La rinuncia più dolorosa, auspicando che il sacrificio possa rivelarsi comunque “necessario”: Gianmarco Tamberi non sarà presente domani ad Ancona, dove al Campo Italico Conti la Fidal ha riunito alcuni tra gli atleti più interessanti in ottica azzurra per un meeting che Gimbo avrebbe voluto sfruttare come prova generale in vista di Parigi. Il problema riscontrato una settimana fa in Ungheria però ha consigliato al saltatore di non correre rischi: arrivederci direttamente al 10 agosto sulla pista di St. Denis, quando Gimbo salterà per l’ultima volta in una competizione a cinque cerchi.
Gimbo, la prudenza non è mai troppa
Tamberi ha annunciato il forfait chiedendo scusa ai tanti amici e compaesani che non vedevano l’ora di assistere alla sua prova. Lo ha fatto utilizzando una stories sul suo profilo Instagram: “Sono stanchissimo, sono stati giorni complicati, non ho dormito molto per il problema che ho avuto, ma adesso sta andando tutto per il meglio. Il problema alla gamba è rientrato completamente ma abbiamo deciso di non gareggiare neanche nell’ultima gara, che era prevista tra domani e dopodomani”.
Nell’analisi dell’atleta marchigiano ha prevalso la prudenza, perché sebbene gli esami ai quali si è sottoposto una volta rientrato in Italia abbiano dato esito negativo (Gimbo è clinicamente guarito), l’idea di rivivere il trauma già vissuto nel 2016, a pochi giorni dalle olimpiadi di Rio, l’ha convinto a desistere dall’intento di competere davanti al pubblico di casa. “Sarebbe stato troppo rischioso gareggiare. Dopo una settimana passata a fare riabilitazione e allenamenti al 20% o 30%, scendere in pista e dare subito il massimo sarebbe stato un rischio troppo grande sia per la coscia che per altre parti del corpo”.
L’ipotesi ritiro dopo Parigi: “Ma solo con l’oro al collo”
Ventiquattrore prima di annunciare il forfait nel meeting dorico, Tamberi aveva annunciato che in caso di riconquista della medaglia d’oro a Parigi avrebbe preso seriamente in considerazione l’idea di ritirarsi dalle competizioni. “Firmerei per vincere nuovamente l’oro e poi ritirarmi. Parigi in fondo è la mia ultima grande sfida: dire basta è sempre complicato, però con due medaglie d’oro olimpiche al collo sarebbe tutto più facile. Nessuno ha mai vinto due volte la stessa gara nel salto in alto ai giochi olimpici, pertanto so di dover puntare a qualcosa di unico e straordinario al tempo stesso. Se dovessi essere il primo a riuscirci, quali altri stimoli potrei avere negli anni a venire?”, si è domandato Gimbo.
Che a malincuore ha dovuto rinunciare a gareggiare davanti al suo pubblico, che aveva esortato a riempire gli spalti quando aveva annunciato la presenza al meeting. Adesso il mirino è tutto spostato su Parigi: Tamberi ha tradito un pizzico di paura, ma la voglia di andare oltre i propri limiti è troppo forte.