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Paura in Palestina, gas lacrimogeni durante finale di coppa: giocatori in ospedale

Giocatori e tifosi costretti in ospedale e gara chiusa anzitempo: è successo in Palestina, con le forze israeliane a sparare gas lacrimogeni durante la finale della Coppa di Lega

Pubblicato:

Lorenzo Marsili

Lorenzo Marsili

Sport Specialist

Giornalista pubblicista, redattore, divulgatore. E' una delle anime video del sito: racconta in immagini un evento e lo fa come pochi altri

Tifosi e giocatori a terra e con problemi respiratori, costretti a ricorrere alle cure dello staff medico o ad abbandonare il Faisal Al-Husseini Stadium, Al-Ram, in Palestina. Questo le scenario con cui si è chiusa la gara tra Balata FC e Jabal Al-Mukaber valevole come finale Coppa di Lega palestinese – la Yasser Arafat Cup – e, stando alle ricostruzioni dei media locali, presa di mira dalle forze israeliane con il lancio di gas lacrimogeni.

Lacrimogeni in campo e sugli spalti

Una vera e propria tragedia sfiorata, quella raccontata dalla stampa palestinese nel descrivere l’inatteso epilogo della finale di Coppa di Lega locale tra le formazioni del Balata FC e del Jabal Al-Mukaber. La gara, disputata nel Faisal Al-Husseini Stadium, nella città di Al-Ram, a est di Gerusalemme, stando a quanto riportato dai media palestinesi è stata interrotta a fine primo tempo a causa dell’irruzione delle forze israeliane, che hanno iniziato a sparare lacrimogeni all’interno dell’impianto, sul campo e sugli spalti.

La testimonianza dei presenti

In merito all’accaduto, il capitano del Balata, Saed Abu Saleem, ha dichiarato come il gas fosse giunto fino nello spogliatoio, con diversi giocatori ad accusare problemi respiratori e svenimenti prima di, con tutte le difficoltà del caso, essere trasportati in ospedale. Lo stesso scenario si è consumato sugli spalti e in campo, con i tifosi in preda a crisi respiratorie e momenti di panico che hanno spinto gli spettatori a riversarsi sul terreno di gioco.

Anche una volta dissipato il fumo, il portiere del Jabal Al-Mukaber, Rami Hamadi, è stato costretto alle cure per via dell’inalazione di gas lacrimogeno. Nonostante, la volontà di riprendere, il direttore di gara ha deciso di sospendere definitivamente il match, assegnando così il trofeo al Jabal Al-Mukaber, in vantaggio, al momento dello stop forzato, grazie alla rete di Zaid Qombor nel primo tempo.

Tragedia sfiorata

Le immagini sono state documentate in diretta sui social dal sito internet footballpalestine.com, che ha spiegato come si tratti di una tragedia sfiorata, vista la, per fortuna, scarsa affluenza di pubblico. Qualora si fosse trattato di una gara della nazionale, infatti, ci sarebbero potuti essere anche diversi morti, visto che i 12.500 posti dell’impianto, si sono spesso riempiti all’inverosimile, arrivando anche a mille-duemila spettatori oltre la capienza massima.

Dedica speciale

Tornata alla normalità la situazione, fortunatamente senza gravi conseguenze per i presenti, il tecnico dei vincitori, Samir Issa, ha voluto dedicare il successo ad Ahmed Abu Khadija, centrocampista trattenuto senza accuse dalle forze di occupazione israeliane. L’allenatore ha dichiarato: “Ahmed è una delle persone più gentili ed educate che abbia mai allenato nella mia carriera”. Per il Jabal Al-Mukaber si tratta di double, visto che in questa stagione ha già conquistato dal West Coast League, il campionato palestinese.

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