All’annuncio fatto da Steve Simon, presidente della WTA, ha fatto seguito la pubblicazione di una email mostrato in televisione e sui social cinesi mercoledì 17 novembre 2021, che i media di Stato attribuiscono a Peng Shuai, la campionessa al centro di una denuncia raccapricciante quanto rilevante a livello politico perché rivolta all’ex vicepremier cinese Zhang Gaoli.
Dopo quel post del 2 novembre, Peng Shuai non si è più vista in pubblico. Non una aggiunta, non una postilla, non un dettaglio inedito: un caso che ha destato la preoccupazione, immediata, da parte dei colleghi da Chris Evert a Djokovic e dai vertici della WTA che ha chiesto rassicurazioni sulla salute e sulla sicurezza della campionessa cinese.
Peng Shuai: i dubbi sulla email
Ora questa email indirizzata al capo della Women’s Tennis Association (WTA), l’organizzazione mondiale del tennis femminile, che aveva chiesto rassicurazioni sulla salute di Peng: molti però dubitano che sia stata scritta dalla tennista.
L’email attribuita alla tennista è stata condivisa dal canale CGTN, che fa parte della televisione di stato cinese CCTV. Nello screenshot dell’email, che secondo CGTN è stata scritta da Peng, si legge che la tennista dice di stare bene e di aver passato solo un po’ di tempo a casa a riposarsi; dice anche di non essere scomparsa e di trovarsi al sicuro, e specifica cosa assai rilevante e sospetta che le accuse nei confronti di Zhang di abusi sessuali sono false.
Peng Shuai, l’appello di Steve Simon della WTA
Dopo le sue parole affidate al New York Times, Steve Simon, il capo della WTA, ha messo in dubbio la veridicità dell’email, dicendo in un comunicato che “gli viene difficile credere che la lettera sia stata scritta da Peng”, anche perché lui aveva provato a contattarla in diverse occasioni e con mezzi diversi, senza riuscire a comunicare direttamente con lei.
Peng Shuai, la ricostruzione delle accuse
China Files, sempre molto attento a temi legati agli intrecci della politica cinese con la società civile e non solo, in una ricostruzione molto puntuale, ha riportato della relazione clandestina iniziata quando l’ex membro del comitato permanente del Politburo prestava servizio a Tianjin, quindi tra il 2007 e il 2012. Peng sarebbe stata aggredita dieci anni dopo, quando Zhang aveva lasciato l’incarico di vicepremier, dopo un invito a giocare a tennis con il funzionario e sua moglie.
“Non ho mai acconsentito quel pomeriggio, e ho pianto tutto il tempo”, ha reso noto la tennista.
Nel post, poi rimosso dal social Weibo, la donna ricorda come Zhang non l’avesse mai contattata mentre prestava servizio nel comitato permanente costringendola “ad avere una relazione” con lui solo dopo il pensionamento. Fino a oggi nessun funzionario di così alto livello era mai stato coinvolto in un caso #metoo con un personaggio pubblico di simile portata internazionale, come Peng Shuai e a ridosso del sesto plenum del partito.
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