Per quanto flebile, la rassicurazione sui progressi conquistati in questi anni di lotta e di speranza restituiscono un barlume di serenità e alimentano il desiderio di poter rivedere – in un futuro non così remoto e nel rispetto della privacy sempre difesa dalla famiglia – Michael Schumacher. Un campione assoluto, un mito fuori dalla pista con uno stile unico, inimitabile. E nel bene e nel male. A rompere il silenzio, ancora una volta, sullo stato di salute dell’ex pilota dopo il terribile incidente a Meribel è l’amico di sempre, il compagno di imprese mirabolanti ed epiche, Jean Todt.
Le parole di speranza su Schumacher di Jean Todt
“Michael Schumacher migliorerà lentamente e sicuramente”, ha reso noto Todt parlando alla Bild a dieci giorni dall’uscita del documentario su Netflix dedicato al campionissimo. “Ci sono state delle conseguenze”, precisa Todt, pensando alla tragedia di Méribel. “Ho trascorso molto tempo con Corinna da quando Michael ha avuto quell’incidente”, ricorda il manager che ha nel tempo lodato Corinna e la sua perseveranza nelle cure e nell’assistenza del marito.
Come sta oggi Michael Scumacher
Schumacher, oggi, è accudito nella sua villa a Ginevra e a Maiorca quando la stagione lo permette. La riservatezza fa sempre da scudo a Michael che, da quel banale e assurdo incidente sugli sci non si mai ripreso davvero, ha seguito le più avanzate terapie complice la voglia e la perseveranza, appunto, di sua moglie la quale ha provveduto a costruire attorno all’ex campione di F1 una puntuale e perfetta macchina di assistenza. E che, stando a queste parole, a distanza di quasi otto anni, restituiscono il lusso di sperare, di credere che il mito possa tornare.
Il documentario su Schumacher
Il 15 settembre esce l’atteso documentario su Michael Schumacher con video privati inediti e interviste con i familiari, tra cui Mick che sta emulando in pista il padre: questo avviene in occasione del trentesimo anniversario del debutto del campione in F1. È stato prodotto da Benjamin Seikel e diretto da Vanessa Nocker, che ha già curato un film sulla leggenda del tennis Boris Becker, ed è stato girato anche con le scelte di Corinna e dell’entourage del pilota.
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