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Spezia-Inter, rabbia e frustrazione social dei tifosi nerazzurri: bufera su Inzaghi

L'Inter perde in trasferta contro lo Spezia e sui social parte il processo alla squadra. Sotto accusa in particolare Inzaghi, ma non mancano le critiche anche ai giocatori

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

L’Inter incassa due gol dallo Spezia in una partita, giocata all’Alberto Picco, che ha suscitato diverse critiche sui social da parte dei tifosi nerazzurri. Sotto accusa le decisioni tecniche di Inzaghi, principale accusato di questa nuova disfatta in trasferta e costretto a cambiare il modulo sul finale per avere la meglio sugli avversari, ma anche una rosa giudicata non all’altezza e un scelta sul dischetto che ha suscitato un vespaio di polemiche. E questo nonostante i nerazzurri, in particolare nel primo tempo, hanno dato prova di una condotta di gara da assalto con la baionetta.

Lautaro rigorista fa discutere il web

Il primo argomento che ha fatto ribollire i social è stato il rigore fallito da Lautaro nel primo tempo. Passato dalla standing ovation a San Siro per il 2-0 rifilato al Lecce nel turno precedente alle critiche web per la topica davanti a Dragowski (portiere che nel primo tempo ha sigillato la rete dello Spezia davanti ai tentativi dell’argentino), il campione del mondo è stato inopportunamente schierato da Inzaghi sul dischetto pur avendo delle statistiche in merito che remavano contro di lui, a differenza di Lukaku (provvidenza vuole che ci sarà poi l’occasione di rimediare, mettendo quest’ultimo davanti alla porta avversaria per un altro rigore, poi trasformato in gol).

E i tifosi, esterrefatti ed imbufaliti per questa bizzarra scelta, hanno messo il dito nella piaga facendo notare la discutibilità della cosa: “Rigori Lukaku in Serie A: 13 tirati, 13 segnati. Rigori Lautaro in Serie A: 14 tirati, 9 segnati, 5 sbagliati. La capacità dell’Inter di complicarsi la vita da sola”, analizza un commentatore su Twitter. E ancora, altri scrivono: “Continuo a non capire perché Lautaro si ostini a tirare i rigori”, “Abbiamo un rigorista che da quando è all’Inter non ha sbagliato un rigore che sia uno (Lukaku) e ovviamente lo facciamo tirare a Lautaro che non è un rigorista. Manco le gerarchie sui rigori”.

La polemica sulle scelte tattiche di Inzaghi

“Mettere Lukaku sul dischetto pareva brutto, il 100% di rigori segnati effettivamente non è una buona statistica”, sbotta un altro tifoso, a cui risponde un altro che sposta il fuoco di fila delle critiche sull’allenatore: “È una gestione tecnica ridicola quella di Inzaghi!”. Già, proprio quest’ultimo alla fine è stato il terminale offensivo (nel senso delle offese ricevute via web) della piazza social: che si parlasse degli errori di Lautaro, di Handanovic (turnover per far riposare Onana in una formazione alla vigilia molto contestata) e così via, il parafulmine è sempre stato il tecnico ex Lazio.

“Qua è colpa dell’allenatore, detto da uno che lo stima. Due anni e ancora non si è capito chi è il rigorista”, e ancora “Da qui si vede quanto vale un allenatore. Inzaghi non sa farsi rispettare”, “Sembra di rivedere Mazzarri in panca con sta formazione”, “E ovviamente primo tiro in porta subito e gol. Non per colpa di Handanovic. Ma di D’Ambrosio sì eccome. Un lancio lungo e gol subito. Dal terzo peggior attacco del campionato. Con questo ne hanno segnati 22″, “Questo dimostra che a fine stagione l’allenatore va esonerato. Non ho mai visto il turnover in porta ma se ci credesse e se l’avesse fatto alla Lazio mi fiderei. Invece in una squadra di alto livello Inzaghi non riesce a panchinare Handanovic tutta la stagione…”: i social pressano insomma Inzaghi, e pure la dirigenza. “Handanovic, Acerbi, D’Ambrosio. La difesa dell’Inter ha un’età media di 40 anni. Marotta ha detto che sono competitivi, e che hanno un progetto. Il progetto è non fallire”.

“L’atteggiamento è giusto, ma mancano i gol”

Ma c’è anche chi prova a difendere Inzaghi, come questo utente che su Twitter spiega, spostando il focus delle critiche: “Stiamo cacciando l’allenatore che ci porta 10 occasioni a partita e rinnovando gli attaccanti che le sbagliano tutte. Geniale”. E un altro afferma: “Stasera la partita l’hanno persa i giocatori. Se parlate di Inzaghi, non capite una fava”.

Il punto però è che davanti ad un certo arrembaggio dell’Inter (lode al merito di Dragowski, cannoneggiato senza far violare la porta al di là del rigore di Lukaku), con statistiche che parlavano solo per il primo tempo di un possesso palla di oltre il 60% e 14 tiri totali di cui 5 in porta (27 e 7 poi a fine match), i tifosi sulla piazza virtuale si sono chiesti per quale motivo la partita rimanesse incagliata sulle reti bianche: “L’atteggiamento è sicuramente quello giusto, ma con queste statistiche devi essere obbligatoriamente avanti almeno di 2 gol. Cosi poi le partite si complicano e noi siamo maestri nel farlo”.

L’Inter “zoppicante” di Inzaghi, allenatore che i social vogliono cambiare

In buona sostanza, Inzaghi viene giudicato dall’implacabile tribunale social come responsabile della disfatta al di là dei (de)meriti dei singoli. C’è chi usa toni incendiari (“Per l’ennesima volta Inzaghi sbaglia la formazione iniziale e i cambi! Si può sapere quando lo cacciate? È un incompetente!”) e chi è esprime giudizi più gelidi (“Inzaghi è un buon allenatore da metà classifica. Speriamo che il prossimo anno si cambi guida tecnica”).

Ma al di là delle sfumature, più accese (come questo tweet: “Mi dicono, sbagliano 6/7 gol, non è colpa di Inzaghi. L’incapacità decisionale sul rigorista? L’alternanza in porta, inutile e dannosa?
La mancanza di polso nello spogliatoio? L’incapacità di cambiare modulo e giocatori? Inadatto e dannoso, purtroppo”) o più tiepide (“Inzaghi in trasferta prende gol sempre allo stesso modo. La cosa assurda è che non impara mai dai suoi errori”), la bocciatura per l’allenatore dell’Inter è la sentenza generalmente condivisa dal web: “Un allenatore migliora, un allenatore peggiora. Inzaghi non è un cattivo allenatore, ma se non infondi alla squadra la mentalità e la continuità che serve per stare ai piani alti, evidentemente non è questa la tua dimensione. Questa Inter zoppica come la sua Lazio in passato”.

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