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Pioli vede il Milan come Sinner e col Napoli vuole smentire tutti i gufi

Il tecnico rossonero cambia modulo contro gli azzurri ed è pronto al mese decisivo

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

E’ il primo atto ma per il Milan la gara di domani al Maradona è forse la più importante delle tre sfide di fila che attendono il Diavolo e il Napoli. Entrare tra i primi quattro quest’anno conta più di un’eventuale semifinale di Champions. Pioli non sceglie, ma sa che quella di Fuorigrotta che apre il ciclo è una delle gare da cui dipende il suo futuro. E sa che non può sbagliare. A lui mancheranno Kalulu e Ibrahimovic, al Napoli Osimhen ma a fare il gioco di chi sta peggio non ci sta il tecnico rossonero.

Milan, Pioli sente lo scetticismo verso la sua squadra

Un anno fa il 6 marzo il Milan vincendo a Napoli si candidava per lo scudetto ma anche la gara di domani è importantissima: “Un anno fa nessuno scommetteva su di noi ed anche ora è la stessa cosa, in pochi credono che possiamo battere il Napoli, che possiamo superare i quarti di Champions e che possiamo arrivare tra i primi quattro ma dipende da noi. La squadra però sta bene ed è pronta”.

Milan, Pioli pensa al cambio di modulo

Capitolo modulo, è arrivato il momento di tornare con la difesa a quattro: “C’è questa ipotesi anche se noi parliamo di occupazione di spazi e non di difesa a 3 o a 4, se giochiamo da Milan possiamo vincere se no rischiamo di perdere. Saranno due mesi decisivi. I verdetti sono parziali, tra due mesi saranno definitivi e noi possiamo fare ancora tanto, sappiamo di dover spingerci oltre i nostri limiti. Il nostro è un gruppo coeso che non si è mai fatto condizionare dall’esterno. Possiamo rimediare in campionato in questi mesi”.

Su Leao non cambia idea: “Non era penalizzato dal modulo precedente, basta che non vada sotto la palla ma lui è sempre stato l’unico ad avere avuto massima libertà in campo”. Mancherà Ibra, la squadra saprà camminare con i suoi piedi? “Sono il primo tifoso di Zlatan ma non è lui l’unico motivo della crescita della squadra, in questi anni sono cresciuti tutti e possono giocar bene senza Zlatan. Vincere il campionato scorso è stato difficilissimo ed è ancor più difficile confermarsi”.

Nel Napoli mancherà Osimhen: “E’ evidente che sia fortissimo ma senza di lui il Napoli ha sempre vinto, anche contro di noi, le mie scelte non saranno condizionate dalla sua assenza. Sceglierò chi penso possa farmi vincere la partita. Il Napoli ha paura? Non so, chiedetelo a loro”.

Milan, Pioli spiega in cosa il Napoli è stato superiore

Il Napoli è superiore quest’anno: “Ha avuto più continuità di risultati, noi no e negli ultimi mesi non siamo stati all’altezza. All’andata non meritavamo di perdere ma sarà una partita diversa e diverse ancora saranno le due partite di Champions, subentrano altri fattori che prescindono da domani sera. Turnover nelle prossime partite? Sì ma solo in quella settimana prima del doppio confronto di Champions“.

Oggi è il compleanno di Seedorf, Zaccheroni e Sacchi, il tecnico che diceva sempre che servivano occhio, pazienza e fortuna: “Faccio gli auguri a tutti e tre, poi a quelle componenti bisogna aggiungere qualità”. A chi gli chiede se il Milan deve giocare come ha fatto Sinner, che era sfavorito, contro Alcaraz: “Sì, ho visto la partita. Sinner ha vinto di mentalità, noi non abbiamo dimenticato come si interpretano certe partite. Sono sicuro che il Milan abbia la ferocia mentale di Sinner”.

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