La remuntada della Pro Recco si completa in una “bella” dominata dalla formazione ligure, che grazie al 9-5 ottenuto in casa del Brescia chiude sul 2-1 la serie della finale scudetto del campionato di A1 maschile di pallanuoto e conquista il suo 37° tricolore. Gran partenza dei biancocelesti, avanti 7-1 a metà gara anche grazie all’espulsione per gioco violento del bresciano Del Basso.
- Pallanuoto: la Pro Recco vince a Brescia il suo 37° scudetto
- Pro Recco, decidono l’uomo in più e l’espulsione di Del Basso
- La Pro Recco trionfa anche senza Di Fulvio
- Pro Recco, sabato la chance del triplete con l’Euro Cup
Pallanuoto: la Pro Recco vince a Brescia il suo 37° scudetto
La Pro Recco impiega di fatto appena 10 minuti per fare sua la “bella” della finale scudetto del campionato di A1 maschile di pallanuoto contro il Brescia e completare così la sua rimonta ai danni della formazione lombarda, sconfitta per 9-5 nella sua piscina, quella di Mompiano. In quella stessa vasca l’AN aveva trionfato in gara 1, centrando il 4° risultato utile di fila sulla Pro Recco dopo la finale di Coppa Italia della scorsa stagione e i due match di regular season del campionato concluso oggi (un pari e una vittoria). Dopo aver impattato la serie a Sori, in una gara 2 con poca pallanuoto e tante botte, la squadra allenata dal croato Sandro Sukno ha completato l’opera dominando gara 3 ben oltre il 9-5 finale e cucendosi così sulla calottina il 37° scudetto della sua storia, il 4° di fila.
Pro Recco, decidono l’uomo in più e l’espulsione di Del Basso
A fare la differenza, l’avvio perfetto di gara della Pro Recco, che nei primi 10’ neutralizza l’uomo in più del Brescia (0/5) e colpisce in maniera implacabile in superiorità numerica, con un 4/5 che la proietta subito sul 4-0. Al 10’, poi, l’episodio che chiude anticipatamente l’incontro: il bresciano Del Basso, provocato dal ligure Cannella, reagisce con quello che sembra un pugno (le immagini tv non chiariscono se vada o meno a segno). Dopo la bagarre di gara 2, ovvio aspettarsi la tolleranza zero da parte del duo arbitrale Calabrò–Schiavo: Del Basso viene espulso per gioco violento, nuova denominazione della vecchia brutalità, e quindi alla Pro Recco vengono assegnati un rigore a favore e 4 minuti continui di superiorità numerica. Risultato? Pro Recco sul 6-0 all’11’ e poi sul 7-1 a metà gara. Nel resto dell’incontro il Brescia fa di tutto per riaprire il match, resistendo in inferiorità e poi accorciando fino al -3 (7-4 e 8-5 nell’ultimo quarto), prima di capitolare per 9-5.
La Pro Recco trionfa anche senza Di Fulvio
Prima dell’espulsione di Del Basso, il Brescia aveva pagato la pressione della gara da dentro o fuori e l’assenza dello squalificato Balzarini – il miglior tiratore a disposizione del tecnico Bovo – espulso in gara 2 in modalità simile a quella del compagno: provocato da Cannella, ha reagito con un pugno in pieno viso. Grazie alla panchina più lunga e all’esperienza dei suoi campioni, la Pro Recco ha assorbito senza problemi la squalifica del capitano, leader e fuoriclasse Francesco Di Fulvio, anch’egli espulso per gioco violento in gara 2: Cannella, oltre che con la malizia, si è fatto valere anche al tiro e in difesa, il portiere Del Lungo ha abbassato la saracinesca nei primi 2 quarti e il mancino Echenique – tornato solo nei playoff dopo 6 mesi di stop per l’operazione alla spalla – è esploso come fuochi d’artificio, risultando il top scorer con 4 reti tutte pesantissime.
Pro Recco, sabato la chance del triplete con l’Euro Cup
Dopo la Coppa Italia, dunque, la Pro Recco completa il double italiano con lo scudetto sul finire di una stagione preceduta dalla crisi societaria dovuta all’addio del magnate Gabriele Volpi: a salvarla, la scorsa estate, l’intervento dei magnati americani Behring e Hammarskjold, nuovi proprietari rintracciati dal presidente Maurizio Felugo.
Dopo lo scudetto, la stagione non è però ancora conclusa. Sabato la Pro Recco può centrare un triplete inedito: a Sori c’è la finale di ritorno di Euro Cup contro i serbi del Radnicki, già battuti all’andata a Kragujevac per 16-12. Non sarà la Champions League, a cui la Pro Recco ha rinunciato durante la crisi estiva, ma la seconda coppa europea per importanza è l’unico trofeo che manca alla bacheca del club più vincente al mondo.