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Putintseva come Raducanu, incubo stalker a Wimbledon: "Quell'uomo ha un coltello". E crolla contro Anisimova

La kazaka turbata per l'accaduto e sconfitta in appena 45 minuti con un perentorio 6-0 6-0: la security ha allontanato lo spettatore indicato dalla tennista.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Non è un momento felice per Yulia Putintseva. Qualche giorno fa la tennista kazaka, numero 33 al mondo, si è resa protagonista di un clamoroso alterco con Maria Sakkari a Bad Homburg, a causa di un saluto “distratto” che aveva mandato su tutte le furie la greca. Vicenda proseguita sui social, dopo insulti, offese e veleni tra le due in campo. Ancor più grave quanto accaduto a Wimbledon, dove Putintseva ha denunciato la presenza, tra il pubblico, di uno spettatore molesto. “Potrebbe avere un coltello”, le agghiaccianti parole di Yulia al giudice di sedia durante l’incontro del primo turno contro Amanda Anisimova, in programma nel campo 15.

Wimbledon, Putintseva-Anisimova: allontanato spettatore

Un anno fa Putintseva aveva eliminato a Wimbledon l’allora numero 1 del circuito WTA, Iga Swiatek, spingendosi fino agli ottavi di finale del torneo. Stavolta la sua avventura si è chiusa subito, con un perentorio 6-0 6-0 rimediato in appena 45 minuti. Ma sul match perso quasi senza lottare contro Anisimova pesa come un macigno quanto accaduto a inizio partita. È stata la stessa kazaka ad avvicinarsi all’arbitro quando era sotto 3-0 nel primo set e a chiedere l’allontanamento di uno spettatore dalla tribuna. “Finché c’è lui non continuerò a giocare. Deve essere allontanato, potrebbe avere un coltello“, l’avvertimento che ha provocato l’intervento della sicurezza.

Il crollo di Putintseva e la fuga precipitosa dopo la partita

L’uomo, vestito di verde, è stato allontanato dagli agenti. Ma Putintseva ha continuato a mostrarsi visibilmente scossa per l’accaduto, non riuscendo di fatto a esprimere il suo gioco e subendo una lezione severissima. Match che la kazaka ha concluso tra le lacrime, in preda all’inevitabile contraccolpo psicologico provocato dalla presenza dell’uomo. Al termine della partita, per giunta, Yulia ha disertato la sala stampa. Non ha rilasciato dichiarazioni sull’accaduto, è semplicemente scappata via dal campo, senza fornire ulteriori spiegazioni. Vicenda che ha riacceso il dibattito sulla sicurezza a Wimbledon.

Incubo stalker: Yulia Putintseva come Emma Raducanu

Quanto accaduto a Yulia Putintseva ricorda in modo inquietante l’incubo che ha coinvolto, suo malgrado, Emma Raducanu a Dubai qualche settimana fa. La giovane tennista inglese scoppiò in lacrime prima di una partita chiedendo che fosse allontanato un sedicente “tifoso” che l’aveva seguita in quattro paesi, prima di essere inserito in una speciale “lista nera” e di ricevere un ordine restrittivo. “Tifoso” che, peraltro, aveva tentato di acquistare biglietti proprio per Wimbledon, ma è stato bloccato in tempo. Non così, invece, per lo stalker denunciato da Putintseva, che a quanto pare è riuscito ad accedere alle tribune del più prestigioso tra gli Slam.

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