Una dichiarazione di intenti più che una partita. La finale del Masters 1000 di Parigi-Bercy è un dominio del tedesco Alexander Zverev che controlla il match con il francese Humbert sin dal primo game, mettendo a nudo un evidente disparità del livello tecnico tra i due contendenti e alla fine chiude con un nettissimo 6-2, 6-2 che lascia spazio a pochi commenti e disamine. Ma è appunto una dichiarazione anche in vista delle Finals di Torino.
Zverev dominatore e ora fa paura
Prima del match Zverev ha preferito la strategia di un profilo basso con il tedesco che ha rivelato di sentirsi in questo momento inferiore a Sinner e Alcaraz. Il campo centrale di Parigi ha però raccontato una storia diversa con il numero 2 al mondo che ha messo giù una prestazione al limite della perfezione: super al servizio come sempre e solidissimo in tutti i momenti del match, senza mai concedere una reale occasione al povero Humbert che sperava di entrare nella storia del tennis francese e invece si è ritrovato sul versante sbagliato di una lezione di tennis. Zverev ora fa paura e dimostra di poter essere uno dei grandi candidati alla vittoria anche a Torino, dove sarà inserito nel girone opposto rispetto a quello di Sinner.
Humbert: il confronto allo specchio
La semifinale con Khachanov ha regalato alla Francia e a Humbert la possibilità di tornare a competere per la vittoria nel Masters 1000 parigino. Ma è stata anche una semifinale seguita da uno strascico piuttosto forte di polemiche. Il comportamento del giocatore ha infatti fatto molto arrabbiare il suo avversario. Il russo Khachanov nel corso del terzo e decisivo set ha cominciato ad accusare problemi di crampi con Humbert che non si è tirato indietro rispetto a qualche esultanza vistosa per continuare ad infiammare il pubblico. Prima della finale di Parigi hanno fatto il giro del web, le immagini del francese che prima del match prova a caricarsi con un discorso allo specchio. Ma alla fine il video “motivazionale” si trasforma in un boomerang sui social che lo mettono nel mirino.
Come cambia la classifica
Uno scossone bello deciso quello dato da Zverev con la vittoria nel Masters 1000 di Parigi. Il tennista tedesco era salito al secondo posto del ranking mondiale già con la vittoria in semifinale e ora fa un salto ancora più avanti arrivando a quota 7715. Certo il distacco da Sinner rimane ancora molto ampio ma il tedesco, proprio dopo l’azzurro, si è dimostrato uno dei tennisti più solidi nel corso di tutta la stagione. Jannik rimane al comando con 11330 punti, mentre il tedesco si mette 500 punti avanti ad Alcaraz terzo a quota 7210.
Al quarto posto della classifica sale Daniil Medvedev che approfitta dell’assenza di Djokovic (che cede i 1000 punti dello scorso anno) e scende al quinto posto.
Secondo posto anche nella Race per Sasha Zverev con 7315 punti alle spalle di Sinner fermo a quota 10330 dopo il virus intestinale che non gli ha permesso di giocare a Parigi. Terzo Alcaraz, quarto Medvedev e quinto Taylor: i giocatori già sicuri di giocare a Torino. Poi c’è la bagarre per la qualificazione alle Finals con Djokovic che sembra comunque ormai certo di partecipare (sempre che non decide di rinunciare) e poi un gruppetto di 3 tennisti (Ruud, de Minaur e Rublev) che ne vedrà uno rimanere fuori.