitos ha preso il comando già alla prima curva, con la Selva che ha provato a restare incollata ma senza mai dare la sensazione di poter mettere il muso davanti. Dietro non c’è stata grande bagarre, con tutti i fantini capaci di restare in sella per i tre giri completi della piazza (una rarità, visti gli ultimi anni).
Mossa complicata: due rivali su tre estratte accanto
Dopo il rinvio del giorno precedente, causa pioggia, il meteo concede una finestra prolungata (e inattesa) e alle 19 i 10 cavalli con i rispettivi fantini scendono regolarmente sul tufo. L’ordine di estrazione però qualche grattacapo lo crea: appaiate ci sono le rivali Istrice e Lupa (al secondo e terzo posto) e pure Valdimontone e Nicchio (all’ottavo e nono), con la Civetta di rincorsa (e in piazza c’è il Leocorno, la rivale).
Il mossiere Renato Bircolotti fa capire di voler essere intransigente: è alla seconda apparizione in piazza del Campo (la prima, nel luglio 2022, venne fortemente criticata), e allora usa le “maniere forti” per farsi rispettare dai fantini. Tittia è il più “indisciplinato”: il fantino dell’Istrice si fa spesso cogliere fuori posto, quasi a voler ribadire che è lui quello che più di tutti “batte la cassa” in questa epoca paliesca. Anche Tamurè, il fantino del Nicchio, viene ripreso con un avvertimento ufficiale per aver ostacolato a più riprese Scompiglio, il fantino della rivale Valdimontone, impedendo a tutti i cavalli di salire lungo il canape. Bircolotti fa uscire i cavalli dal canape per ben 5 volte: al sesto tentativo c’è la prima mossa, invalidata tra lo stupore della folla (Tittia si muove appena prima dei colleghi).
Tittia, la grande illusione: Pes non da scampo a nessuno
L’attesa prolungata, che richiede anche l’ingresso dei barbareschi per asciugare i cavalli dal sudore, produce nervosismo diffuso: ne paga le conseguenze Bartoletti, il fantino del Valdimontone, “ribaltato” sul tufo da Veranu che incespica nel canape, impossibilitato a partire. Poi però è Tamuré (Nicchio) ad essere accompagnato fuori dal canape per provare a calmare Brivido Sardo.
Un altro quarto d’ora d’attesa, poi la mossa viene validata: Tittia è interno e sembra lanciatissimo, ma rimane intruppato sul canape e la Lupa riesce a scappare via, portandosi dietro Selva e Oca. Non cambierà più nulla: Pes non sbaglia una traiettoria e si prende una vittoria inattesa, ma strameritata. Per la Lupa è il ritorno alla vittoria dopo 6 anni, da quando vinse nel 2018 con Gingillo su Porto Alabe. Solo due anni prima, nel 2016, era arrivato il “cappotto”, cioè la vittoria sia a luglio che ad agosto, sempre con Scompiglio e sempre su Preziosa Penelope.