Cronaca di un film già visto più e più volte in questa stagione. L‘Inter delude e il giorno dopo Marotta, Ausilio e Baccin fanno visita a Inzaghi alla Pinetina. Il tecnico chiamato a rapporto dopo la brutta prova di La Spezia, una sconfitta sconcertante – l’ottava in campionato – contro un’avversaria in lotta per non retrocedere e che in casa non segnava addirittura dallo scorso 4 gennaio. Troppe le battute d’arresto rimediate dall’Inter, soprattutto lontano da San Siro. E i tifosi non ne possono più.
- "Solito" vertice post ko: Inzaghi a rapporto alla Pinetina
- Inter troppo fragile in trasferta: e martedì c'è il Porto
- Tifosi Inter scatenati, nel mirino non solo Inzaghi
“Solito” vertice post ko: Inzaghi a rapporto alla Pinetina
La Gazzetta dello Sport scrive che, come di consueto, la triade dirigenziale nerazzurra – l’ad Marotta, il ds Ausilio e il vice Baccin, appunto – valuterà insieme al tecnico la prestazione del Picco. Poi sarà la volta del faccia a faccia tra tecnico e calciatori, con l’analisi degli errori commessi. Insomma, né più né meno, ciò che l’Inter ha ripetuto tante volte nel corso dell’annata. Ma stavolta la situazione sembra ancor più delicata delle precedenti, perché alle viste c’è il delicato impegno in Champions League a Oporto.
Inter troppo fragile in trasferta: e martedì c’è il Porto
È sempre la Gazzetta a fare la fotografia della situazione: “Marotta, Ausilio e Baccin sanno che questo non è il momento dei processi. Perché martedì l’Inter e Inzaghi si giocano molto”. Con tanto di anticipazione delle possibili decisioni: “Se non ci saranno stravolgimenti rispetto a ieri sera, niente ritiro punitivo, ma da Inzaghi stamani partirà la richiesta, l’ennesima, di un’immediata inversione di rotta. Sarà un’altra lunga giornata post ko di questa Inter che non è ancora diventata… grande e che martedì si troverà di fronte all’esame della verità. Superarlo, può darle (forse) l’autostima per affrontare in maniera diversa i prossimi impegni in trasferta”.
Tifosi Inter scatenati, nel mirino non solo Inzaghi
Sui social intanto i tifosi nerazzurri sembrano aver individuato il principale (ma non l’unico) responsabile di tutti i guai: Inzaghi. “Mi dicono, sbagliano 6-7 gol, non è colpa di Inzaghi. L’incapacità decisionale sul rigorista? L’alternanza in porta, inutile e dannosa? La mancanza di polso nello spogliatoio? L’incapacità di cambiare modulo e giocatori? Inadatto e dannoso, purtroppo”, sentenzia Zanna. “Non c’era bisogno della sconfitta di ieri per capire che Inzaghi non è da Inter. C’è anche da dire, con estrema onestà che, la rosa va rivoluzionata assolutamente e qualche testa nella dirigenza dovrebbe saltare (per non parlare della proprietà che è da tempo che deve lasciare)”, analizza Vincenzo.
Riccardo si dice molto preoccupato per il futuro: “Probabilmente in estate finirà l’era Inzaghi. La cosa più preoccupante (oltre alla ricerca del sostituto) sarà la non disponibilità economica di Zhang e la poca capacità della dirigenza. L’Inter non ha un progetto, ‘sopravvive’ stagione dopo stagione ormai da anni”. Mentre Veron invita a mantenere la calma, anche perché la stagione è ancora lunga e l‘Inter è in corsa per due trofei: “Esonerare Inzaghi a marzo è un errore ancora più colossale rispetto al rinnovo e conferma dello scorso giugno”.