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Parigi 2024, non solo Jacobs e Tamberi: anche Simonelli è carico. "Gli americani non sono irraggiungibili"

Lorenzo Simonelli può essere la grande sorpresa dell'atletica italiana a Parigi: nei 110 ostacoli sembra l'unico in grado di controbattere il dominio degli americani

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Guardano tutti a Jacobs e Tamberi, ma sai mai che alla fine sarà Lorenzo Simonelli una delle grandi sorprese dell’Italia dell’atletica nei giochi di Parigi. Per quanto fatto vedere nella prima metà di stagione, un’ambizione più che legittima: Simonelli ha dominato ai campionati Europei di Roma, facendo segnare un 13”05 che l’ha posto come unico reale antagonista degli americani nei 110 ostacoli. Ma soprattutto ha convinto per la continuità di rendimento e la capacità di saper andare forte in ogni condizioni. Per questo ai giochi sogna di andare a medaglia, e per questo s’è mostrato convinto di avere molte carte da giocare a pochi giorni dalla partenza per la capitale francese, dove spera di trovare il suo Eldorado.

L’oro europeo e una nuova “responsabilità”

Intervenuto alla presentazione dell’edizione 2024 del Golden Gala, in programma il prossimo 30 agosto allo Stadio Olimpico di Roma (quasi un “mondiale” di fine stagione, anche perché posto a distanza di tre settimane dai giochi olimpici), Simonelli ha fatto capire di avere le idee chiare su ciò che lo attende nella prima settimana di agosto.

“Non vedo l’ora di scendere in pista a St. Denis, dove l’obiettivo è quello di alzare l’asticella e provare a inserirmi nel discorso per le medaglie. Poi sapere che a fine agosto tornerò a correre all’Olimpico mi provoca ancor più emozione: questa è una pista incredibile, dove ho già vissuto un’emozione fortissima un mese e mezzo fa vincendo l’oro continentale. Sento la responsabilità di essere il più veloce tra tutti gli atleti continentali e mi auguro che Parigi possa rivelarsi fonte di ispirazione per me stesso, perché voglio dimostrare quanto valgo al mondo intero”.

Grant Holloway probabilmente rimane irraggiungibile, ma con gli altri americani in gara (Crittenden e Roberts) ci si può davvero spartire i metalli rimanenti. E Simonelli ha mostrato enormi margini di crescita.

“Dopo Roma ho alzato l’asticella”

Proprio la vittoria nel campionato europeo disputato a Roma ha dato nuova forza alle ambizioni di successo di Lorenzo, che ha provato a scuotere l’ambiente azzurro, già peraltro bello carico in vista di Parigi. “Da “Re dei Pirati” quale mi sento di essere dico che devo andare a lottare per il tesoro. È bello sapere che tanti appassionati si stiano avvicinando al nostro mondo grazie ai risultati che abbiamo raccolto negli ultimi tempi.

La vittoria di Roma ha finito per farmi alzare l’asticella, modificando quelle che sono le mie attese in vista dei giochi olimpici. È bello essere fonte d’ispirazione per i più piccoli e non vedo l’ora di regalare altre gioie nelle prossime settimane. Sono sicuro che a Parigi ci sarà da divertirsi e anche che gli americani, per quanto forti, non siano poi tanto irraggiungibili”.

Simonelli all’olimpiade sogna di poter correre anche la staffetta 4×100, ma il focus sarà tutto sui 110 ostacoli. Dove il Pirata vuol davvero trovare il tesoro.

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