Claudio Ranieri ha deciso di ritirarsi. Quelli di domani all’Unipol Domus contro la Fiorentina saranno i suoi ultimi novanta minuti in panchina. L’allenatore capitolino si appresta a chiudere un cerchio che aveva aperto proprio sulla panchina dei sardi a fine anni ottanta.
Lo scorso agosto Ranieri aveva lasciato intendere che quella attuale sarebbe potuta essere la sua ultima stagione. Spiegò: “Il Cagliari sarà l’ultima squadra che allenerò”. E così, nel momento in cui ha annunciato che rinuncerà al suo ultimo anno di contratto, è bastato ricordare quelle parole per capire che la sua splendida storia nel calcio era giunta ai titoli di coda.
- Ranieri dà l'addio al calcio
- Ranieri: "Spero di essere ricordato come una persona positiva"
- Ranieri, l'omaggio dei tifosi sui social
Ranieri dà l’addio al calcio
Ranieri ha motivato la sua decisione così: “Mi sembra giusto lasciare adesso, a malincuore perché è una decisione dura, sofferta. Preferisco andare via così che magari tra un altro anno, quando le cose potrebbero non andare bene. Sapete quanta paura avessi io a tornare. Non volevo macchiare i miei anni precedenti alla guida del Cagliari. Non volevo venire, lo sapete, in parecchi insistevano. Però quando lessi le parole di Gigi Riva, che disse: Claudio è uno di noi, a quel punto sono tornato e ho messo da parte gli egoismi. Anche la paura, il rischio di una brutta figura, di rovinare quello che avevo fatto di buono. Pazienza. Adesso, però, è giunto il momento di lasciarci”. Il Cagliari lo ha salutato con grande commozione e rispetto: “Per sempre grati, mister. Cagliari è e sarà sempre la tua casa”.
Ranieri: “Spero di essere ricordato come una persona positiva”
Ranieri si è congedato augurandosi di: “Essere ricordato come una persona positiva. Una persona che ha chiesto aiuto ai cagliaritani, ai sardi, perché senza loro non ce l’avremmo mai fatta. Sul serio, nei momenti più difficili hanno creduto alle mie parole e non ci hanno mai abbandonato. I recuperi che abbiamo fatto sono stati grazie a loro. E di questo gliene sarò eternamente grato perché mi hanno fatto vivere un anno meraviglioso”. Ha detto che il Cagliari sarà la sua ultima squadra e così sarà, perché Ranieri è un uomo di parola. Al massimo può tenere aperto uno spiraglio per una Nazionale ma a 72 anni si possono avere altri interessi senza rammaricarsi troppo.
Ranieri, l’omaggio dei tifosi sui social
Un auspicio, quello di aver lasciato il segno, che può dirsi già pienamente soddisfatto stando all’infinità di reazioni a lui inneggianti sui social. Non solo tifosi del Cagliari. Tantissimi appassionati di calcio da tutto il mondo hanno esaltato Ranieri rendendogli onore per la splendida carriera e per la sua integrità e professionalità. “La sua resterà una delle più belle e motivazionali favole del calcio: dalla vittoria con il Leicester City in Premier fino al ritorno e alla permanenza in Serie A del Cagliari”; “Avere Ranieri questo anno e mezzo è stato come vincere al turista per sempre per un anno e mezzo in una vita fatta di lavoro e sangue amaro”; “La Serie A perde un gentiluomo”; “Giunga a Ranieri il mio più grande in bocca al lupo per il suo futuro. Lo reputo l’allenatore più educato e rispettoso dell’avversario che ho conosciuto nella mia lunga vita di tifoso. Un vero sportivo. Forza Claudio”.
E ancora: “L’ondata di affetto e stima che sta ricevendo, per il rispetto, l’eleganza e i valori che l’hanno sempre contraddistinta, non ha bisogno di ulteriori parole spiegazioni. Buona fortuna mister, una figura pulita come la sua mancherà al calcio e allo sport in generale”. “Peccato perché io lo avrei voluto nel Napoli se non arriva Conte. Ranieri è un top allenatore e un Signore con la S maiuscola. Non ha vinto tanto ma è mille volte più bravo di tanti allenatori più rinomati. Grande Claudio”.