Le occasioni fallite, il nervosismo in campo, la stizza a fine gara testimoniata da quella maglia scaraventata rabbiosamente a terra (se pure fosse stata destinata a un raccattapalle: era questo il modo di porgergliela?): in casa Juventus si discute – e tanto – del caso Ronaldo. Se Pirlo ha provato a minimizzare negli spogliatoi, il dibattito sui social è aperto. Ma perché il portoghese è apparso così irascibile durante e dopo partita col Genoa?
Ronaldo, il retroscena
A fornire una possibile spiegazione ci ha pensato la Gazzetta dello Sport, con un retroscena su quanto accaduto negli spogliatoi dello Stadium al termine del match. “Non è la prima volta che CR7 s’arrabbia quando non segna. È già capitato di vederlo scuotere la testa e lamentarsi in questi anni. Ieri però il nervosismo è stato lampante dal primo all’ultimo minuto e poco giustificabile, per il risultato e anche per la sua prestazione insufficiente. Cristiano se l’è presa con parecchi compagni (da Chiesa e Chiellini), rei di non avergli passato bene la palla, ha baruffato con Perin – dandogli del bugiardo – in occasione di un contatto, poi però ha sbagliato un gol fatto, colpendo il palo a un passo dalla porta. S’è arrabbiato quando Szczesny ha buttato fuori il pallone perché c’era un giocatore del Genoa a terra, continuando a ripetere ai suoi: ‘Loro sono in dieci, dobbiamo attaccare’. Il veleno se l’è portato negli spogliatoi, dove s’è sfogato prendendo a pugni i muri. S’è fatto la doccia ed è scappato via in silenzio”.
“Ronaldo caso umano”, l’editoriale tranchant
Ancor più caustico il giudizio di Tony Damascelli su Il Giornale: “La Juventus deve affrontare un caso umano: Cristiano Ronaldo, per tutto il secondo tempo, ha avuto un atteggiamento indisponente nei confronti dei compagni di squadra, sbuffando, criticando un’azione sbagliata, un passaggio ritardato, un tiro sbilenco, anzi più di uno pure suo, imprecando come un moccioso e, a fine partita, si è tolto rabbiosamente la maglia lanciandola via ma poi consegnandola, con fastidio, a un raccattapalle, cosi sostiene l’ufficio legale a difesa. A meno che il gesto finale non sia l’anticipo della decisione che verrà presa al termine della stagione”.
Ronaldo divide i tifosi
E i tifosi? La maggioranza degli juventini è con Cr7: “Quante storie, ce l’aveva solo con se stesso. Nessun attacco alla squadra o alla società”. E ancora: “Allegri butta a terra la giacca: è un eroe. Ronaldo butta a terra la maglia: è un disamorato. Ma anche basta”. Non mancano però i giudizi fuori dal coro: “Ronaldo va messo fuori squadra, se esiste ancora un briciolo di stile Juve“. Mentre un altro tifoso sottolinea: “A Ronaldo è concesso tutto. Se l’avesse fatto Dybala sarebbe stato immediatamente crocifisso, in primis dalla società”.