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Playoff Mondiali 2022, precedenti e date: tutte le insidie per l’Italia

L'Italia non è mai stata fortunata nei sorteggi negli unici due precedenti in cui è stata costretta a disputare lo spareggio per accedere al Mondiale: dal flop contro la Svezia alla sofferta vittoria sulla Russia nel 1997.

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Europeo piccolo Mondiale? Stando agli esiti dei gironi di qualificazione a Qatar 2022, non sembrerebbe proprio così. Tra le 12 nazionali rimaste “impigliate” al termine della prima fase di qualificazione, infatti, e costrette quindi a passare dagli insidiosi playoff, ci sono le due ultime squadre capaci di conquistare il titolo continentale, il Portogallo nel 2016 e l’Italia nel 2021, nell’edizione spostata in avanti di un anno a causa della pandemia di Coronavirus.

Un caso? Solo in parte, visto che come accaduto dopo le vittorie ai Mondiali 1982 2006 l’Italia ha subito una flessione di rendimento dopo un trionfo inatteso (nel 1984 fu addirittura fallita la qualificazione all’Europeo), ciò che è in parte successo al Portogallo, in calo dopo la vittoria del 2016.

Playoff Mondiali, Italia e Portogallo “abbonate” agli spareggi

Dando un’occhiata alla storia dei playoff per la qualificazione al Mondiale si nota come buona parte delle squdre presenti quest’anno sia “affezionata” ai turni di spareggio. Per l’Ucraina sarà addirittura la quinta volta, per la Svezia la quarta, terza consecutiva.

Italia e Portogallo sono a tre, così come Repubblica Ceca e Russia, ma le presenze di Azzurri e lusitani, finiti nei rispettivi gironi alle spalle di Svizzera e Serbia, possono essere considerate le uniche sorprese tra le 12 partecipanti ai playoff per il 2022, che per il resto comprende nazionali della seconda fascia d’Europa, come Russia, Svezia, Turchia e Polonia, più altre esponenti di movimenti in ripresa, come Austria e Scozia, emergenti, come il Galles, o espressioni di settori giovanili tradizionalmente di livello come Repubblica Ceca e Ucraina.

Playoff Mondiali, una trappola per tante big

Nella zona europea di qualificazione la presenza degli spareggi per decretare le ultime qualificate è ormai un’abitudine, essendo in vigore dall’edizione del 1998, ma in vista di Qatar 2022 la formula è stata stravolta e anche complicata. Non più gare secche con andata e ritorno tra le seconde classificate dei gironi di qualificazione, ma un vero e proprio mini-torneo, con tre gironcini da quattro squadre e ben sei teste di serie, due per girone, per decidere le tre qualificate.

In passato il brivido dello spareggio è toccato anche a grandi come la Germania nel 2002, la Spagna nel 2006 e due volte alla Francia, nel 2010 e nel 2014. Con l’eccezione del flop dell’Italia contro la Svezia nel 2017 non si sono mai registrate sorprese e le squadre favorite ono sempre riuscite a passare il turno, anche se proprio la Francia se la vide brutta nel novembre 2009 nella doppia sfida contro l’Irlanda di Giovanni Trapattoni, quando solo il clamoroso abbaglio dell’arbitro svedese Hansson sul fallo di mano di Thierry Henry nell’azione dell’1-1 segnato da Gallas della gara di ritorno, dopo l’1-0 francese a Dublino.

Servirà quindi la massima attenzione a prescindere da quello che sarà l’avversario in semifinale e poi quello della finale, considerando che si giocherà a fine marzo, quando la Serie A e le Coppe europee saranno nel vivo, un ostacolo che molte altre nazionali, Portogallo a parte, non avranno, trattandosi di tornei con scadenze temporali differenti (come quelli di Russia e Svezia), oltre che meno qualitativi.

Italia, quei sorteggi sfortunati contro Russia e Svezia

I sorteggi non sono mai stati benevoli per gli Azzurri, che nel 2017, come oggi, erano testa di serie, ma furono accoppiati all’avversario più ostico, la Svezia.

Così come accadde nel 1998, quando non c’era distinzione tra teste di serie e no.

La squadra all’epoca allenata da Cesare Maldini chiuse al secondo posto il girone alle spalle dell’Inghilterra e la Russia si rivelò un ostacolo durissimo: un gol di Gigi Casiraghi scacciò la paura nella gara di ritorno a Napoli fissando l’1-0 dopo l’1-1 dell’andata sotto la neve nel giorno dell’esordio di Gigi Buffon in azzurro.

L’Italia ha già affrontato nella propria storia tutte le potenziali avversarie, a partire da Austria e Galles, incrociate ad Euro 2020, ma qualche nazionale induce a brutti ricordi, come la Repubblica Ceca che ci eliminò ad Euro 1996 o la Macedonia del Nord, affrontata in due sole occasioni, nelle qualificazioni al Mondiale 2018, con successo 3-2 in trasferta e pareggio 1-1 in casa, risultato che avvicinò proprio lo spareggio contro la Svezia.
 

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