La F1 sta portando avanti da diversi anni una nouvelle vague incentrata sui giovani piloti. Sembra passata un’era geologica dagli esperimenti di meteore come Jaime Alguersuari, che fecero allora sensazione, mentre personaggi come Lewis Hamilton e Max Verstappen si sono rivelati qualcosa di più che semplici ed idealistiche promesse. Oggi i team stanno puntando in maniera sempre più convinta e decisa su ragazzi poco più che teenager (tant’è che gli ultraventenni in F1 sembrano già vecchie glorie) provenienti dalle serie cadette, a volte senza aspettare che vincano titoli di rilievo.
- I giovani piloti sempre più contesi nell'attuale F1
- Ralf Schumacher: "Bortoleto in Sauber è un colpo alla Piastri"
- "Mick può tornare in F1 solo se qualcuno si ammala o si ritira"
I giovani piloti sempre più contesi nell’attuale F1
E così la Sauber nei giorni scorsi ha ufficializzato l’arrivo del classe 2004 Gabriel Bortoleto (che comunque in bacheca può vantare il trofeo della F3 2023 in attesa di vedere se riuscirà a bissare in F2 nell’attuale stagione) che affiancherà il più stagionato Nico Hulkenberg.
Il futuro team Audi prosegue sulla falsariga di altre scuderie che hanno optato per un mix tra gioventù e veterani, come Mercedes che all’ormai navigato George Russell piazzerà vicino il pupillo di Toto Wolff Andrea Kimi Antonelli. O il 21enne Jack Doohan (salvo ripensamenti da parte di Flavio Briatore, che potrebbe preferirgli Franco Colapinto) in Alpine al fianco di Pierre Gasly, o il 19enne Oliver Bearman in Haas assieme ad Esteban Ocon.
Ralf Schumacher: “Bortoleto in Sauber è un colpo alla Piastri”
Tornando a Bortoleto, per Ralf Schumacher quello di Sauber è stato un colpaccio paragonabile all’arrivo di Oscar Piastri alla McLaren. L’australiano ha insidiato in questa stagione il compagno di squadra Lando Norris, rimettendo in discussione le gerarchie in casa papaya. E per l’ex pilota, oggi commentatore sportivo, l’approccio di Sauber di dare una chance ai giovani piloti “è molto positivo”, come ha spiegato a Sky Sport Germania. “Sul mercato è arrivo un pilota campione di F3 e in predicato per vincere la F2: parliamo di uno sul livello di Oscar Piastri”. Che appunto ha vinto il titolo sia in F3 che in F2.
L’arrivo di Bortoleto ha però messo la parola fine agli auspici di rivedere Mick Schumacher in F1. Mattia Binotto, che sta guidando sulla tolda di comando la transizione da team Sauber a team Audi, ha spiegato che il tedesco ex Haas “sarebbe stato una buona scelta”, ma “bisogna anche prendere una decisione”, citando l’esempio di Wolff “che ha preferito Antonelli allo stesso Mick”, pur trattandosi del terzo pilota in forza alla Mercedes.
Lo zio di Mick ha parlato di un “peccato dal punto di vista tedesco” (sebbene la Germania sarà comunque rappresentata in griglia da Hulkenberg la prossima stagione), in particolare per suo nipote. “La sua chance non si è concretizzata. Tuttavia avremo un altro giovane in F1, cosa che è positiva”.
“Mick può tornare in F1 solo se qualcuno si ammala o si ritira”
Parlando invece dell’ormai ex pilota F1, che resta comunque contrattualizzato con Mercedes, Schumacher senior ha parlato del Mondiale come un “business folle, dove può succedere sempre qualcosa“. A suo dire, il nipote potrebbe focalizzarsi sul WEC, dove tutt’ora corre con Alpine a bordo dell’Hypercar A424.
Ma la F1 è una prospettiva “piuttosto irrealistica“. A suo dire Mick potrebbe tornare in corsa “solo se qualcuno si ammala o si ritira, e naturalmente è una cosa che non auguro a nessuno. Con Colapinto comunque è andata così, e ora lui è sulla bocca tutti in vista di un sedile il prossimo anno. Ciò significa che se hai una possibilità, allora qualcosa può succedere. Ma per Mick – ha concluso Schumacher – la vedo dura dopo un’assenza così lunga”.