Sofia Goggia aveva affrontato la prima prova della discesa libera di Pechino 2022 con poche pretese, ma con tanta emozione e soprattutto tanto orgoglio di esserci, come non era affatto scontato 20 giorni esatti dopo la drammatica caduta di Cortina con le sue conseguenze, ovvero la lesione parziale del crociato e la microfrattura al perone.
Il risultato del primo test cronometrato però è stato superiore alle aspettative, non in termini strettamente numerici, bensì delle sensazioni e del feeling sugli sci che Sofia sembra aver quasi miracolosamente ritrovato, dopo la rinuncia forzata al superG.
Pechino 2022, Sofia Goggia brillante nella prima prova della discesa: cresce la speranza
Così la notte italiana di sabato a Pechino si colora di speranza, quella che Sofia Goggia non ha negato di iniziare a provare dopo essere riuscita a concludere la prima discesa vera dopo l’incidente subito alle Tofane. Il 12° tempo finale, a 1”55 dalla svizzera Priska Nufer, conta il giusto, perché per tutte le concorrenti la prima prova è un salto nel buio su una pista sconosciuta e perché per Sofia in particolare contava ben altro.
Sia chiaro, la sua presenza al cancelletto nella notte italiana di martedì 15 è tutt’altro che sicura e molto, se non tutto, dipenderà dall’esito della prossima prova, durante la quale Sofia solleciterà il proprio corpo per la seconda volta in poche ore, ma il commento della bergamasca, al limite della commozione dopo la prima prova, lascia ben sperare.
Pechino 2022, Goggia: “Non ho forza nelle gambe, ma credo nel miracolo”
Sofia ha commentato con queste parole la propria prova, tra emozione e speranza: “Sono orgogliosa di essere riuscita a finire questa prova. Non c’era alcuna garanzia che fossi qui, già questo è un successo. Mi è piaciuta la fiducia che avevo al cancelletto. Mi chiedevo come sarebbe stato essere lassù, visto che ero riuscita a fare solo un po’ di allenamento in superG. La discesa è un’altra cosa, oggi volevo solo sentirmi bene negli scarponi e dare energia agli sci La tattica è quella di costruire la discesa. E’ stata una bella prova, sono felice per come sento la gamba. Sento solo un po’ di dolore, ogni tanto, da qualche parte”.
“Non posso dire di essere guarita, ma devo gestirmi – ha proseguito Goggia da Pechino – Il mio punto forte è la forza dei miei muscoli, delle mie gambe. Per il momento non la possiedo, ma sta tornando e continuo a lavorare. Spero che tre giorni bastino. Con un giorno di stampelle si perde una settimana di allenamento. Io le stampelle le ho buttate tre giorni dopo l’infortunio, di solito ne servono dieci. Per me però i Giochi olimpici sono tutto, sono il luogo in cui voglio essere per raggiungere i miei sogni di bambina”.
Discesa femminile Pechino 2022, Federica Brignone lancia Goggia: “Può vincere”
Per quanto riguarda le altre italiane, Nadia Delago ha confermato di avere avuto l’ufficializzazione di un posto per la discesa di Pechino 2022. A giocarsi gli altri due saranno Marta Bassino, Federica Brignone, Elena Curtoni, Nicol Delago e Francesca Marsaglia. Decisiva sarà la seconda prova di domenica notte.
Questo il commento di Federica Brignone, piuttosto delusa e reduce dal 7° posto in superG. La milanese ha anche parlato di Sofia Goggia: “Speravo molto meglio. C’è solo un passaggio in alto più interessante, noi che siamo scese per prime non l’abbiamo capito bene, bisognerà studiarlo. Per il resto sono tutti curvoni senza difficoltà. Non so se ho fatto amicizia con questa pista, ma domani c’è la qualfiica. Sofia? Fa bene a provare a fare la gara. In discesa è stata la migliore quest’anno, se si fida può comunque ancora vincerla”.