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Rimpianti Juventus, non solo Kean: Fagioli e Miretti, la rivincita della Next Gen di Allegri

La doppietta del centrocampista genoano accende il dibattito sulla gestione dei giovani in casa bianconera. Sub iudice il lavoro del ds di Madama

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

Il mercato di Cristiano Giuntoli è finito inevitabilmente sotto giudizio, dopo i risultati insoddisfacenti della stagione della Juventus. Non solo Thiago Motta, che i suoi errori li ha chiaramente commessi, ma anche il lavoro del Managing Director Football bianconero non ha convinto. In particolar modo la gestione dei talenti delle giovanili come Kean, Fagioli e Miretti dati via senza tanti complimenti.

La Juve cancellata da Giuntoli

I meme di Massimiliano Allegri che ride guardando i risultati della Juventus di Thiago Motta sono da qualche tempo un tema ricorrente dei social. D’altra parte la precedente Juve è stata spazzata via completamente da Giuntoli, senza alcuna distinzione tra buono e cattivo. L’esempio più lampante, e probabilmente più grave, è quello della gestione dei talenti della Next Gen sui quali non si è riflettuto a sufficienza.

Il caso Miretti infiamma il dibattito

La doppietta di ieri di Fabio Miretti è stato l’ennesimo colpo al cuore inflitto ai tifosi della Juventus. Eppure è stata la cessione meno dolorosa, anche perché il centrocampista è stato dato via solamente in prestito dalla Vecchia Signora. Ergo a giugno tornerà a Torino, in attesa di capire quali saranno i programmi del club su di lui.

Chissà se vedendo il rendimento di Koopmeiners, qualche rimpianto non c’è stato. Anche perché Motta ha dovuto rispolverare per l’ennesima volta McKennie, inizialmente accantonato nella scorsa estate.

Kean e Fagioli: gli altri epurati da Thiago

La verità è che la Juventus aveva ed ha bisogno di soldi per finanziarsi il mercato. E Giuntoli ha deciso di recuperarli dai giovani, unici ad essere richiesti. Così Kean è andato alla Fiorentina per 18 milioni bonus inclusi e Fagioli lo ha raggiunto da qualche mese in prestito con obbligo di riscatto per un’altra 15ina di milioni complessivi. Considerato poi come sono stati reinvestiti i denari è lecito porsi alcuni interrogativi.

Huijsen e quella possibilità mai avuta

Un altro baby talento che probabilmente la chance l’avrebbe meritata è Dean Huijsen. Qui c’è un vero e proprio paradosso: la Juventus lo dà al Bournemouth in estate per 18 milioni bonus inclusi per consentire ai Cherries di sostituire Kelly che è stato liberato a parametro zero. 6 mesi dopo lo spagnolo è diventato un punto di riferimento in Premier League ambito anche dai grandi club.

E i bianconeri? Hanno speso gli stessi soldi per prendere proprio Kelly, nel frattempo abbandonato dal Newcastle. Insomma, qualcuno dovrebbe spiegare i motivi che hanno spinto la società a liberarsi così a cuor leggero di giovani capaci e futuribili per rimpiazzarli con calciatori dalle qualità certamente discutibili. Intanto Cristiano Giuntoli sa che il margine di errore si assottiglia: nella prossima estate prevista un’altra rivoluzione. E partirà dalla panchina. Mentre Allegri se la ride.

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