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Parigi 2024: Fabbri dà una spallata anche agli americani, Iapichino non decolla e Tamberi si dà la carica

Il lanciatore toscano conquista ancora una vittoria conquistando la decima tappa della Diamond League a Londra contro Crouser e Kovacs, nel lungo terzo posto per Larissa Iapichino

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Leonardo Fabbri fa sul serio e non ha nessuna intenzione di nasconderlo. Il lanciatore toscano si prepara a sbarcare a Parigi dove nel lancio del peso sarà uno degli atleti da tenere in considerazione anche per la vittoria. Anche a Londra arriva una dimostrazione di forza per l’azzurro che vince la tappa di Diamond League e manda un messaggio agli avversari. Terzo posto invece nel lungo femminile per Larissa Iapichino che stenta a decollare.

Fabbri manda un messaggio per Parigi

C’è poco da dire, la vittoria di Leonardo Fabbri nella decima tappa della Diamond League a Londra è un inequivocabile messaggio per Parigi dove l’allievo di Paolo Dal Soglio deve essere considerato come uno dei grandi favoriti. Ancora una volta sopra i 22 metri (22,52 il lancio vincente ottenuto al quinto tentativo), ma soprattutto vittoria contro gli statunitensi Ryan Crouser (primatista mondiale e due volte campione olimpico) e Joe Kovacs (primatista stagionale con 23,13). Per Fabbri è l’undicesima vittoria in stagione tutte conquistate superando i 22 metri.

Oggi ho dimostrato a me stesso di essere un campione – ha dichiarato Fabbri ai microfoni Rai alla fine della sua prova – stavo lanciando malissimo e l’ultimo allenamento è stato uno dei peggiori degli ultimi anni, ma quando ho visto Kovacs fare 22.30, mi sono dato una svegliata. Ho fatto 22,52 lanciando male, ma andiamo a Parigi nelle migliori condizioni.

Iapichino: terza ma non decolla

Ancora una gara buona ma non incredibile quella di Larissa Iapichino alla Diamond League di Londra. L’azzurra chiude al terzo posto la sua prova nel salto in lungo con un 6,70 sicuramente positivo ma che conferma il suo scarso feeling con le pedane rialzate. La vittoria è andata alla tedesca Malaika Mihambo che ha preceduto la portoghese Agate de Sousa. Per Larissa la distanza dal personale di 6,94 sembra essere ancora tanto e ancora di più da quel muro dei 7 metri che vorrebbe dire medaglia sicura a Parigi.

Tamberi prova a darsi la carica

Gianmarco Tamberi usa il passato e la scaramanzia per darsi la carica in vista delle Olimpiadi. Sui social il saltatore marchigiano ha pubblicato il video del terribile infortunio di Montecarlo nell’estate del 2016 che gli impedì di partecipare alle Olimpiadi di Rio de Janeiro ma lo fa per provare a spingere ancora di più in vista di Parigi: “Esattamente otto anni fa venivo operato alla caviglia a poche settimane dal mio sogno olimpico. Tante cose sono successe in questi 8 anni ma io non dimenticherò mai quello che ho dovuto passare. Porto ancora tutto dentro di me, quel giorno ho perso un sogno, ancora ho i brividi a guardare queste immagini ma a poche settimane dalla mia ultima Olimpiade, questo ricordo mi accende un fuoco pazzesco”.

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